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I testi di Michael: punto "debole" del suo immenso talento?

Ultimo Aggiornamento: 14/07/2011 12:09
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24/09/2010 23:23
 
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Premetto che dei testi me ne frega relativamente; sono uno che si dimentica subito le canzoni e ama cantare alla "prisencolinensinainciusol", ossia in finto inglese.

L'altro giorno preso da un momento di agonismo retorico mi son trovato a perorare la causa di Mike, sostenendo che un talento musicale così completo non si è mai visto.

I talenti di Mike li conoscete, e io mi sono messo ad elencarli. L'ultima voce dell'elenco è stata "ottimo songwriter", poi però mi sono bloccato e ho passato in rassegna i testi del Mike: a parte qualche lodevole intenzione (Billie Jean, Dirty Diana, Who is it) Mike mi è parso un po' moscetto.
I temi che ricorrono quasi sempre
- canzoni di amore che paiono il clichè della musica black romantica (oh come mi fai sentire, scuoti il mio mondo, lavoro per te)
- canzoni su quanto i tabloid lo facessero incacchiare (canzoni che l'autore sentiva molto, per carità, ma dopo un po'...)
- canzoni in tema "salvataggio del mondo" (sconsigliate ai diabetici per quanto sono mielose).

Intendiamoci, i testi di Mike non erano male. Aveva una buona varietà di linguaggio ed era nettamente sopra la media della musica black; però in una classifica dei suoi talenti artistici quello di paroliere stà di gran lunga all'ultimo posto.

Che ne pensate?
26/09/2010 17:01
 
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Re: Punto "debole" del suo immenso talento?
Rarronno, 24/09/2010 23.23:

Premetto che dei testi me ne frega relativamente; sono uno che si dimentica subito le canzoni e ama cantare alla "prisencolinensinainciusol", ossia in finto inglese.

L'altro giorno preso da un momento di agonismo retorico mi son trovato a perorare la causa di Mike, sostenendo che un talento musicale così completo non si è mai visto.

I talenti di Mike li conoscete, e io mi sono messo ad elencarli. L'ultima voce dell'elenco è stata "ottimo songwriter", poi però mi sono bloccato e ho passato in rassegna i testi del Mike: a parte qualche lodevole intenzione (Billie Jean, Dirty Diana, Who is it) Mike mi è parso un po' moscetto.
I temi che ricorrono quasi sempre
- canzoni di amore che paiono il clichè della musica black romantica (oh come mi fai sentire, scuoti il mio mondo, lavoro per te)
- canzoni su quanto i tabloid lo facessero incacchiare (canzoni che l'autore sentiva molto, per carità, ma dopo un po'...)
- canzoni in tema "salvataggio del mondo" (sconsigliate ai diabetici per quanto sono mielose).

Intendiamoci, i testi di Mike non erano male. Aveva una buona varietà di linguaggio ed era nettamente sopra la media della musica black; però in una classifica dei suoi talenti artistici quello di paroliere stà di gran lunga all'ultimo posto.

Che ne pensate?




Non sono un fanatico di tematiche ecologiste però penso che il testo di Earth Song sia molto bello...

Per il resto che dire... Michael viveva in un mondo ovattato, non conosceva veramente i problemi della gente comune, per questo non era in grado di scrivere, ad esempio, testi sui problemi degli operai che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese (come fa Springsteen ad esempio). Non era il suo genere.


26/09/2010 17:17
 
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Questo è un topic interessante...Sui testi di MJ si possono fare diverse considerazioni. In primo luogo Jackson appartiene alla tradizione anglosassone, dunque non può essere assimilato nel modus scribendi ai cantautori italiani che, per semplificare, sono più discorsivi..La nostra tradizione letteraria e poetica è alquanto diversa da quella americana, basti pensare ad una poetessa come la Dickinson i cui componimenti e la cui lingua è, solo in apparenza, semplice...è anche una questione di metrica.
Ritornando a MJ, certamente egli è erede di una tradizione che si può far risalire alla beat generation e alla loro rivoluzione linguistica. Direi poi per quanto riguarda le tematiche, quelle di MJ riguardano tutti gli uomini perchè sono universali con un tributo fortissimo agli spirituals americani e ai temi dell'ecologia introdotti da Wonder. Michael non è un cantante di "una classe sociale" e pertanto non vuol dare voce a nessuno in questo senso, ma è un musicista che vuole dare un messaggio universale come Lennon al quale si riconduce egli stesso...Non a caso riesce a fondere nella sua persona l'elemento nero con quello bianco in modo convincente come mai era avvenuto prima.
[Modificato da Victoryfan 26/09/2010 17:24]
26/09/2010 17:37
 
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Michael era innanzitutto un intrattenitore e come tale non sentiva la necessità di scrivere testi impegnati e profondi; il suo desiderio era regalare 5 minuti di puro svago e, con le sue performance, di portare il suo pubblico in una dimensione magica e quasi onirica. Non mi stupisce che il suono fosse più importante delle parole, basti pensare che quando ascoltiamo alcune delle sue canzoni più di successo, come Beat it e Smooth criminal, veniamo rapiti più dal suono che dal significato delle parole. Quanti di noi si sono innamorati alla follia della seconda pur senza capire che Michael dicesse: "Annie are you ok?".
Certo, quando si va a "raschiare" alla ricerca di qualcosa di più profondo si rimane delusi, ma credo che il tutto rientrasse nel tentativo di MJ di arrivare al maggior numero possibile di persone...
26/09/2010 19:07
 
