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Ultimo Aggiornamento: 29/08/2010 01:29
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03/07/2010 22:19
 
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Thank You for the Music (and for the Man in the Mirror)

Torino, 30 Giugno 2009

I'm nothing special, in fact I'm a bit of a bore
If I tell a joke, you've probably heard it before


“Sei pronta?” la voce della sorella la raggiunse dal corridoio.
Valentina si sistemò un ciuffo ribelle castano e lanciò un’occhiata tesa allo specchio.
“Credo di sì” mormorò dandosi un’ultima sistemata allo sbuffo del vestito ed uscendo dal bagno.
“E tu sei pronta?” domandò a sua volta in direzione di Laura che stava scendendo le scale di corsa.
“Tutto a posto” le assicurò la sorella maggiore sistemando il borsone in macchina e tornando dentro ad una velocità inverosimile.
“Ehy risparmia le energie per la tua gara!” la rimbeccò Valentina sorridendo divertita.
Laura roteò gli occhi.
“E tu risparmia il fiato per il tuo saggio” rispose inginocchiandosi per allacciarsi una delle sue preziosissime Converse.
“Tutti in macchina!” esclamò un irritato signor Furano dando un’occhiata all’orologio.
“Arriviamo!” esclamò Laura affrettandosi a chiudere a chiave il cancello e saltando in macchina.
“Siamo in ritardo!” aggiunse la signora Furano allacciandosi la cintura di sicurezza.
“Io ve lo dico sempre: non aspettate l’ultimo momento per incominciare a prepararvi,ma voi no!Avete sempre qualcos’altro da fare!”
“Mamma… Partiamo!” la interruppe Valentina saltando in macchina, non prima di aver dato un buffetto affettuoso alla cagnetta di casa.
La signora Furano fissò la figlia con sguardo minaccioso,ma non aggiunse altro.
Il marito mise in moto e la palio color notte si avviò verso la palestra dove si sarebbe tenuto il saggio di canto di Valentina.

But I have a talent, a wonderful thing
'Cause every one listens when I start to sing


Con un sospiro,la ragazza si infilò le cuffie del suo ipod nelle orecchie e prese ad ascoltare la canzone che per settimane aveva provato e riprovato senza un attimo di tregua per le sue corde vocali.
Era uno dei suoi brani preferiti, probabilmente perché le ricordava un insieme di ricordi misti a emozioni che indelebili avevano segnato il cammino di Vale e sua sorella.

I'm so grateful and proud
All I want is to sing it out loud


Un inno alla musica, alla dedizione di una vita trascorsa a rincorrere i propri sogni. Sogni composti dal più accordato dei pianoforti: una docile nenia che aveva accompagnato le due fanciulle sin dalla più tenera età.

Mother says I was a dancer before I could walk

Laura aveva iniziato ad arrampicarsi sulla scala delle note musicali a cinque anni, quando assieme ai genitori e una baby Valentina,assistette ad un’esibizione tratta dal musical Grease durante una recita del cugino.
Fu quando vide le prime scarpette tirate a lucido muoversi sul palco, quando udì le prime energiche note rifluire all’unisono da decina di labbra,che nella testolina di Laura prese a tracciarsi un cammino chiaro e luminoso: il cammino della musica.
La piccola prese presto a cantare e ballare da mattina e sera, esibendosi in piccoli teatrini talvolta affiancata dalla sorella o qualche cugino.
Forse perché stanchi di quel piccolo uragano di melodia che vorticava per casa, i genitori iscrissero la bambina ad un corso di canto.
La cosa diede subito i propri frutti, poiché qualche anno dopo la piccola ebbe l’occasione di interpretare il personaggio di Gavroche in un rivisitamento italiano del Musical “I Miserabili”.
She says I began to sing long before I could talk

Forse fu l’influenza della sorella o molto più probabilmente la musica era una componente fondamentale del DNA Furano: ben presto, infatti,anche Valentina incominciò a sviluppare un interesse particolare per questo tipo di arte.
A quattro anni,iniziò a frequentare una scuola di danza,dove coltivò il suo sogno per cinque lunghi anni.
Dopodiché a nove anni,scoprì la magia del canto. Da quel momento in poi, nessuno avrebbe più potuto impedirle di far rifluire dentro di se l’emozione che provava quando il microfono giaceva immobile nelle sue mani, pronto ad accompagnare le sue note con obbedienza e lealtà.

