I'll Be There - Fan Fiction (in corso). Rating: verde

Ultimo Aggiornamento: 11/12/2011 20:04
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10/08/2010 23:17
 
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Grazie mille ragazze... se non fosse x voi non sarei arrivata neanche sino a questo punto [SM=x47938]

grazie a tutte.
12/08/2010 23:11
 
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Spero non vi annoi il prossimo capitolo.


Capitolo 5

Un brivido mi attraversò completamente, la temperatura si era abbassata e le gocce d'acqua mi scivolavano addosso come fossero tanti ghiacciolini freddissimi. Mi strinsi nelle mie stesse braccia per asciugare quelle lacrime di pioggia che mi avevano raffreddato la pelle.
- Hai freddo?- si preoccupò Michael.
- Sì, un po'.
- Vieni qui.
Mise una mano dietro la mia schiena e mi attirò verso di lui stringendomi a sé. Con l'altra mano accarezzava le mie braccia, sentivo il calore del suo torace che mi avvolgeva, il suo profumo era più evidente che mai, il movimento del suo petto mi cullava guidato dal ritmo del suo respiro che si altrenava al mio. Le sue dita mi sfioravano la pelle, leggere e delicate come piume. Ero fra le sue braccia, non sarei voluta essere in nessun altro posto in quel momento; mi sentivo protetta. Mi accarezzò i capelli, un poco arricciati e umidi poi posò le sue calde labbra sulla mia fronte baciandomela. Appoggiai la mia mano a lui e ci stringemo reciprocamente in un lungo abbraccio.
- Stai meglio ora?- chiese lui premurosamente.
- Sì, grazie... grazie di tutto.
- La pioggia non ne vuole sapere di smettere, sei sicura di stare bene?
- Certo, con te sto benissimo. Forse però è meglio che andiamo ora, altrimenti dopo sarà anche peggio, non credi?
- Hai ragione, andiamo.
Ci alzammo sciogliendo l'abbraccio e rientrammo nel ristorante per pagare la cena. Trovammo la proprietaria:
- Vi è piaciuta la cena?
- Sì, era tutto ottimo, avete un posto davvero carino.
- Grazie, facciamo del nostro meglio ma, aete intenzione di andarvene ora?
- Sì, dobbiamo tornare a casa.
- Ok, ma state attenti perché ho saputo che la pioggia ha fatto franare parte del versante laterale della montagna bloccando ogni passaggio.
- Quindi non c'è modo di tornare in città?
- Giusto, e come lei sa, non esistono altre strade per arrivarci.
- Quindi non ci resta altro che fermarci qui... so che questo è anche un albergo, vero?
- Sì, ma è rimasta una sola camera disponibile.
Io e Michael ci guardammo incerti, la proprietaria stava cercando le chiavi della stanza mentre Michael mi parlò sottovoce:
- Alice, per te va bene?
- È l'unica soluzione.. ma tu hai qualche impegno domani mattina?
- No e tu?
- No no, tranquillo.
- Bene allora queste sono le chiavi della vostra stanza, la troverete al secondo piano.
La signora richiamò la nostra attenzione mostrandoci una chiave in acciaio appesa ad un medaglione in legno chiaro sul quale era inciso il numero sette, consegnandola a Michael.
- Ok, grazie, a domani.
- Buona serata!
- Grazie, altrettanto.
Io e Michael salimmo la scala in noce che portava al piano superiore, sul pavimento del corridoio era steso un lungo tappeto rosso in velluto sul quale camminammo per raggiungere la nostra stanza. Michael inserì la chiave nella serratura e la girò senza alcuna difficoltà, poi aprì la porta e lasciò che fossi io ad entrare per prima.
I muri erano bianchissimi, i vetri della finestra sul lato della stanza erano colmi delle goccioline di pioggia che cadeva al loro esterno. Alla nostra destra si trovava un letto matrimoniale sul quale era adagiato un copriletto arancio e due cuscini rossi; i comodini erano in legno di pino chiaro, illuminate da due lampade a muro che si trovavano sopra di essi. Nell'altro lato della stanza era posizionato un divanetto color lilla, una scrivania avente un lato appoggiato al muro con una sedia e la porta per il bagno.
- Bene, come ci sistemiamo?- domandò Michael, imbarazzato dalla situazione quanto me.
- Io posso dormire sul divano.
- No, sto io sul divano, non voglio che tu stia scomoda e non potrei accettare il fatto che tu non riesca a riposarti per causa mia.
