Un'Esperienza Unica.

Capitolo 1

Era un caldo pomeriggio d'Agosto, avevo appena avuto un brutto litigio con i miei genitori e mi trovavo per strada con una valigia e senza sapere dove andare: mi avevano cacciata di casa!
Ma diressi verso il centro cittadino, dove, per fortuna trovai una stanza in un albergo di poche stelle.
La stanza non era male, era grande e pulita, aveva i rivestimenti in legno e i mobili in arte povera e il bagno in camera.
Appoggiai la mia valigia e uscii per andare a mangiare qualcosa, visto che si era fatto tardi.
Incontrai molte persone che si stavano dirigendo verso un piazzale e decisi di seguirle; arrivai ad una sagra con bancarelle, stand gastronomici e un grande palco.
Acquistai un panino e una bibita e mi fermai a mangiare ad un tavolino, quando sul palco iniziò un concerto tributo in onore di Michael Jackson. Nonostante fossi molto triste per quanto accaduto nel pomeriggio, questo spettacolo mi portò una ventata di felicità.
Finito il concerto, tornai mestamente in albergo.
Era la prima volta che passavo la notte fuori casa da sola e avevo un po' paura, così una volta chiusa in camera, decisi di dormire con l'abat-jour accesa, in modo che la stanza rimanesse in penombra.
Avevo molti pensieri e faticai a prendere sonno, poi all'improvviso qualcosa mi svegliò.
Aprii gli occhi e nella semioscurità vidi la sagoma di un uomo alto, magro e con un cappello in testa.
Pensai subito ad un malintenzionato e gridai terrorizzata poi tornai in me e gli chiesi con la paura negli occhi:
- "Chi è?? Cosa Vuole??"
- " Ma come, non mi riconosci?" mi disse lo sconosciuto
- " No!!! Chi è? Cosa vuole? Come ha fatto ad entrare?"
L' uomo cominciò a cantare

"You are not alone
I am here with you
Though we're far apart
You're alwais in my herat
You are not alone

Mi riconosci ora?"

- " M..mmmm..Michael ?!?"
- " Sì...Michael..è così che mi chiamo"
- "..No..non è..non è possibile..non puoi essere qui..dovresti essere mmorto..."
- " Sì..lo sono."
Stavo per svenire ma lui mi disse:
- "Tranquilla, non devi avere paura di me, non ti voglio fare del male"
- " Ma..ma.. come mai capisco quello che mi dici? Io non parlo inglese e tu non conoscevi l'italiano.."
- " Infatti, io non parlo nè inglese nè italiano, ma la lingua del cuore che è universale"
- " E..e..perchè sei venuto proprio da me? Cosa vuoi?"
- " Ti voglio portare in un posto speciale..."
- " Stai forse dicendo che sto morendo??"
Iniziai a piangere, pensando a tutte le persone care che avrei dovuto lasciare, ai miei genitori a cui, nonostante le liti,volevo molto bene e sapevo che me ne volevano anche loro.
Ma Michael mi fermò, dicendo
" Non stai, per morire..stai solo per andare in vacanza, ti farò vivere un'esperienza unica..Fidati di me, I love you so much"

Mi alzai dal letto e mi avvicinai a lui, lo guardai attentamente, ma non era come lo avevo visto nelle prove del "This Is It". Era ringiovanito, era tornato come nella BAD Era.

- " Michael..."
- " Sì, dimmi pure.."
- "Perchè ti vedo come tanti anni fa e non come eri al momento della morte?"
- " Perchè è così che tu mi vuoi vedere, dipende tutto dalla tua testa e dal tuo cuore, non dagli occhi e ricorda che è così anche nella vita di tutti i giorni, non si deve guardare con gli occhi ma con il cuore.."
Rimasi senza parole, poi mi abbracciò e svanimmo nel nulla.

Bello Wendy, davvero meraviglioso. Magari l'uomo fosse capace di ascoltare sempre e solo il cuore, lasciando perdere un pò più spesso cosa gli dica la testa. La vita sarebbe in continuo movimento: non solo dentro di noi, quello è quotidiano, ma anche nel resto del mondo che ci circonda. Che siano terre lontane o vicine.
Hai mai notato che una canzone se la senti solamente sembra molto più veloce e invece quando ti fermi ad ascoltarla, ascoltarla col cuore, allora il ritmo, qualunque esso sia, smette di correre come un pazzo?
Grazie per aver cominciato una fan fiction che sin dall'inizio arrivi dritto al centro del punto. Purtroppo Michael non ha mai potuto ragionare molto spesso con il cuore, ma più con il cervello, perchè disgraziatamente i media e la stampa non avevano niente di meglio da fare se non tormentarlo fino alla paranoia.
Che questa diventi un'Esperienza Unica anche per Michael, ora che è in pace da tutti quei papaPazzi?
A presto!


