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è morto Mario Monicelli.

Ultimo Aggiornamento: 09/12/2010 10:24
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06/12/2010 15:14
 
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Vedi caro Aryn, è proprio quello che è stato scritto poco sopra di me che non posso tollerare, nessuno ha fatto un panegirico del suicidio, almeno io non mi sono permesso di farlo, si è solo, (Io l'ho fatto) chiesto di avere rispetto per una scelta, così come io credo che siano eroici coloro che combattono per la vita, allo stesso modo mi pare debba aversi profondo rispetto per un uomo che ha fatto una scelta diversa, senza potere e senza dovere giudicare una scelta appunto, senza dare giudizi etici che non possiamo dare, in primis perchè non siamo nè filosofi nè teologi, e poi perchè non conosciamo la realtà, del caso specifico, in modo adeguato.
Quindi un pò di rispetto per le scelte private mi pare sia dovuto, o no?

Ah Avvocà io un termine per note ve lo concedo...però non scrivete troppo perchè io non ce la faccio a leggere
06/12/2010 16:29
 
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Aryn condivido tutto i tuoi interventi.. PAROLA PER PAROLA!
Non si giudica nessuno per carità.. Io appena l'ho saputo mi è molto dispiaciuto.. E' una scelta,come dici tu Keep,ma da qui a come ha detto qualcuno "inchinarsi" per una scelta che è comunque un atto che non si DEVE fare,no!
Io la rispetto.. Non sono qui per criticare o giudicare e penso che non è intenzione di nessuno,ma la "polemica" sia nata dopo l'intervento non molto felice di Critico.. Spero si sia espresso male,perchè come dice Aryn,siamo in un forum PUBBLICO e queste cose non si dicono,per nessuna ragione! Si può discutere sulla scelta,questo sì,ma scrivere "quando lo fai a 95 sei davvero un grande!" Bhè direi che la frase si commenta da sola!

06/12/2010 17:52
 
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Re:
Alejean, 06/12/2010 16.29:

Si può discutere sulla scelta,questo sì,ma scrivere "quando lo fai a 95 sei davvero un grande!" Bhè direi che la frase si commenta da sola!



Io non discuto la scelta di Monicelli perchè non discuto quasi mai le scelte degli altri, ma anch'io ho provato ammirazione per lui, per il suo atto di volontà.

[Modificato da l'ascolto 06/12/2010 17:59]
06/12/2010 18:01
 
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Re: Re:
l'ascolto, 06/12/2010 17.52:



Io non discuto la scelta di Monicelli perchè non discuto quasi mai le scelte degli altri, ma anch'io ho provato ammirazione per lui.





Esatto non discutere le scelte degli altri mi pare il punto fondamentale di tutta la vicenda, e mi pare il punto fondamentale di tante vicende, di cui si è molto discusso ultimamente...
ma si sa, i giudizi non richiesti, sebbene gratuiti, sono sempre dietro l'angolo ad attenderci....
la volontà di orientare eticamente la vita degli altri, è qualcosa di assolutamente insopportabile, e purtroppo piu andiamo avanti e piu si secolarizzano e si radicalizzano certe posizioni, se poi si fa la scelta politica di avere un potere spirituale come quello che abbiamo oggi, mi viene solo da dire poveri noi...

Ah Avvocà io un termine per note ve lo concedo...però non scrivete troppo perchè io non ce la faccio a leggere
06/12/2010 18:26
 
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In questa vicenda non si puo', secondo me, nè essere contro, nè pro, perchè in ogni caso saremmo mossi dai nostri giudizi, da nostre convinzioni etiche religiose o spirituali, che sono appunto nostre, quindi soggettive!
Penso si debba semplicemente rispetto per la sua scelta.
Monicelli nel corso degli anni aveva più volte ribadito il suo pensiero su come andasse vissuta o non vissuta una vita.
Quello che anche io ho ammirato è stata la sua coerenza e non penso che non fosse lucido.



