Da qualche giorno ho sulla punta...delle dita quella di Bad ma non mi decido a postarla per via di qualche indecisione su alcune canzoni. Vedrò di farmela passare
Edit
Aspettando l'ispirazione recensirò una canzone che mi piace molto,
Eaten alive
Quando i Bee Gees incontrano Michael Jackson. Immaginate il cantante di "Thriller", nel periodo immediatamente successivo allo strepitoso successo del suo best seller album, alle prese con una canzone di cui è co-autore, co-lead e vocalist. Ma l'album non è suo. Il singolo dà il nome all'omonimo album di Diana Ross del 1985. Sonorità accese, dure come richiede la moda dell'epoca, riff potente, falsetto sublime. Le voci di Michael Jackson, Diana Ross e Barry Gibb si mescolano alla perfezione, alternandosi con la precisione di un rasoio nelle diverse parti: strofa, ritornello e coda. Un Michael Jackson "voce maschile" capace di tener testa, ma solo apparentemente, alla sensuale e provocante Diana ma anche di fondersi con l'altra voce background (Barry Gibb) in uno dei migliori falsetti della discografia jacksoniana. La Ross precisa come un bisturi quando arriva a cantare "in the modern times" e "to do oh"
Diana Ross provoca, Michael Jackson risponde; la voce femminile con i suoi acuti e l'inappuntabilità dell'intonazione è la voce prevalente. E a ragione. L'album è il suo e non merita di concedere meriti a nessuno, neanche all'uomo del momento. Diana è e rimane la regina. E Jackson canta "I will be your slave". Nel video, girato da Bob Giraldi, è l'uomo ad essere sbranato da una Diana Ross più che mai felina non solo nelle movenze; la sua metamorfosi in pantera (vi ricorda qualcosa?) arriva alla fine del video . Michael, pupillo della Ross e enfant prodige dell'American dream, è ormai un uomo, il suo timbro è post Jackson 5 e il groove, riconoscibilissimo, quello di "Beat it"
Copyright registrato ben due volte; la prima dai fratelli Maurice e Barry Gibb, la seconda dai due e da Michael Jackson con le modifiche ai cori suggerite dal ragazzo più famoso del middle west, che ne diviene anche co-produttore. Difficile dire se la canzone sia più jacksoniana o "gibbiana", di certo c'è la grinta di un sound che ricrea immediatamente l'atmostera degli anni '8o, spensieratezza,capelli cotonati e spalline extralarge. Nostalgia? non è quello che vuole il pezzo.
Per svegliarsi, meglio di un caffè.
Keep hai dato la tua parola d'onore
[Modificato da ladythriller 16/09/2010 23:07]