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Se andiamo a tradurre i testi della gran parte delle canzoni inglesi ed americane risulteranno essere deludenti per tematiche e contenuti,in generale non hanno il gusto stilististico di noi italiani,anche Dylan ,per quanto profondo, potrebbe risultare inferiore ad un nostro cantautore di rilievo .Per quanto riguarda MJ sui testi romantici ti do' ragione,alcuni sono un po' melensi e banali,ma i temi sociali ci sono in diversi testi,lo stile e' asciutto e incisivo,diretto.Se andiamo ad analizzare la sua canzone piu' rappresentativa,Heal the world,le parole sono semplici ma arrivano comunque al cuore,cosi' in Will be there.Quello che conta,secondo me,e' l'universalita' delle tematiche che ha trattato in molte canzoni,non ha mai avuto la pretesa di essere un poeta ,quello a cui teneva prima di tutto e' che la sua musica fosse fruibile da parte di ogni categoria sociale .Questo,a mio avviso,non ha tolto valore ai significati cui erano indirizzati.
26/09/2010 19:25
 
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Sarà...ma io ho sempre pensato che, per quanto Michael conducesse una vita fuori dall'ordinario, conoscesse e comprendesse l'importanza di alcune tematiche... diciamo così..UNIVERSALI come la salvaguardia della natura, il rispetto della vita umana e in particolare dell'infanzia...
Canzoni come Heal the world, TDCAU, Earth Song (e molte altre) credo abbiano un forte signififato ed un forte impatto. Michael scriveva in modo semplice perchè con semplicità e chiarezza voleva che certi temi arrivassero a tutti.
Che poi abbia scritto anche canzoni più "leggere", bè..fa parte, come diceva qualcuno, del fatto che non fosse solo un Artista impegnato ma anche un intrattenitore e che volesse regalare non solo momenti di riflessione ma anche di puro svago e divertimento...
26/09/2010 21:42
 
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Secondo me in alcuni testi ci sono dei significati nascosti non so come spiegarvi la mia interpretazione ma ci provo: prendiamo per esempio ghosts a me da l'impressione che Mike non stia parlando veramente di fantasmi ma piuttosto dei media e di come si stessero intromettendo nella sua vita propio come dei fantasmi che si insinuano e non vogliono lasciarti in pace. [SM=x47935] Ha senso quello che ho detto? [SM=g27833]
[Modificato da Forever Mj 26/09/2010 21:44]
26/09/2010 22:30
 
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Io non credo che i testi di Michael costituiscano il punto debole della musica di Michael...
Sono d'accordo con Meryna sul fatto che lui ha utilizzato un linguaggio semplice, che potesse arrivare a tutti, come del resto anche i concetti, semplici, netti, puliti, per tutti! Che colpiscono immediatamente come la melodia.
Se penso a testi come "Childood"...E' stupefacente come riesca a rendere con poche, semplici parole ogni sfumatura del suo malessere, del suo stato psicologico...Penso che a volte Michael abbia volutamente essere un pò vacuo...Specie nelle canzoni d'amore...L'insostenibile leggerezza dell'essere...
27/09/2010 00:11
 
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Michael non ha mai preteso di essere un poeta, e neppure un “impegnato” in materia di politica o altro, ma un grande creativo dotato di notevole sensibilità, questo sì. E dici poco. Quindi i suoi testi, vanno a segno e dimostrano che era un uomo che si documentava e sapeva trasmettere in maniera diretta.
Lui stesso, diceva che quando faceva parte dei Jackson 5, erano altri a decidere per loro su cosa dovevano cantare e su cosa dovevano dire, in un epoca “impegnata”, non dovevano parlare di problemi sociali, ma attenersi a canzoni che trasmettevano ritmo e messaggi semplici.
Michael, solista, cambiò e divenne più personale e maturo. Era un uomo che amava leggere di tutto ed io credo che se fosse vissuto, proprio perché s’informava ed aveva grande intuito ed emotività, ci avrebbe dato (parlo di scrittura) ancora di più.
27/09/2010 09:32
 
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Non c'è niente di peggio di un testo che dica "heal the world" a mio parere. Molto meglio, al limite, "I love you, please love me too". Il fatto è che se non hai niente da dire, è meglio non dire niente. Il punto per MJ non è se o cosa ha detto, ma come l'abbia detto. Di dylan infatti, qui ricordato, non è importante cosa abbia detto ma il modo di descrivere le solite cose. Io pure ritengo che la musica popolare prescinda da un testo, altrimenti l'Internationale, magari cantata da Billy Bragg, sarebbe una canzone importante. Il punto è che quando senti Visions Of Johanna, cantata da Dylan, avverti come quello sia un rock più espressivo di smoke on the water, pur tanto che sia un giro di do, con una sola chitarra e armonica a bocca. Questo perché le parole hanno un senso autentico e non un cliché, e la voce così come la musica supportano quello spessore.
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