Aveva pensato che se gli esseri umani non si esercitavano in continuazione ad aprire e chiudere la bocca,
correvano il rischio di cominciare a far lavorare il cervello.
D.Adams

Il sarcasmo con certe persone è utile quanto lanciare meringhe ad un castello.
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06/12/2010 18:41
 
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Re:
Keep the faith, 06/12/2010 15.14:

Vedi caro Aryn, è proprio quello che è stato scritto poco sopra di me che non posso tollerare, nessuno ha fatto un panegirico del suicidio, almeno io non mi sono permesso di farlo, si è solo, (Io l'ho fatto) chiesto di avere rispetto per una scelta, così come io credo che siano eroici coloro che combattono per la vita, allo stesso modo mi pare debba aversi profondo rispetto per un uomo che ha fatto una scelta diversa, senza potere e senza dovere giudicare una scelta appunto, senza dare giudizi etici che non possiamo dare, in primis perchè non siamo nè filosofi nè teologi, e poi perchè non conosciamo la realtà, del caso specifico, in modo adeguato.
Quindi un pò di rispetto per le scelte private mi pare sia dovuto, o no?




Sono d'accordo in pieno. Tuttavia, anch'io come Aryn sento di dover essere cauta nell'affermare con certezza che si sia trattato di un gesto di eroismo. Mi verrebbe piuttosto da pensare alla disperazione, una disperazione peraltro umanamente comprensibilissima e rifiutata con una certa dose di coraggio.
Non sento quindi particolare ammirazione, ma sim-patia, comprensione.

Che poi il suicidio non sia una scelta da lodare, ci sta in linea di massima e in quasi tutte le situazioni. Nel caso di Monicelli, però, è un po' diverso. Se si è trattato (perchè non lo possiamo sapere) di consapevole rifiuto di un destino di sofferenza, sofferenza che chi comanda non intende né evitare né alleviare in alcun modo (mi sembra - ma confesso la mia scarsa preparazione in materia - che vi siano esponenti politici che ritengono "immorale" l'uso di sostanze come, ad esempio, la cannabis a fini analgesici, per non parlare dell'eutanasia), non vedo perché un essere umano, per di più agnostico o ateo, debba sentirsi costretto ad esso senza opporre il proprio rifiuto. In questi casi la morte è comunque la fine inevitabile.

Nel caso invece di ragazzi o persone nel pieno della salute, la società credo debba mettere in campo tutte le risorse per alleviarne qualsiasi tipo di sofferenza (la povertà, ad esempio) e consentirne la realizzazione e felicità. Non è un discorso idealistico o caritatevole il mio, è un discorso culturale e politico.

E comunque... massima ammirazione, questa volta sì, per il papà di Aryn... e massimo rispetto per il dolore di chiunque.

06/12/2010 18:49
 
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Re: Re:
Miles75, 06/12/2010 18.41:




Sono d'accordo in pieno. Tuttavia, anch'io come Aryn sento di dover essere cauta nell'affermare con certezza che si sia trattato di un gesto di eroismo. Mi verrebbe piuttosto da pensare alla disperazione, una disperazione peraltro umanamente comprensibilissima e rifiutata con una certa dose di coraggio.
Non sento quindi particolare ammirazione, ma sim-patia, comprensione.

Che poi il suicidio non sia una scelta da lodare, ci sta in linea di massima e in quasi tutte le situazioni. Nel caso di Monicelli, però, è un po' diverso. Se si è trattato (perchè non lo possiamo sapere) di consapevole rifiuto di un destino di sofferenza, sofferenza che chi comanda non intende né evitare né alleviare in alcun modo (mi sembra - ma confesso la mia scarsa preparazione in materia - che vi siano esponenti politici che ritengono "immorale" l'uso di sostanze come, ad esempio, la cannabis a fini analgesici, per non parlare dell'eutanasia), non vedo perché un essere umano, per di più agnostico o ateo, debba sentirsi costretto ad esso senza opporre il proprio rifiuto. In questi casi la morte è comunque la fine inevitabile.

Nel caso invece di ragazzi o persone nel pieno della salute, la società credo debba mettere in campo tutte le risorse per alleviarne qualsiasi tipo di sofferenza (la povertà, ad esempio) e consentirne la realizzazione e felicità. Non è un discorso idealistico o caritatevole il mio, è un discorso culturale e politico.

E comunque... massima ammirazione, questa volta sì, per il papà di Aryn... e massimo rispetto per il dolore di chiunque.





Ma infatti io non ho esaltato nulla, ed ho anzi detto che sono eroi coloro che resistono, per il resto condivido quel che dici, tuttavia, è chiaro che non mi riferisco ad Aryn quando parlo di invadenza, e a nessuno che ha scritto in questa discussione per la verità, il mio è un discorso generale di libertà.

