| | | Post: 225 | Registrato il: 24/06/2010 | Città: FOLGARIA | Età: 48 | Sesso: Femminile | Number Ones Fan | | OFFLINE | |
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Come è già stato scritto, l'elemento principe di Off the wall è la gioia, la gioia di ballare, di vivere e godere la musica e l'amore, che prorompono dal sorriso della copertina, dalle note e dai testi.
Un album che è tanti stili, funky, dance, soul, ma mirabilmente amalgamati in modo da comporre qualcosa di armonico, senza stonature.
Un album che tocca in alcuni pezzi dei vertici assoluti della produzione di Michael, e, non so se sia la mia personale ammirazione per l'artista che obnubila le mie capacità di giudizio (ma non credo), o l'effettiva realtà delle cose (credo).. . perché essi corrispondono a quelli firmati dal Nostro... e tutto questo già in apertura, Don't stop til you get enough: un pezzo dal sound irresistibile senza essere stereotipato, un arrangiamento unico nell'album, bridge importante per lo stacco del timbro e per la durata, un falsetto mai stucchevole, chiusura con sottofondo ritmico in primo piano e dissolvenza della voce, anche questa soluzione unica nell'album. E la chicca degli urletti di Michael proprio quando il testo suggerisce l'imbarazzo del giovane nell'esplicitare l'abbandono (anche fisico) all'amore... una reticenza.
Per non parlare di Working day and night, pregevole il ritmo funky senza sconti, per la preziosità e la ricchezza degli arrangiamenti, impreziositi dall'uso ritmico e impeccabile che Michael fa della sua stessa voce e del suo beatbox: a seconda dei momenti risultano prevalere all'orecchio ora i fiati, ora la batteria, ora la chitarra, ora il basso.... non ci si stufa mai ad ascoltarla.
Get on the floor segue a ruota, e qui ancora ritmo, ancora beatbox , questa volta divenuto vero e proprio strumento, tuttavia è il basso a farla decisamente da padrone: pesante, “voluminoso”, eppure gradevolissimo.
Sono questi i pezzi che portano il guizzo del genio, così difficile da definire tecnicamente....
Rock with you e Off the wall rimangono appena un po' dietro, ma comunque di alto livello.
Nel primo, elegantissimo, è interessante il testo, poiché si fondono inno alla danza e abbandono all'amore, l'una trapassa nell'altro... anche il ritmo, più morbido, sembra rifletterne il significato.
Off the wall è un buon pezzo, accattivante il groove, solo è l'esecuzione strumentale che paga un'eccessiva “compostezza”, non se ne avverte la stessa imperiosa presenza dei pezzi precedenti... ed è quindi la voce di Michael a dettare spesso il ritmo.
Da questo punto in poi il livello è leggermente in discesa (sebbene la qualità esecutiva sia costante fino alla fine). D'altronde, difficile mantenere il livello dei pezzi della perfezione (o quasi)... ed è questo forse la sua unica pecca strutturale.
Fanno eccezione She's out of my life e Burn the disco out, il primo un lento ben interpretato, parrebbe anche sentitamente, e dalla durata limitata, di modo che il messaggio risulta concentrato e non diluito inutilmente; il secondo la degna chiusura dance dell'album che con la dance si era aperto. Pur senza regalare l'impatto del brano di apertura, è un buon pezzo, arrrangiato in modo mooolto interessante, per la sovrapposizione parziale dei piani delle voci, tra l'altro dal timbro diverso, per il rapporto tra basso e fiati, quello cadenzato anche se potente, questi trascinanti.
Girlfriend sembra non sapere che groove prendere... la variatio appare indecisione.. così anche il significato, l'ironia non decolla e rimane velleità... anche se il disprezzo riservatole da molti sembra un tantino eccessivo.
I can't help it ha un sound elegantissimo, grazie all'esecuzione strumentale misuratissima, nella strofa, dove la voce di Michael sembra trattenersi nella potenza proprio per rispettarne l'eleganza... che però si perde alquanto nel ritornello, che sembra voler inseguire un groove trascinante per forza. Molto bella la voce ritmata di Michael e i brevi insetri di beatbox nella parte precedente l'ultima ripetizione di ritornello (bridge?), quando essa sembra fare il verso agli strumenti, e l'elevazione del tono nella parte finale dell'ultimo ritornello.
It's the falling in love, il duetto dell'album, appare interessante nelle strofe, anche per la morbidezza della voce dell'interprete femminile, e quando le voci dei duettanti si sovrappongono,epperò risulta scontata nel ritornello, né particolarmente sorprendente nell'arrangiamento.
Voti.
Don't stop til you get enough: 9
Rock with you: 8,5
Working day and night: 10
Get on the floor: 10
Off the wall: 8
Girlfriend: 5
She's out of my life: 8
Can't help it.: 7
It's the falling in love: 6,5
Burn the disco out: 8 |