Viki

Grazie per le belle parole Viki

Ci ritrovammo in un grande prato fiorito che si diradava fino a diventare una distesa di sabbia a ridosso del mare.
Da questo prato partiva una scalinata contornata da fiori che saliva all'infinito verso il cielo.
Io e Michael ci incamminammo verso le nuvole.
Per un po' non parlò nessuno dei due poi Michael disse:
- " Sai, quando sono morto e sono salito in Paradiso ho incontrato tante persone che erano arrivate lì prima di me. Conobbi un ragazzo morto molto giovane, in vita l'avevo già conosciuto anche se non proprio di persona, perchè anche se in un campo diverso dal mio, era un grande, il numero uno. Parlando abbiamo scoperto di essere due persone molto differenti ma anche di avere molte cose in comune come la fede in Dio, l'amore per i bambini, l'aiutare le persone bisognose, credere nei sogni e professionalmente ci siamo impegnati al massimo per fare al meglio il nostro lavoro, che abbiamo amato anche se ci è costato molti sacrifici.
Siamo diventati molto amici e passiamo molto tempo sulla stessa nuvola a guardare cosa accade sulla Terra. Lo vedevo sempre triste e un po' pensieroso così gli domandai quale problema avesse.
Lui mi raccontò che il giorno della sua morte, aveva incontrato con il suo spirito il cuore di una bambina e che questa bambina l'aveva amato moltissimo e che aveva sempre seguito i suoi insegnamenti sull'amore e il rispetto per il prosimo, ma che poi una volta cresciuta questa bambina aveva perso la strada e pur rimanendo una brava persona non aveva più lo stesso cuore di un tempo, diceva a volte brutte cose e talvolta faceva gesti poco carini e il mio amico era molto rammaricato per questo. Non sapeva più come far tornare quella persona sulla retta via.
Hai capito vero di chi sto parlando?"
- " La bambina sono io vero? E..e..il tuo amico indossa forse una tuta bianca e un cappellino blu?"
- "Hai capito perfettamente..è proprio lui."
Mi misi a piangere, ero dispiaciuta per aver dato un dolore così grande ad una persona che avevo tanto amato.
- " Ayrton, Ayrton Senna? Ti ha chiesto lui di venirmi a prendere?"
- " Non proprio..sai era così giù, si sentiva così impotente e allora gli ho proposto di aiutarti io, visto che comunque io e lui la pensiamo allo stesso modo su molte cose"
- " E tu fai tutto questo per me?"
- " Ayrton dice che ne vale la pena, che il tuo cuore è solo un po'inpolverato, ma che può tornare come nuovo perchè la materia prima c'è".
- " E quindi ti sei palesato di punto in bianco in camera mia..."
- " No ti sbagli, è da tanto che ti sono vicino, forse non l'hai notato, ma non era un caso se al telegiornale quando parlavano di me mettevano in sottofondo sempre la stessa canzone, 'You are not alone', era un modo per dirti che ti ero vicino, e non è stato un caso che ti sia piaciuta e che ti sia venuta voglia di conoscermi, avevamo già stabilito tutto."
- " In effetti ora che mi ci fai pensare, ultimamente ti trovavo da ogni parte....Mike?"
- " Sì...."
- " Mi stai portando da 'lui'?"
- " Sì..starai con noi per un po'di tempo".

Stranissima questa ff...Michael e Ayrton Senna!Complimenti per la fantasia.

Grazie...è solo che penso che Michael e Ayrton avessero molte cose in comune e mi è venuto naturale associarli..