Ah Avvocà io un termine per note ve lo concedo...però non scrivete troppo perchè io non ce la faccio a leggere
06/12/2010 19:08
 
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Re: Re: Re:
Keep the faith, 06/12/2010 18.49:




Ma infatti io non ho esaltato nulla, ed ho anzi detto che sono eroi coloro che resistono, per il resto condivido quel che dici, tuttavia, è chiaro che non mi riferisco ad Aryn quando parlo di invadenza, e a nessuno che ha scritto in questa discussione per la verità, il mio è un discorso generale di libertà.




Ma il tuo discorso era chiarissimo, l'avevo compreso perfettamente ed è inappuntabile. Anzi, ti dirò che perfino l'intervento di Critico è stato mal interpretato. Nemmeno quello è stato un panegirico del suicidio in quanto tale, ma solo un commento sul caso specifico o casi analoghi (a 95 anni...). Ti ho quotato perchè sono d'accordo con te, il resto erano solo delle riflessioni che volevano puntualizzare non le tue parole, semmai quelle di altri.

Qualcuno aveva detto precedentemente che il suicidio non si deve fare... in certi casi però può avere un valore di libertà o denuncia o di ribellione ad un sistema, anche se non so se sia il caso di MOnicelli. E se può essere l'unica via di uscita rispetto ad una morte dolorosa, perché, da atei, non lo si dovrebbe fare?
[Modificato da Miles75 06/12/2010 19:27]
06/12/2010 22:16
 
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Re:
Aryn, 06/12/2010 12.52:

ora se una persona si uccide a 95 è una grande? si dai esaltiamo il suicidio.... bà. [SM=g27825]

Semplicemente non aveva scelta, si sentiva solo, era triste e depresso e ha fatto un atto estremo, non mi sento di esaltare tali gesti in nessun modo. Se mi scoprono una malattia terminale, mi danno 2 mesi di vita, mi ammazzo sono un grande? mio padre a 73 anni ha affrontato la morte sino alla fine, guardandola in faccia sino alla fine, quello per me è essere grandi, poi ognuno la veda a suo modo ma attenzione al messaggio che mandiamo fuori.




[SM=x47932] [SM=x47932] [SM=x47932]
06/12/2010 22:18
 
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Re: Re:
meryna81, 06/12/2010 13.48:




Io invece mi inchino a tutte quelle persone che soffrono e con dignità affrontano il loro dolore. Il suicidio per me è quanto di più codardo possa esserci a 20 anni come a 95. Non aggiungo altro.





io invece mi inchino al tuo commento [SM=x47963]

Keep the faith, 06/12/2010 15.14:

Vedi caro Aryn, è proprio quello che è stato scritto poco sopra di me che non posso tollerare, nessuno ha fatto un panegirico del suicidio, almeno io non mi sono permesso di farlo, si è solo, (Io l'ho fatto) chiesto di avere rispetto per una scelta, così come io credo che siano eroici coloro che combattono per la vita, allo stesso modo mi pare debba aversi profondo rispetto per un uomo che ha fatto una scelta diversa, senza potere e senza dovere giudicare una scelta appunto, senza dare giudizi etici che non possiamo dare, in primis perchè non siamo nè filosofi nè teologi, e poi perchè non conosciamo la realtà, del caso specifico, in modo adeguato.
Quindi un pò di rispetto per le scelte private mi pare sia dovuto, o no?



Io rispetto Monicelli in quanto artista, ma non sono obbligata a rispettare o condividere la sua scelta solo perchè si tratta di Monicelli e non di un Mario Rossi.
Provo ammirazione per le sue opere, per l'eredità artistica che ha lasciato, ma distinguo la persona dall'artista e non posso provare ammirazione per un uomo che ha avuto la presunzione di dover decidere quale fosse il momento di andarsene. Indubbiamente il gesto estremo è sintomo di coerenza, ma non di coraggio..
Ovviamente ogni giudizio è mosso da proprie convinzioni etiche o religiose ed infatti rispetto anche le opinioni contrarie, però che tutto questo diventi una campagnia a favore del suicidio non lo accetto in nessun modo (per quest'ultima considerazione non mi riferisco ovviamente a ciò che hai scritto tu, ma facevo riferimento al post di critico)
[Modificato da Michaelforever 06/12/2010 22:45]
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