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1861

Ultimo Aggiornamento: 21/10/2010 17:54
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08/10/2010 20:02
 
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DA VITTORIO ALFIERI ,AL PRINCIPE METTERNICH
Da Vittorio Alfieri ai moti costituzionali 1820 1821 alla proclamazione del regno 1861 e poi la terza guerra d'indipendenza fino alla presa di Roma 1870.
Che ne pensate del filone risorgimentale?
Credete ancora nell'italia o pensate che siamo stati infarciti oleografia e retorica risorgimentale?
Credete che l'unita sia venuta per spontanea volontà popolare?
O credete che sia stato un magistrale lavoro dell'inghilterra,presa dai propri interessi geopolitici?
INSOMMA CREDETE NEL NOSTRO STATO NAZIONE?
O pensate come me che a noi mancano 300 anni di storia monarchica(come francia, germania ,inghilterra) e quindi di fatto non siamo mai stati una vera nazione?
Pensate che grazie alla svariata quantita di stati siamo diventati un paese ricco di cultura e diversità?
Pensate che potremo resistere insieme o è un utopia?
Pensate che un italia divisa possa essere forte in un mercato globale?
Cosa ci aspetta il futuro?
INFONDO AL DI LA' DELLA PROPAGANDA RISORGIMENTALE I POLITICI DI OGGI SONO I PRONIPOTI DELLA POLITICA DI ALLORA.(PURTROPPO L'ITALIA è NATA COSì E STA' RIMANENDO COSì)
IL PRINCIPE METTERNICH AL CONGRESSO DI VIENNA DEL 1814 NOV. 1815 GIUG.,MESSO DIFRONTE A QUESTO QUESITO (SECONDO LEI COS'è L'ITALIA?)....RISPOSE ........UNA DEFINIZIONE GEOFFRAFICA
09/10/2010 13:10
 
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come vedete la figura storica nel quadro complessivo?
11/10/2010 10:45
 
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unita' d'italia
vedo che un tema così importante,non stà a cuore a tutti!!!
13/10/2010 18:09
 
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Denis ha posto tante domande... rispondo a memoria.
L'unità d'Italia è cosa recente, e questo si sente. Il senso dell'unità nazionale non è fortissimo tra le persone di regioni diverse e lontane tra loro, c'è la percezione di una forte distanza culturale tra le opposte aree del Paese. su questo non c'è alcun dubbio.
L'eterogeneità culturale e linguistica è sicuramente una ricchezza. Un mio amico antropologo ha detto di aver conosciuto maggiori diversità tra un trentino e un sardo dell'entroterra, che tra noi occidentali e gli indigeni ormai occidentalizzati dell'Indonesia, che simulano danze folkloristiche solo per far contenti i turisti europei ed americani. Ed io mi sento molto attratta dal Sud Italia, perché sento con esso delle affinità e allo stesso tempo una distanza non solo geografica.

L'idea dell'italia come qualcosa di unitario etnicamente e culturalemnte era già nata, anche se non completamente realizzata, al tempo dei Romani, quando questo nome, che fino a quel momento indicava solo la regione agli estremi meridionali della Calabria, ha cominciato a significare l'intera penisola.
L'unità imposta, anche con la forza, dallo stato romano ha creato un'identità unitaria a livello amministrativo e in parte culturale.

L'unità d'Italia non è stata voluta dal popolo minuto, dalle masse popolari, ma nemmeno solo da stati stranieri come l'Inghilterra. Era voluta da fior fior di intellettuali e poeti, da molto tempo. E illuminati politici di allora (Cavour in primis) avevano capito che divisa l'Italia se la sarebbero mangiata le potenze straniere.
Non è stata solo strategia, anche se sicuramente non è nata a furor di popolo.
Anche perché il proletariato di allora non vide migliorate con l'unità le sue condizioni di vita!

Cosa vedo per il futuro?
Le minacce secessioniste della Lega non si tradurrano in fatti, perché anche i leghisti "magnano" alla comune mangiatoia. Un'Italia divisa in un mondo globale non ha alcuna chance.
Ricordiamoci che la nostra risorsa principale è il turismo, e secondo me non è interesse del nOrd perdere meraviglie come la Cappella Sistina e le acque blu del Mediterraneo.
E i mali del Sud? Non sono solo al Sud, lo sappiamo benissimo, poiché vengono costantemente alimentati dagli interessi sporchi di alcuni "capoccia" (politici o imprenditori o qualcun altro, non so)del NOrd (e del Sud stesso, naturalmente).

La retorica del 150° anno dell'Unità? La retorica non la sopporto mai. Soltanto cerco dentro di me di salvare la consapevolezza che questa unità è un bene prezioso, anche se ottenuta in modo non sempre onesto, nobile e democratico.

