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Ultimo Aggiornamento: 21/10/2010 17:54
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13/10/2010 18:09
 
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Denis ha posto tante domande... rispondo a memoria.
L'unità d'Italia è cosa recente, e questo si sente. Il senso dell'unità nazionale non è fortissimo tra le persone di regioni diverse e lontane tra loro, c'è la percezione di una forte distanza culturale tra le opposte aree del Paese. su questo non c'è alcun dubbio.
L'eterogeneità culturale e linguistica è sicuramente una ricchezza. Un mio amico antropologo ha detto di aver conosciuto maggiori diversità tra un trentino e un sardo dell'entroterra, che tra noi occidentali e gli indigeni ormai occidentalizzati dell'Indonesia, che simulano danze folkloristiche solo per far contenti i turisti europei ed americani. Ed io mi sento molto attratta dal Sud Italia, perché sento con esso delle affinità e allo stesso tempo una distanza non solo geografica.

L'idea dell'italia come qualcosa di unitario etnicamente e culturalemnte era già nata, anche se non completamente realizzata, al tempo dei Romani, quando questo nome, che fino a quel momento indicava solo la regione agli estremi meridionali della Calabria, ha cominciato a significare l'intera penisola.
L'unità imposta, anche con la forza, dallo stato romano ha creato un'identità unitaria a livello amministrativo e in parte culturale.

L'unità d'Italia non è stata voluta dal popolo minuto, dalle masse popolari, ma nemmeno solo da stati stranieri come l'Inghilterra. Era voluta da fior fior di intellettuali e poeti, da molto tempo. E illuminati politici di allora (Cavour in primis) avevano capito che divisa l'Italia se la sarebbero mangiata le potenze straniere.
Non è stata solo strategia, anche se sicuramente non è nata a furor di popolo.
Anche perché il proletariato di allora non vide migliorate con l'unità le sue condizioni di vita!

Cosa vedo per il futuro?
Le minacce secessioniste della Lega non si tradurrano in fatti, perché anche i leghisti "magnano" alla comune mangiatoia. Un'Italia divisa in un mondo globale non ha alcuna chance.
Ricordiamoci che la nostra risorsa principale è il turismo, e secondo me non è interesse del nOrd perdere meraviglie come la Cappella Sistina e le acque blu del Mediterraneo.
E i mali del Sud? Non sono solo al Sud, lo sappiamo benissimo, poiché vengono costantemente alimentati dagli interessi sporchi di alcuni "capoccia" (politici o imprenditori o qualcun altro, non so)del NOrd (e del Sud stesso, naturalmente).

La retorica del 150° anno dell'Unità? La retorica non la sopporto mai. Soltanto cerco dentro di me di salvare la consapevolezza che questa unità è un bene prezioso, anche se ottenuta in modo non sempre onesto, nobile e democratico.

E Metternich? La storia ha dimostrato quale stato è morto prima! Era meglio se pensava ai guai del suo Impero.
[Modificato da Miles75 13/10/2010 18:15]
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