La scala continuava a salire verso il cielo e più si saliva e più il paesaggio cambiava.
Ora ai lati della scala c'erano verdi prati con alberi e aiuole con fiori di ogni genere, c'erano cani, gatti e uccellini,c'erano angeli e bambini che giocavano con loro.
Alla fine della scalinata trovammo un cancello. Lo superammo e trovammo un grande prato alberato e intorno a noi un grande arcobaleno.
Michael disse:
- " Qui è dove abito ora..sai mi ricorda tanto Neverland, solo che non ci sono le giostre e neanche la villa, perchè qui non servono. In compenso però ci sono tanti prati su cui correre, alberi su cui arrampicarsi e tanti bimbi con cui passare le giornate"
- " E' veramente bellissimo qui" - dissi io.
- "Ecco guarda, dietro a quella collinetta c'è la nuvola da dove io e Ayrton guardiamo la Terra. Vieni!"
Girammo intorno alla collina e seduto su una soffice nuvola bianca bianca,c'era un ragazzo pensieroso che scrutava il mondo sottostante, vestito con una tuta bianca e il suo inseparabile cappellino blu.
Michael gli si avvicinò
:" Ayrton ci son viste per te, guarda chi ti ho portato!"
Ayrton girò la testa e mi vide, non si aspettava di trovarmi lì, il suo amico gli aveva fatto una sorpresa.
"Voi due vi conoscete, anche se non personalmente, perchè non fate due chiacchiere mentre vado a fare un giro?" - disse Michael prima di sparire.
Io e Ayrton rimanemmo così..a guardarci senza riuscire a parlare; eravamo entrambi molto emozionati visto che era il nostro primo incontro.
Fui la prima a parlare
- " Ciao...mi ha detto Michael che sei triste a causa mia..mi dispiace molto...non sono stata una brava allieva.."
- " Non devi dire questo, sei stata anche troppo brava, eri solo una bambina e hai seguito gli insegnamenti di uno sconosciuto per anni... Poi ti capisco, non è facile, io sono quassù da 16 anni e di me in genere si ricordano solo i record e le vittorie e non le cose che ho detto..Stavo pensando che Michael potrebbe essere una guida più giusta per te: le sue canzoni, i suoi testi rimangono per sempre e ha dei fan meravigliosi a cui potresti appoggiarti e poi...vedi...
io ho avuto una vita meravigliosa, una famiglia che mi ha sempre amato e i giornalisti sono sempre stati umani con me..ma non con Michael. Ancora oggi ogni occasione è buona per fargli del male, ha bisogno di qualcuno che lo difenda e lo protegga.
Ecco..sai..penso che abbiate bisogno l'uno dell'altra.
Dopo tanto tempo penso di conoscerti bene:hai tanto da dare e l'hai dimostrato sempre, ma io quassù non ho problemi e non ne ho lasciati nemmeno in terra. Voglio molto bene a Michael, è il più caro amico che ho quassù..Se mi vuoi bene, da ora prenditi cura di lui e lui si prenderà cura di te".
- " Mi son comportata talmente male che non mi vuoi fare più da guida?"
- "No, non è assolutamente così. Per te io ci sarò sempre, come so che tu ci sarai per me in caso di necessità. E' solo che le cose cambiano e al momento penso che tu e Michael siete fatti l'uno per l'atro..e poi io sono sempre qui a vigilare su di voi..non vi abbandonerò."
In quel momento ricomparve Michael sorridente e Ayrton gli disse:
"Michael, lei è Chiara,l'affido a te. Abbi cura di lei come sai fare tu.."
Ayrton ci sorrise, ci salutò e ando via.

Bellissima ff,molto particolare,è stupenda piena di parole dolci e di sentiimento.
Complimennti.sei proprio brava a scrivere.
Chiara.