E Metternich? La storia ha dimostrato quale stato è morto prima! Era meglio se pensava ai guai del suo Impero.
[Modificato da Miles75 13/10/2010 18:15]
15/10/2010 10:17
 
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i pronipoti
Quello che vi volevo dire e che noi siamo i pronipoti di quella generazione e ne conserviamo ancora il DNA (nel bene e nel male).
A ragion veduta vedo che la nostra storia pesera in maniera inreparabile sul nostro futuro.
Non sono così ottimista sull'unita' del nostro paese...che non è mai stato compatto(questa è la triste realta).
La comunicazione viene dall'alto (più che gli intelletuali sono stati i grandi leader ,comunicatori della storia che hanno fatto loro le idee dei filosofi e dei pensatori e le hanno fatte penetrare nel tessuto sociale) ma l'azione viene dal basso.
Nella nostra storia molti sono gli episodi di rivolta...da non confondere con le rivoluzioni(i veri cambiamenti),di fatto siamo gli stessi di un tempo.......SENTO TROPPE LAMENTELE E POCA VOGLIA DI CAMBIARE E METTERSI IN GIOCO.
Alla fine il nostro tesoro(differenza culturale) finirà per distruggerci.
15/10/2010 15:57
 
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Re: i pronipoti
visentindenis, 15/10/2010 10.17:

Quello che vi volevo dire e che noi siamo i pronipoti di quella generazione e ne conserviamo ancora il DNA (nel bene e nel male).
A ragion veduta vedo che la nostra storia pesera in maniera inreparabile sul nostro futuro.
Non sono così ottimista sull'unita' del nostro paese...che non è mai stato compatto(questa è la triste realta).
La comunicazione viene dall'alto (più che gli intelletuali sono stati i grandi leader ,comunicatori della storia che hanno fatto loro le idee dei filosofi e dei pensatori e le hanno fatte penetrare nel tessuto sociale) ma l'azione viene dal basso.
Nella nostra storia molti sono gli episodi di rivolta...da non confondere con le rivoluzioni(i veri cambiamenti),di fatto siamo gli stessi di un tempo.......SENTO TROPPE LAMENTELE E POCA VOGLIA DI CAMBIARE E METTERSI IN GIOCO.
Alla fine il nostro tesoro(differenza culturale) finirà per distruggerci.




Dipende da come viene amministrato... [SM=g27820]


"...You're just another part of me..."


"Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza!" O.W.
16/10/2010 08:43
 
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Sempre 'co sta storia delle differenze ...
L'eterogeneità culturale è una ricchezza, come è già stato detto.
E poi ricordatevi che tutto il mondo è paese, ci si accorge di questo frequentando persone di posti diversi ed essendo più disponibili e recettivi nei cfr dell'altro. Mi sembra assurdo ed anacronistico che nel 2010 ci sia ancora qualcuno che prenda anche solo in considerazione l'ipotesi della secessione.Ma neanche da nominarla!Ma come si fa a fare questi discorsi qua...
Non capisco perchè tanti in Italia debbano tenere questo comportamento nichilsta, io credo nel nostro stato nazione nonostante tutte le difficoltà che abbiamo passato e che stiamo passando.Troppo comodo tirare in ballo la storia delle differenze che ci sono sì, ma sono meno marcate di quanto si possa pensare...Spesso dietro questo "problema" ci stanno altre questioni di fondo.Trincerarsi dietro la scusa delle differenze è talvolta un pretesto od una premessa per chiudere i battenti all'altro.
Io più che di questo mi preoccuperei dello stato attuale del nostro Paese, in una crisi profonda sotto diversi punti di vista e per questo abbandonato ed impoverito da molte persone che scelgono l'estero pensando di trovare una situazione migliore...

Born To Amuse, To Inspire, To Delight
Here One Day
Gone One Night

Meravigliosa creatura fai in modo che possa starti vicino perchè io non ti lascio.
-KING'S OF HEARTS ROYAL SEXYNESS-
16/10/2010 13:23
 
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Re: DA VITTORIO ALFIERI ,AL PRINCIPE METTERNICH
visentindenis, 08/10/2010 20.02:

