ciao raga,questo tread nasce dalla lettura di quest altro tread
mjj.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9350496
che parla delle "confessioni" di karen faye,per comodità vi copio-incollo ciò che mi interessa farvi presente
"
Messaggio del 29 - 08 - 2010, compleanno di Michael (traduzione di 4everMJJ):
Fin dall'inizio il compleanno di Michael è sempre stato un dilemma per me. Dal primo giorno in cui ci siamo incontrati, in modo insolito per me mi sono confrontata con la religione che aveva scelto, i Testimoni di Geova.
Quando Michael arrivò per il suo servizio fotografico per THRILLER, due uomini impeccabilmente vestiti in giacca e cravatta lo accompagnavano e stavano seduti su comodi divani a guardare ogni suo movimento.
Dal momento che questa era la prima volta che lavoravo con lui, non mi sembrava il caso di chiedere chi fossero. Pensavo che se avesse voluto farcelo sapere ce lo avrebbe detto. Sentii la loro presenza durante tutta la giornata. Se ne andarono con lui misteriosamente come erano entrati con lui. Al momento non ci detti molto peso perché non avevo idea dell'avventura che mi aspettava.
Al servizio successivo, di nuovo... un signore misterioso seduto sullo sfondo.
Non appena il nostro rapporto di lavoro e di amicizia cominciò a crescere, glielo chiesi. Mi spiegò che era un Testimone di Geova. Era molto attivo con la chiesa e questi signori erano i controllori. Vegliavano su di lui. Mi ha inoltre spiegato che andava a studiare la bibbia e andava porta a porta a insegnare la parola ogni settimana. Ho dovuto fare una pausa di un minuto e pensare a questo....
THRILLER era stato trasmesso nel momento in cui mi stava spiegando questa cosa. "Tu mi stai dicendo che suoni il campanello di qualcuno, vengono a rispondere e c'è Michael Jackson ??????"
Mi fece una delle sue intense risate... e disse: "Sì ". Inoltre mi spiegò che lo faceva sotto mentite spoglie.
"Oh no, tu non lo fai. "
Ancora ridacchiando, fece una pausa e spassosamente serio: "Sì , certo. Dopo avermi fatto entrare di solito cominciano a guardarmi strano, quindi finisco per ammettere chi sono".
"Wow, vorrei poter essere una mosca sul muro e guardare la scena. Non riesco ancora a credere che tu lo faccia" dissi.
"E' una parte importante di essere un Testimone di Geova. Inoltre non celebriamo feste o compleanni. Crediamo che si debba onorare e celebrare queste cose ogni giorno, e non un solo giorno".
Così gli chiesi: "Nessun compleanno. Nessun Natale?"
"No", rispose.
"Non è difficile, quando il mondo intorno a te è addobbato e intona canti natalizi?"
"Sì, Turkle ... è sempre un po' triste, soprattutto quando ero un bambino, perché mi sembrava così divertente. Ma va bene, abbiamo cose come il Family Day, dove siamo tutti insieme. Ci sono centinaia di Jackson e tutti noi cerchiamo di esserci".
Potevo davvero vedere la tristezza nei suoi occhi e percepire il suo senso di perdita, non festeggiando il Natale con gli altri ragazzi ... così ho cambiato argomento.
Un 29 agosto abbiamo finito per lavorare. Tutti gli auguravano buon compleanno e gli davano piccoli regali. Sorrideva e li accettava gentilmente. Una volta nella privacy della roulotte, mise i regali sulla sedia e li guardò.
"Vorrei che le persone non lo facessero. Per favore fammi una promessa, Turkle, non dirmi mai buon compleanno".
Mi strappò il cuore. Vidi ancora una volta quanto fosse triste e quanti conflitti interiori avesse su questo, ma rimase fedele alle sue convinzioni. E' stato così difficile anche per me. Volevo fargli un regalo e dargli un abbraccio grande di buon compleanno ogni 29 agosto, insieme agli altri che festeggiavano il suo compleanno intorno a lui. Però volevo anche attenermi alla sua richiesta di non dire neanche Felice compleanno.
Stavamo girando Smooth Criminal. Ero abituata ai controllori ormai. Le riprese del film stavano durando più tempo del previsto, come al solito. Ci stavamo preparando per una scena importante. Michael era circondato dal battaglione nemico in un condotto, costruito sul palco 14.