- Ma tu...- non mi lasciò finire la frase.
- Niente “ma”, ormai è deciso.
Mi sorrise sapendo che non avrei più avuto nessun motivo valido per contraddirlo.
- Ok, mi arrendo. Facciamo come vuoi tu.- dissi con aria rassegnata.
- Brava piccola.- Mi rispose lui, contento di averla vinta.
Mi accarezzò il braccio e si diresse verso il letto per prendere il cuscino che appoggiò sul lato del divano. Io intanto andai in bagno a sistemarmi e dopo di me andò lui.
Mi sdraiai sul letto e la mia testa affondò nel morbido cuscino rosso , Michael si tolse la sua giacca blu appoggiandola sulla sedia, poi si sdraiò sul divano.
- Michael, hai freddo? Vuoi una coperta?
- No, grazie, sto benissimo così, non preoccuparti.
- Ok, buonanotte.
- 'Notte, a domani.
Spensi la luce e la stanza rimase quasi completamente buia, solo i riflessi dei lampi e dei fulmini generavano ombre più chiare, seguiti da assordanti tuoni. Passò qualche minuto, non riuscivo a prendere sonno, quando sentìì Michael muoversi e capìì che era ancora sveglio.
- Michael, tutto a posto?
- Sì, ma ti ho svegliata?
- No no, non stavo dormendo, ma tu?
- Non riesco ad addormentarmi...
- Neppure io..
Riaccesi la lampada, negli occhi di Michael vidi un velo di tristezza che cercò di far svanire appena la luce gli illuminò il viso, poi si alzò:
- Scusami Aly, forse non era la serata che ti aspettavi. Mi dispiace di averti bloccata qui, se avessi saputo che.. - lo interruppi.
- Michael tu non ne hai nessuna colpa! - mi alzai anch'io e lo raggiunsi – non potevi sapere ciò che sarebbe accaduto, è stato un imprevisto, lo so benissimo, non c'è bisogno che ti scusi. Anzi, se la metti su questo piano, allora sono stata io ad accettare di venire e quindi ti ho messo io nei pasticci..
- Non dirlo neanche! Tu non hai fatto niente di male.
Un tuono improvviso ci fece sobbalzare entrambi cogliendoci di sorpresa; volgemmo lo sguardo verso la finestra, poi ci guardammo divertiti dallo spavento che c'eravamo presi.
- Era per il temporale che non riuscivi a dormire?
- Sì, ma non solo per quello... - abbassai lo sguardo e mi sedetti, la mia mente fu velata da una tristezza apparentemente inspiegabile; Michael non disse nulla, ma si sedette accanto a me. Il suo tacere mi fece capire quanto lui potesse comprendermi, sapeva che avevo bisogno di quel silenzio, poi continuai – E tu
- Io soffro di insonnia, spesso passo le notti in bianco e questa sera il temporale non migliora, di cert, la mia situazione.
- Capisco.. mi dispiace. Ma non esiste alcun modo perché tu riesca a dormire tranquillamente?
- I medici mi hanno prescritto infinità di farmaci, ma non hanno mai avuto alcun effetto duraturo: funzionavano i primi giorni, ma poi ritornava tutto come prima. Inoltre, non faccio altro che pensare a tutte quelle stupidaggini che scrivono di me sui tabloid, non riesco a darmi pace.
- Non voglio che tutto ciò finisca per rovinarti la vita! Secondo me dovresti prenderti un po' di tempo per te stesso; vai qualche giorno in vacanza lontano da loro, in un luogo in cui non possono raggiungerti o disturbarti, in cui puoi liberarti la mente e lasciarti tutto alle spalle. Ne uscirai più forte, credo ti farebbe bene.
- Sarebbe fantastico, ma non posso.
- E perché no?
- Cosa direi a tutti i miei collaboratori e tutti coloro che mi seguono ogni giorno?
- Ma tu sei un uomo libero! Perché devi rendere conto a loro? Non possono tenerti chiuso nella gabbia d'oro che ti hanno costruito attorno, sei tu che devi decidere per la tua vita, gli altri non sono nessuno per farlo al posto tuo.
- Aly, le tue parole mi danno speranza, grazie. Sei un angelo.
Mi accarezzò dolcemente la guancia con il palmo della mano, si avvicinò a me e mi abbracciò; le sue mani poggiavano sulla mia schiena generando qualche piega sul vestito e le mie si immersero fra la sua folta chioma di finissimi capelli che davano forma ai suoi lunghi ricci.
Parlammo ancora, fino a notte fonda, fino a quando ci sdraiammo lentamente l'uno di fianco all'altro e ci addormentammo tra il suono delle nostre parole assonnate, intente a concludere il discorso.
12/08/2010 23:43
 
