Non vi sembra che molte volte si stia zitti per il quieto vivere

Ciao...


VOrrei avere un vostro parere sulla questione di stare muti davanti a cose che non ci piacciono solo per il quieto vivere.
Molte volte mi capita di avere a che fare con persone che hanno un'ignoranza di base e sputano sentenze senza neanche avere l'idea di ciò che dicono.
Io cerco di non polemizzare o di non rovinare un momento di uscita tra conoscenti, perchè di questo si tratta di uscita tra persone.

Ma molte volte credo che questo lasciar fare per il quieto vivere sia deleterio. Vi è un detto che mi è stato ripetuto molte volte: "Non puoi lanciare il sasso ad ogni cane che passa" è una metafora ovviamente.

Datemi un parere, perchè mi ritrovo a pensare spesso e volentieri a Michael, lui che faceva con i suoi discorsi di purezza e di amore nonostante molti lo deridessero, non cadeva mai nella massa di pensiero comune, lui reputato strano dalla gente. Lui che andava avanti, convinto di quello che diceva senza nessuna insicurezza.
Non era una persona che per il quieto vivere si tarpava le ali.
Sembrava che non fosse vincolato da nessun concetto di massa.
Voi che mi dite?

Si sta distruggendo la questione del quieto vivere nel mio pensiero.

Non solo per il quieto vivere,ma anche per ignoranza e indifferenza,egoismo.Triste realtà ma vera,concordo Dany

Indifferenza!!

E' quella che sento di più in questo ultimo periodo.

SOno proprio incacchiata.

Non credete che forse sarebbe meglio sfogarsi (nei limiti) verso la prima cosa che non ci piace. Lo so che non puoi sempre attaccarti a tutto, non sto dicendo questo, ma quando percepiamo che un comportamento, una situazione o un'azione non ci piace davvero lì io credo che la voce si debba far sentire.

Penso che l'unica sia allontanarsi, le persone non cambiano: o si collima o non si collima. C'è chi ti urla in testa pur di affermare la sua opinione, chi in un gruppo cerca un pubblico in cui sentirsi dominante ed esibirsi, chi non capisce o finge di non capire cosa può darti fastidio e ti impone delle situazioni. Di quello che si richiede di subire oggi sul lavoro in cambio di 4 soldi e della precarietà poi non ne parliamo. Anche lì alla fine si sbotta, tanto vale passare da uno schifo a noi estraneo a un altro, almeno si cambia ambiente; infatti come collaboratrice a progetto che dovrei fare, sentire un lavoro mio e impegnarmi come se lo fosse sul serio? Ma che viviamo di fantasie??? Tu mi tieni fuori dalla porta, io ci resto. Ogni tanto mi affaccio giusto per decenza, per corrispondere quel poco al poco previsto. Non c'è meritocrazia, in nessun campo. Si deve essere fortunati nel trovare amici che si sappiano confrontare "democraticamenmte" con te (uguaglianza almeno nell'amicizia, e che diamine!), parlando da donna un compagno che nonostante il tuo sbattersi per la famiglia e per lui non si perda dietro la prima che passa, un posto di lavoro dove essere trattati con rispetto a livello contrattuale e di ambiente. E non dimentichiamoci di quella gente che ti aggredisce senza nemmeno conoscerti per i più svariati motivi o che ti commenta per strada, ti guarda, ridacchia... E che rottami poi! Heal the wooorld, make it a better plaaace

Anche io conosco circostanze simili a tutte le vostre.
Di solito si dice che "Chi tace acconsente". In questo caso resto zitto, ma non per il fatto che acconsento a ciò che dice la gente sul conto di Michael, ma per il semplice fatto che la gente ascolta soltanto ciò che vuole ascoltare anche se non è verità per questo si affermano sempre più ignoranti, e quante volte ho sofferto da piccolo sentendomi dire che la persona che ho sempre seguito era un omosessuale,un pedofilo,un razzista (perchè non aveva accettato la sua pelle),un drogato e tante altre.Per tanti anni ho trasportato con me questa rabbia ma solo ora do libertà ai miei pensieri.
un saluto a voi del forum.AM93

Ciao, buona giornata

Cara Dany...

io sono del parere che valga sempre la pena di dire quello che si pensa, anche se questo potrebbe metterti in situazioni che vorresti evitare.

Certo, se vediamo che uno la pensa diversamente, è più comodo tacere a volte ma se nessuno si confronta, tutti restano della propria opinione senza conoscere magari l'altro lato della medaglia.

Non mi piacciono quelle persone che sembra ti vogliano imporre la propria opinione, a volte in modo anche irruento. E' bello poter parlare democraticamente (seppur aihmè non sempre fattibile con alcuni) e anche ricredersi su qualcosa di cui invece eravamo convinti.