La squadra delle armi speciali e delle munizioni aveva informato Michael su come tenere il mitra e sparare. Era l' ultima scena della serata. Michael si stava divertendo a girarla, come un bambino che gioca con i soldatini. Assunse un atteggiamento da duro, sparò, mentre le telecamere giravano.
Era tutto per quella sera e ci fu dato l'orario per l'indomani mattina.
Michael era un po' in ritardo il giorno successivo. Stavo aspettando nella sua roulotte. Entrò sconvolto. Non capivo, ci eravamo divertiti così tanto la sera prima. Rimase in silenzio, seduto sulla sedia trucco. Ho dovuto pregarlo di dirmi cosa succedeva, di dirmi cosa non andava.
Dai suoi occhi sgorgarono le lacrime. "Mia madre mi ha chiamato la scorsa notte. La chiesa l'ha chiamata e le ha detto che ho impugnato una pistola e ho sparato ieri. Hanno ordinato che devo prendere una decisione. Devo lasciare la chiesa o lasciare l'industria dello spettacolo". Piangeva mentre pronunciava quelle parole.
Ero abbastanza mortificata. "Che cosa ti consiglia di fare tua madre?"
"Stava malissimo. Mi ha detto che tocca a me. Ha detto che sarà con me qualsiasi cosa decida".
"Capisco, tu sei qui oggi".
"Sì, la mamma sta sostenendo la mia scelta".
C'è voluto un po' per Michael ad adattarsi alla sua scelta. Continuò a sentirsi a disagio con il suo compleanno, ma ha partecipato agli eventi in suo onore e li ha davvero graditi.
Quando ero vicino a lui durante le feste natalizie, si nascondeva nel suo armadio per incartare i regali di nascosto. Aveva ancora un pizzico di senso di colpa. Sapevo che era difficile per lui, ma so che amava le decorazioni che non aveva mai avuto. Ha potuto liberamente dare ai suoi figli i compleanni che non ha mai festeggiato. Sapevo che i profondi insegnamenti dei Testimoni di Geova continuavano ad avere un posto sacro dentro di lui.
Per questo motivo mi strappava sempre il cuore non dirgli "Happy Birthday". Non mi ha mai liberato dalla mia promessa di non dirglielo "
fine messaggio
ALLORA,io penso che per rispetto nei confronti di michael,no dobbiamo fargli gli auguri(intendendo anche quelli natalizi).
per noi fare gli auguri sembra essere la cosa più scontata di questo mondo...ma questa è la nostra cultura.
Michael,oltre ad avere una cultra diversa è anche un uomo diverso dalla norma..Diciamoci la verità, non stiamo parlando di una persona come le altre, è una persona che dall età di 6 anni ha iniziato ad avere problemi..è una persona che non ha superato mai del tutto le sue difficoltà interiori (un esempio per tutti è la sua dolcissima sindrome da peter pan),e soprattutto è una persona che fino ad un certo punto ha visto la sua immagine riflessa allo specchio come un uomo di colore..e poi non più.sfido chiunque ad affrontare tali situazioni.
Io penso che tra tutte le testimonianze che riceviamo,quelle di karen siano tra le più attendidili.
pensateci:karen è una persona che ha voluto PROFONDAMENTE bene a michael,è stata una persona fedele a michael..lo conosce da anni,lo conoscerà benissimo.
E se lei,col passare di tanti anni, non si è sentita liberata da quella promessa un motivo ci sarà...
AFFIDIAMOCI A CHI CONSOCE MICHAEL REALMENTE
e accettiamo l idea che lui non vede i compleanni come li vediamo noi.
si strapperà anche a noi il cuore nel non potergli fare gli auguri,ma nel suo intimo,forse,michael preferisce questo.
E se qualcuno mi risponde dicendo: perchè allora festeggiava quelli dei figli??!potrei rispondere che forse a loro non voleva far mancare nulla,e per amor loro andava "contro" quelle che erano le sue radici,il suo pensiero,il suo essere....come dice lui: ALL FOR L.O.V.E. e lasciatemi aggiungere:amore incondizionato nei confornti dei figli
sia chiaro,non sto dicendo che non gli piacesse l atmosfera natalizia o quella dei compleanni...ma forse,infondo infondo...si sentiva a disagio...infatti al suo primo natale con liz si sentiva in colpa,ha detto di aver pianto molto
[Modificato da kati. 31/08/2010 16:38]