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brava mi piace la tua storia.continuaaaaaaaaaaaa..................... [SM=g27811] [SM=x47938]
[Modificato da angelaserre 12/08/2010 23:53]
13/08/2010 09:35
 
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nn ti fermare piace anche a me qsta storia......





13/08/2010 15:29
 
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Bellissimo capitolo [SM=g27811] ,non so cosa dire sei bravissima [SM=g27838] ,complimenti [SM=g27838] ,ma tra loro nasce qualcosa [SM=g27832] ,dai dai continuaaaaaaa..... [SM=x47932] [SM=g27838]

"Michael you are my life,I love you,you're always in my heart"
24/08/2010 23:14
 
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Non sò come ringraziarvi x il vostro sostegno, le vostre lodi mi commuovono. Grazie x essere qui e per avermi sostenuta fin ora, nonostante i miei frequenti ritardi... posto il capitolo 6 sperando di non deludervi. buona lettura.

Capitolo 6

La luce diurna penetrava nella stanza attraverso i vetri appannati; era presto, ma quel reverbero mi indusse ad aprire impercettibilmente gli occhi, ancora assonnati, quali si richiusero immediatamente dopo una manciata di secondi, portandomi in uno stato di dormi-veglia. Sentivo il lontano frusciare del vento tra le foglie degli alberi, il cielo era grigio, ma quella sua opacità non vietò ai raggi solari di dare vita ad un clima più malinconico; in lontananza sentivo lo scontrarsi delle stoviglie nelle cucine del ristorante, mi ricordavano quei giorni passati dalla nonna quando ero ancora piccola. Mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo, quando trascorrevo parte dell'estate nella sua casetta in montagna, sentivo gli stessi rumori quando aprivo gli occhi, mi svegliavo con il suono della camminata di ciabatte delle mie zie che svolgevano le faccende di casa al piano di sopra; ed io ero lì, i loro vocii mi provocavano un'inspiegabile angoscia, ero sul mio letto a castello, mi sembrava di essere in capo al mondo, immersa nel buio della stanza; vi era solo un bagliore che filtrava da sotto la porta, ma talmente sottile e netto da non riuscire ad illuminare il resto dell'ambiente. Quei momenti erano passati in un batter d'occhio, non sarebbero mai potuti ritornare, è un capitolo della tua vita al quale non sei disposta a scrivere la parola “fine” quando in realtà è già stato terminato senza un'adeguata conclusione, proprio quando tutto ti sembra appena iniziato, ti rendo conto che non potrà perdurare oltre, lasciandoti solo il rimpianto di giorni passati troppo in fretta e il ricordo di perone che ora non esistono più lasciandoti abbandonata a te stessa. Sono gocce di veleno che ti soffocano con spietatezza, non ti danno modo di reagire. La lacrima che sgorgò salata e amara era la materializzazione di un passato indelebile, anche se spensierato, ricordarlo è come girare la lama già affondata nella profonda ferita inflitta nella mia anima.
Non mi ero resa conto di ritrovarmi rannicchiata con la testa appoggiata alla spalla di Michael, che riposava supino accanto a me. Me ne accorsi soltanto quando una goccia di lacrima andò a terminare la sua corsa sulla camicia di Michael; lui si mosse e i suoi capelli mi solleticarono il viso. Mi spostai rapidamente, rendendomi conto di aver disturbato il suo sonno; non volevo svegliarlo, ma lui aprì i suoi bellissimi occhi, sbattendo le palpebre due o tre volte. Cercando di non farmi notare, sprofondai il viso nel cuscino per cercare di asciugare le lacrime.