Non tutti però sono di mentalità aperta e certe volte anche io mi sono alquanto scoraggiata, come nel caso in cui con qualcuno ho difeso Michael per il fatto della vitiligine e nonostante tutto, queste persone hanno continuato a dire cose false del tipo: tu eri in fasce all'epoca di questa storia, noi c'eravamo e ci ricordiamo e lui diceva di voler essere bianco perchè non voleva essere nero, che odiava essere nero. E io... ma quando mai? Ma cosa state dicendo? Ma se lui ha sempre detto di essere sempre e comunque un afroamericano e che ne era orgoglioso! E questi, niente, insistevano con un'arroganza vergognosa ed una presunzione....io ecco, quello è un caso in cui alla fine ho perso la pazienza ed ho detto loro di credere quello che vogliono ma che sono sulla strada sbagliata oltre che molto presuntuosi poichè non hanno l'umiltà di ascoltare e poi valutare e perchè no cambiare idea.

A volte purtroppo, con certi individui credo sia inutile parlare poichè hanno proprio i paraocchi.

Io sono sincera sempre e dico ciò che penso e mi piace ascoltare anche chi la pensa diversamente ed è capitato, soprattutto ultimamente, che io abbia cambiato idea su delle cose, anche grazie al confronto con gli altri.

Basta aprire solo un po' la mente

Non sai quante volte mi è capitata la stessa cosa: conoscere persone di un'ignoranza cosmica che, nonostante questo, credono di avere il diritto e si sentono possessori di una superiorità tali da permettere loro di sparare sentenze a destra e a manca e di imporre il proprio pensiero agli altri. Ora, questo è profondamente sbagliato sia nel caso di giudizi palesemente erronei, sia nel caso di pareri che potrebbero essere veritieri: credere che la verità che si possiede sia sicuramente corretta e, soprattutto, pretendere di imporla agli altri, è il più grande sintomo di ignoranza nelle persone.
Io non sono il tipo di persona che si lascia abbandonare ai pareri della gente per quieto vivere e, a costo di incorrere in discussioni, preferisco dire subito quello che penso piuttosto che "tacere e acconsentire". Non nego che più di una volta mi è stato detto di avere un carattere di m***a ... perchè? Perchè non appena al giudizio di una persona si prova a rispondere "Veramente, io la penso in un altro modo..." questa ti guarda a occhi sbarrati come se fossi scemo e cerca di condurti sulla "retta via" in maniera spesso maleducata.
Purtroppo hai ragione, me ne sono accorta anche io: il vecchio, ma per me sempre valido, detto: "Non sono d'accordo con quello che dici, ma mi batterò perchè tu possa esprimerlo" sta andando con il tempo a farsi benedire.
Ora, non dico che siano tutti così: di solito non generalizzo e non lo faccio nemmeno questa volta. Ci sono ancora persone aperte al confronto e disposte ad ascoltare il giudizio di ciascuno senza cercare di imporre il proprio, ma stanno diventando sempre più rare.
Anche per questo motivo ammiro Michael Jackson: prima di tutto, come hai detto tu, non si limitava a seguire la massa come molti fanno per comodità e per non essere additati come "strani, insoliti..." . Lui era sempre originale, sempre "diverso", diceva sempre quello che pensava e si batteva con forza per i propri obiettivi e ideali, tutto questo senza mai scomporsi, cedere alla maleducazione o imporsi come verità assoluta.
In conclusione, secondo me, non bisogna tapparsi la bocca per il quieto vivere solo perchè ci sono persone prepotenti che non la pensano come noi e ci attaccano appena sentono puzza di dissenso: al contrario, con toni pacati, ma fermi, è importante dire sempre quello che si pensa senza temere il giudizio degli altri, forti di una proprio consapevolezza, ma consci che possa rivelarsi sbagliata.

I toni pacati ma fermi vengono sovrastati da chi interrompe, urla e non ascolta... Michael non so come si potesse comportare di fronte ad atteggiamenti del genere, non l'ho mai visto in un simile frangente.

Io invece penso che Michael sia sempre stato se stesso..questo dava fastidio a molti, a troppi. Era un ragazzo dolce e pacifico Michael, mai aggressivo, mai astioso eppure non era una persona che davanti alle brutture riusciva a tacere. Gridava il suo amore per la natura, per i bambini, gridava il suo sdegno per le ingiustizie!
Michael ha lottato una vita, ha parlato per una vita..se avesse amato il quieto vivere si sarebbe comportato diversamente. Invece ha sempre detto quello che pensava, quello che sentiva...e questo gli è costato molto!

Tacere per quieto vivere è un concetto completamente estraneo al mio modo di essere (e chi mi segue qui, credo lo abbia notato). C'è solo una cosa in grado di farmi tacere: la stupidità. Quando mi accorgo che ho di fronte persone stupide (perchè, bando al buonismo, gli stupidi esistono e sono pure tanti) allora mi ritiro nel silenzio.