Grazie per i complimenti Chiara
da
Chiara

Rimasti soli io e Michael ci guardammo negli occhi, nessuno dei due si aspettava una decisione simile.
" Va bene Chiara" - disse Michael- " Da qualche parte dovremmo pure cominciare il nostro percorso insieme. Ti voglio fare vedere quante belle cose si vedono da quassù".
Così dicendo mi fece accomodare sulla nuvoletta e cominciammo a guardare verso il basso.
Il giorno del suo compleanno si stava avvicinando e sulla Terra migliaia di fans erano pronti a rendergli omaggio con concerti tributo e balletti studiati alla perfezione.
" Hai visto Micheal quanta genti ti vuole bene? E poi ha visto come sono bravi ad eseguire i tuoi passi e le tue canzoni?"
" Sì, sono molto orgoglioso di loro e sono molto felice di sapere che mi amano così tanto. Sai quando ero in vita sapevo che i miei fan mi adoravano, li avevo sempre intorno a me, li vedevo ballare e cantare ai miei concerti, vedevo che sapevano fare quello che facevo io. Ma da quassù ho visto altro che dalla Terra non potevo vedere, cose che mi riempono di gioia.."
" Tipo? Cosa c'è di più bello di quello che stanno organizzando i fans per te? E'tutto perfetto, sono bravissimi!"
" Vieni e guarda tu stessa. Io mi diverto moltissimo a vedere queste cose e mi fanno sentire amato più che mai..."
Mi portò in una casa dove una donna sulla cinquantina, tutta accaldata stava stirando una montagna di panni e nel mentre cantava tutta felice "Ui ar de wordeeee...ui ar de uirdeeeeee".
Michael e io ci guardammo e scoppiammo a ridere.
"Io mi diverto così tanto a vedere queste persone, che pur non sapendo le parole cantano le mie canzoni..Mi fanno sentire veramente amato, perchè lo fanno con naturalezza, con il cuore. Sono imperfetti ma sono belli proprio per questo".
"Quindi tu ci guardi anche quando siamo soli e pensaimo di non essere visti da nessuno?"
" Sì...è così divertente vedere come cambiano le persone quando pensano di essere sole..vuoi un altro esempio?
" Sì..sì..dai è troppo divertente!"
Con un soffio Michael spostò la nuvoletta in un altro continente dove mi fece vedere un uomo di circa quarant'anni, molto elegante. Indossava un completo con giacca e cravatta e aveva con sè una valigetta di pelle. Michael mi spegò che era un noto avvocato, molto serio e molto temuto nel suo ambiente.
Lo vedemmo uscire dal suo ufficio, salire in macchina e accendere la radio. Michael con il suo tocco magico fece passare proprio in quel momento una delle sue canzoni e vedemmo ques'uomo irreprensibile cantare a squarciagola, con tutti i finestrini abbassati la canzone di Michael, sbagliando tutte le parole.
"Chiara, non sai quanto mi piace tutto questo e pensare che da vico non me ne ero reso conto".
" E' stupendo...divertentissimo anche...hai altro da mostrarmi?"
"Sì..sì..questo è davvero stupendo..non perdo occasione per andarlo a trovare! Vedrai ti piacerà...hi..hi..hi"
Mi portò in un altro continente ancora.
Entrammo nella casa di un uomo anziano. Ad un certo punto l'uomo indossò un paio di mocassini, un cappello e un guanto e improvvisò alcuni passi di danza ritrovandosi quasi subito steso a terra dopo uno scivolone.
" Lui è il mio preferito, ti giuro, mi fa impazzire! Starei a guardarlo per ore" disse Michael
" Come darti torto? E' fenomenale!"
"Ci sono altre cose che vorrei farti vedere ma è impossibile..Però posso raccontarti qualche aneddoto. Ho sempre odiato le storpiature del mio nome, ti ricordi quando mi chaimavano ' Wacko Jacko'? Beh sai nel mondo sbagliano continuamente il mio nome, mi son sentito chiamare nei modi più disparati da Macco Gesso a Meeky Jekky e Sonne; potrei elencartene migliaia, ma a me questo piace perchènon lo fanno con cattiveria gli viene naturale così..loro non lo sanno ma mi faccio un sacco di risate!
E poi, rammenti che odiavo i tabloid per tutte le falsitàè sul mio conto? Beh loro li odioi ancora ma non sai quanto amato l'anziana signora che commentando la mia morte con una sua amica ha detto che ero cinese, che abitavo in Cina in una piccola casa perchè ero povero!
Non ptevo credere alle mie orecchie... A momenti dal ridere cado giù dalla nuvola!"
"Caspita michael allora devi stare davvero bene qua!"
"Benissimo, mai stato meglio in vita mia! Però sai vedo anche un sacco di miei fan che continuano a piangere per me e questo mi dispiace moltissimo. Odio far soffrire le persone che amo. Se loro stessero meglio, starei molto meglio anche io".
"Ti invidio tanto perchè tu hai tante persone che ti voglione bene mentre io...ormai non mi vogliono più neanche i miei genitori.." dissi tristemente.
"E' qui che ti sbagli, guarda!" e così dicendo mi portò a casa e senza essere visti vedemmo i miei genitori che mi stavano preparando un regalo per l'onomastico che si sarebbe festeggiato qualche giorno dopo.
" Vedi Chiara, quanto ti vogliono bene? Non vedono l'ora di riaverti a casa.."
POi mi portò dalla mia unica amica, era in cucina con il suo compagno e stavano parlando di me, erano preoccupati perchè sapevanoi che ero fuori casa.
"Allora tutti mi vogliono bene?"
" Non tutti, fai attenzione, c'è una tua ex collega che non si è comportata bene nei tuoi confronti, davanti faceva l'amica ma dietro le spalle ti ha accoltellato. Ti consiglio di prendere le distanze da le.."
"Quella str...appena scendo sulla Terra me la mangio!!"
" No...Non stancarti mai di farei il bene..anche se ricevi male..ti rimarrà comunque la soddisfazione di non essere come gli altri".
Detto questo Michael mi riportò in Paradiso.