- Buon giorno!
- Buon giorno Michael... ti ho svegliato?
- No, ero già sveglio, non preoccuparti... ma tu piuttosto? Cosa ti succede?
- Niente.... hai dormito bene? - tentai di dissuaderlo, intanto cambiai posizione posando il gomito al cuscino e appoggiai la testa sulla mano.
- Non cercare di cambiare argomento, prima stavi piangendo, me ne sono accorto... cos'è che ti turba?
- Michael, non è niente di importante, credimi... è che a volte il passato ti lascia dei rimorsi, ma in questo momento non centrano niente...
Abbassai lo sguardo, una paura immotivata mi attraversò, avevo timore di fargli del male se gli avessi parlato del mio passato, che già distruggeva me.
- Ti capisco se non hai voglia di parlarne, ma più te lo tieni dentro peggio sarà!
Cercò di incrociare il mio sguardo, poi mi alzò il mento con un dito e ci guardammo negli occhi intensamente fino a quando poi squillò il cellulare di Michael, che si trovava nella giacca che la sera prima aveva posato sulla sedia. Mi guardò consapevole che il dovere lo chiamava a dover rispondere; si alzò e quando sfilò il telefono dalla tasca leggendo il nome del mittente della chiamata cambiò espressione, da quella preoccupata che aveva prima, odiavo pensarlo, ma era per causa mia; diventò più cupo.
- Perdonami, devo rispondere.
- Sì, tranquillo. - cercai di strappare un sorriso di rassicurazione, ma mi fu impossibile, non più per gli acidi ricordi che erano riaffiorati qualche momento prima, ma perché l'espressione di Michael mi aveva comunicato che quella telefonata non sarebbe stata altrettanto piacevole per lui, vedere il suo viso così malinconico mi spezzava il cuore.
Lo guardavo mentre parlava, mi accorsi di quanto lui fosse timido, Michael riusciva a trovare qualcosa di magnifico e speciale in qualsiasi cosa, il suo nobile animo era il più sensibile che avessi mai potuto incontrare, aveva conservato la pura ed innocente fanciullezza di un bambino. Era forte, probabilmente non si rendeva conto di quanto poteva esserlo, ma la sua anima era così fragile che sarebbe potuta andare in frantumi per un nonnulla. Mi si formò un nodo in gola, nessuno avrebbe potuto immaginare quanto lui avesse sofferto. Non riuscivo ad accettarlo: perché sono sempre le persone più buone a dover penare mentre il mondo è impegnato a soddisfare i propri interessi, volendo trovare notizie che scandalizzino la gente a discapito degli innocenti?
Rifiutavo l'idea che Michael avesse avuto una vita difficile e piena di ostacoli che gli impedivano di avere la propria indipendenza, la propria felicità, la propria libertà.... Non si meritava tutto questo, non lui! Se in quel momento mi fosse stato domandato se avessi voluto tornare indietro vivendo al posto suo tutto il dolore che ha sopportato, avrei risposto di sì, avrei fatto qualunque cosa per potergli regalare un passato, un presente ed un futuro sereno... l'importante è che lui stesse bene, sarei stata pronta a sopportare qualsiasi cosa per poterlo vedere felice, anche a costo della vita.
La mente mi scoppiava ed il mio cuore era sovrastato dalla collera, intanto Michael riattaccò la telefonata.
- Aly, questa sera devo andare alle prove... un ballerino che si è ritirato dal tour e devo scegliere il sostituto...