Da Vittorio Alfieri ai moti costituzionali 1820 1821 alla proclamazione del regno 1861 e poi la terza guerra d'indipendenza fino alla presa di Roma 1870.
Che ne pensate del filone risorgimentale?
Credete ancora nell'italia o pensate che siamo stati infarciti oleografia e retorica risorgimentale?
Credete che l'unita sia venuta per spontanea volontà popolare?
O credete che sia stato un magistrale lavoro dell'inghilterra,presa dai propri interessi geopolitici?
INSOMMA CREDETE NEL NOSTRO STATO NAZIONE?
O pensate come me che a noi mancano 300 anni di storia monarchica(come francia, germania ,inghilterra) e quindi di fatto non siamo mai stati una vera nazione?
Pensate che grazie alla svariata quantita di stati siamo diventati un paese ricco di cultura e diversità?
Pensate che potremo resistere insieme o è un utopia?
Pensate che un italia divisa possa essere forte in un mercato globale?
Cosa ci aspetta il futuro?
INFONDO AL DI LA' DELLA PROPAGANDA RISORGIMENTALE I POLITICI DI OGGI SONO I PRONIPOTI DELLA POLITICA DI ALLORA.(PURTROPPO L'ITALIA è NATA COSì E STA' RIMANENDO COSì)
IL PRINCIPE METTERNICH AL CONGRESSO DI VIENNA DEL 1814 NOV. 1815 GIUG.,MESSO DIFRONTE A QUESTO QUESITO (SECONDO LEI COS'è L'ITALIA?)....RISPOSE ........UNA DEFINIZIONE GEOFFRAFICA


IL TEMA è STORICO (NIENTE A CHE VEDERE CON IL NICHILISMO)E MOLTO ATTUALE....VISTO CHE LE COSE SI RIPETONO CICLICAMENTE,L'ANALISI ATTENTA DI UN EPOCA PUò AIUTARE A RISOLVERE I PROBLEMI ATTUALI.Questo è il più grande limite che ha il nostro paese e vi spiego il perchè...
Un comune sentire (una cultura una educazione una visione comune)aiuta lo sviluppo dell'unita d'intenti,in questo momento necessaria.
Le nostre diversità in questo frangente ci fanno molto male.
Grazie a questo non riusciamo a sviluppare un sistema politico maturo e di conseguenza giustizia,economia,lavoro se ne vanno,giorno dopo giorno.
18/10/2010 17:10
 
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Re: Re: DA VITTORIO ALFIERI ,AL PRINCIPE METTERNICH
visentindenis, 16/10/2010 13.23:


IL TEMA è STORICO (NIENTE A CHE VEDERE CON IL NICHILISMO)E MOLTO ATTUALE....VISTO CHE LE COSE SI RIPETONO CICLICAMENTE,L'ANALISI ATTENTA DI UN EPOCA PUò AIUTARE A RISOLVERE I PROBLEMI ATTUALI.Questo è il più grande limite che ha il nostro paese e vi spiego il perchè...
Un comune sentire (una cultura una educazione una visione comune)aiuta lo sviluppo dell'unita d'intenti,in questo momento necessaria.
Le nostre diversità in questo frangente ci fanno molto male.
Grazie a questo non riusciamo a sviluppare un sistema politico maturo e di conseguenza giustizia,economia,lavoro se ne vanno,giorno dopo giorno.




Scusa Denis, forse sono io che ho capito male ma..Non è un tantinello contradditorio ciò che tu affermi quì rispetto al tuo post iniziale?

E poi Metternich...Pensi che se avessero posto quel quesito ai fratelli Bandiera,ai Mille, a Pisacane e quant'altri(molti deceduti per la causa), avrebbero risposto allo stesso modo?
Quelli erano Italiani..Ed anche se il nostro Paese ha avuto una unificazione recente rispetto ad altri, fin dal medioevo c'è sempre stato l'impulso all'annessione.. Documentati riguardo ai giornali internazionali dell'epoca e vedrai che troverai la risposta alle tue domande..Lecite, per carità..Non voglio dir nulla.


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18/10/2010 17:51
 
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Re: Re: Re: DA VITTORIO ALFIERI ,AL PRINCIPE METTERNICH
lisalovemichael, 18/10/2010 17.10:




Scusa Denis, forse sono io che ho capito male ma..Non è un tantinello contradditorio ciò che tu affermi quì rispetto al tuo post iniziale?

E poi Metternich...Pensi che se avessero posto quel quesito ai fratelli Bandiera,ai Mille, a Pisacane e quant'altri(molti deceduti per la causa), avrebbero risposto allo stesso modo?
Quelli erano Italiani..Ed anche se il nostro Paese ha avuto una unificazione recente rispetto ad altri, fin dal medioevo c'è sempre stato l'impulso all'annessione.. Documentati riguardo ai giornali internazionali dell'epoca e vedrai che troverai la risposta alle tue domande..Lecite, per carità..Non voglio dir nulla.


I documenti risalenti al 18 secolo e al 19 secolo sono lo specchio di una classe intellettuale molto ristretta..visto alfabetizzazione del tempo.
Sai queste persone come ovvio hanno influenzato il comune sentire,ma non ci è dato sapere il pensiero di molte altre classi sociali edl tempo.
Le resistenze ai movimenti di unità nazionale sono state moltissime.
La mia è un analisi storica non un commento politico ..mi raccomando.
Che poi la storia non possa discendere da questo e ovvio.
Parlo da ignorante, ma appassionato di storia .


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