Le sue parole spezzarono la sfera creatasi intorno a me, riportandomi alla realtà. Per anni mi ero dovuta difendere dalle circostanze fingendo di essere serena, nessuno si accorgeva del mio vuoto interiore perché ero diventata brava a nasconderlo; quindi decisi di cancellare dal mio volto quell'aria riflessiva ed assorta nel trovare un perché all'infelicità concentrandomi su ciò che Michael mi stava dicendo: il suo tono di voce non era uno dei più felici e non potei fare a meno di chiedergli il motivo.
- Ok, ma perché sei così giù?
- Hanno insistito per sapere dove sono...
- E tu cosa hai risposto? - mi alzai in piedi anch'io.
- Forse ho sbagliato, ma ho preferito non dire che ero con te... non posso fidarmi: se qualcuno diffondesse la notizia, verrebbe sicuramente distorta ed i media inizierebbero a perseguitare anche te.
- Michael, non voglio che ti crei problemi a causa mia.
- Ma Aly, tu non sei un problema per me!
Si avvicinò a me e mi abbracciò dolcemente. Mi bastò quell'abbraccio per calmare completamente la mia mente che fino a qualche istante prima si arrovellava nel nascondere il mio non accettare quanto male era stato fatto a lui; sentirlo vicino era come la prova che poteva ancora farcela...
Scendemmo al piano inferiore per la colazione, accomodandoci nella stessa saletta della sera precedente. Passate le prime ore della giornata, le nuvole si diradarono a poco a poco, lasciando spazio al tepore del sole, quale sembrava un invito ad uscire all'aria aperta. I lavori di manutenzione per rendere percorribile la strada bloccata dalla frana erano stati svolti durante la notte ed ora si poteva ritornare in città.
Quei pochi momenti che ci sarebbero rimasti prima di tornare a Los Angeles, decidemmo di passarli nelle verdi distese di prati della vallata rincorrendoci a vicenda.
- Michael, aspettami!
- Sì, ma stai attenta che adesso ti prendo!
- Ah sì? Allora inizierò a farti il solletico!
Quando ci raggiungemmo mi prese alle spalle stringendomi fra le sue braccia e ci fermammo ad ammirare l'incantevole paesaggio che si estendeva davanti a noi.
Ci sdraiammo sull'erba supini l'una di fianco all'altro avendo ancora il fiatone della corsa.
- A volte mi chiedo da dove nasca tutta questa bellezza... il sole, ad esempio... è la stella più luminosa di tutto il cosmo, ma i nostri occhi non riescono a guardarla se non per qualche secondo perché troppo luminosa.. - rifletté Michael.
- È una domanda che mi pongo da tempo, e l'unica risposta che mi sono saputa dare è che le cose più belle che ci circondano non si mostrano completamente per mantenere vivo il loro mistero: se guardassimo il sole in tutta la sua luce, dopo poco tempo ci dimenticheremmo della sua importanza perché la sua presenza diventerebbe scontata...
- Ma è ingiusto... perché la vita ti deve sempre distruggere prima di lasciarti alla felicità?
- Perché questo mondo è crudele... a volte sarei voluta nascere in un mondo a parte.
- Non sei soddisfatta della tua vita?
- Vorrei solo che fosse diversa da quello che è. Se fossi sempre stata come sto in questo momento, allora sì, ne sarei soddisfatta... vorrei fermare il tempo, per rendere interminabile questa giornata.
- Noi possiamo fermare il tempo, se solo lo vogliamo... solo ora mi sto accorgendo di cosa vuol dire avere un'amica... la nostra amicizia ha già segnato questo momento rendendolo eterno, perché resterà inciso nella nostra memoria... non ti potrò mai dimenticare...
25/08/2010 01:25
 
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Aliiii, sono imperdonabile, mi faccio schifo da solaa!
Scusa il super ritardo, ho appena letto i tuoi capitoli tutti d'un fiato.
Lasciami solo dire che qualsiasi complimento o lode che ti verrà attibuito in questo topic sarà di certo meritato, anche se non credo tu abbia bisogno della mia conferma per convincertene.
Riguardo alla storia, che dire, è davvero bella. La loro amicizia sta fiorendo come una rosa, rivelando di petalo in petalo il medesimo colore.
Spero di leggere presto il prossimo capitolo, sono curiosa da matti!
Un bacione tesoro, e tanti tanti complimenti [SM=x47938]


Viki




Una gentilezza innata. Un carattere seducente. Uno sguardo incantatore. Un’aura magnifica, illuminante qualsiasi cosa. Una vita tormentata da pregiudizi e false accuse, ma uno splendido desiderio sempre vivo di essere bambino almeno per un attimo. Un incredibile senso di umanità e altruismo. Un complesso di meraviglia e Amore puro. Un cuore estremamente sensibile. Una voce angelica, incisiva, tagliente, incantatrice. Un talento sfolgorante. Una perenne ricerca della perfezione. Un'incontrastabile immortalità. Il tutto racchiuso in un genio leggendariamente inestinguibile. In altre parole, Michael Jackson.



25/08/2010 20:59
 
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Bellissimo capitolo,complimenti.
Spero che arrivi presto il nuovo capitolo e ricordati che tu non potrai mai deluderci....
Un bacio,Chiara.

"Michael you are my life,I love you,you're always in my heart"
25/08/2010 21:36
 
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Girl In The Mirror.95, 25/08/2010 1.25:

Aliiii, sono imperdonabile, mi faccio schifo da solaa!
Scusa il super ritardo, ho appena letto i tuoi capitoli tutti d'un fiato.
Lasciami solo dire che qualsiasi complimento o lode che ti verrà attibuito in questo topic sarà di certo meritato, anche se non credo tu abbia bisogno della mia conferma per convincertene.
Riguardo alla storia, che dire, è davvero bella. La loro amicizia sta fiorendo come una rosa, rivelando di petalo in petalo il medesimo colore.
Spero di leggere presto il prossimo capitolo, sono curiosa da matti!
Un bacione tesoro, e tanti tanti complimenti [SM=x47938]


Viki



Viky, non sai quanto mi renda felice sapere ke leggi la mia ff, considerando ke tu scrivi molto meglio di me :)
ti voglio bene [SM=x47938]

Chiar@95, 25/08/2010 20.59:

Bellissimo capitolo,complimenti.
Spero che arrivi presto il nuovo capitolo e ricordati che tu non potrai mai deluderci....
Un bacio,Chiara.



Chiara sei dolcissima!! posterò presto. [SM=g27835] [SM=x47938]
25/08/2010 21:55
 
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Alice complimenti la tua storia è davvero bellissima! sei davvero molto brava!non vedo l'ora di leggere il seguito, un bacio [SM=x47938]

If you wanna make the world a better place take a look in yourself than make a change~Michael Jackson

'Cause nothin' lasts forever and we both know hearts can change and it's hard to hold a candle in the cold November rain~Guns n' Roses

Remember yesterday walking hand in hand love letters in the sand I remember you~Skid Row

I'm just the pieces of the man I used to be,too many bitter tears are raining down on me~Queen

And I will love you, baby Always and I'll be there forever and a day always~Bon Jovi

Come as you are,as you were,as I want you to be as a friend,as a friend,as an old enemy~Nirvana

Rock ’n’ roll ain’t noise pollution Rock ’n’ roll ain’t gonna die~ACϟDC

There's a lady who's sure all that glitters is gold and she's buying a stairway to heaven~Led Zeppelin
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