And I've often wondered, how did it all start
Who found out that nothing can capture a heart
Like a melody can?


Ironia della sorte, nel momento esatto in cui Vale si innamorò del canto,nella sua famiglia, ci fu una sorta di passaggio di testimone.
Fu infatti alla veneranda età di undici anni che un cappello bianco e un guanto brillantato fecero scattare in Laura la scintilla della danza:ma di questo parleremo più avanti.

Well, whoever it was, I'm a fan

Due ore dopo circa la partenza della famiglia Furano, la minore delle due sorelle reggeva un microfono in fronte ad una platea di genitori ed insegnanti di musica.
Un riflettore illuminava il suo volto bruno e teso.
La ragazza prese un profondo respiro e sorrise rilassata:era nel suo elemento.
“La canzone che sto per cantare,s’intitola Thank You for the music e prima di incominciare,ci sono un paio di Grazie che devo fare”.
La platea fissò incoraggiante la sedicenne; i signori Furano sorridevano orgogliosi, mentre Laura… Beh Laura osservava il tutto con un pizzico di orgoglio e divertimento; non per altro,aveva ascoltato quel discorso almeno un milione di volte durante le ultime due settimane (anche se ancora non ne conosceva la versione definitiva).

So I say
Thank you for the music, the songs I'm singing
Thanks for all the joy they're bringing

“Innanzi tutto grazie alla mia famiglia; grazie ai miei cugini con i quali mi esercito a Karaoke praticamente fin da quando avevo il pannolino”.
Laura e i suoi genitori scoppiarono a ridere.
“Ringrazio i miei insegnanti di canto,dai quali ho imparato a prendermi cura della mia voce. Grazie per tutti i consigli e l’incoraggiamento; grazie per avermi insegnato a far nascere la voce dal mio cuore. Grazie”
Questa volta fu il turno dell’insegnanti, per sorridere e applaudire. Eccezion fatta per mamma Furano che non potè fare a meno di commuoversi alle belle parole della sua bambina.
“Grazie a mia sorella, che è sempre stata al mio fianco nella difficile lotta per la conquista dei miei,dei nostri sogni. Noi ci siamo date manforte a vicenda durante tutti questi anni. E sappiamo anche bene entrambe,lei lo sa e io lo so, che qualsiasi cosa possa succedere…Per quanto lontane potessimo essere, ci saranno sempre tre fili a tenerci collegate.”
Laura sorrise e sollevò il dito pollice. La stessa cosa la fece Vale a pochi metri di distanza.
“Primo filo, il sangue. Siamo sorelle. Questo è il filo più resistente.”
Laura annuì e sollevò un secondo dito; così Vale.
“Secondo filo, l’amicizia. Siamo amiche. Questo è il filo più annodato,per le varie litigate e successive riconciliazioni”.
Laura si concedette una risatina,prima di sollevare il terzo dito.
“Terzo filo,la musica. Noi siamo,come disse un certo sconosciuto tizio di nome Shakespeare,fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni. Questo è il filo più delicato, ma anche quello che ci terrà unite in caso di smarrimento.”
“Sì,tipo se io finissi in un’altra epoca e Vale fosse sulla luna con i marziani,basterà tirare la corda di una chitarra e usarne la cassa come cornetta del telefono” scherzò Laura a bassa voce,subito susseguita da un coppino sulla nuca: la signora Furano aveva le lacrime agli occhi per la commozione.

Who can live without it, I ask in all honesty
What would life be?
Without a song or a dance what are we?

“Ci sono ancora due ringraziamenti che mi piacerebbe fare: il primo e alle mie muse. Coloro che mi danno l’ispirazione. Mia madre rimprovera spesso a me e a mia sorella di essere volubili: ogni giorno abbiamo una passione diversa. Ogni settimana mi ispiro a idoli diversi, mi appassiono a differenti artisti, ma una cosa è certa. Ognuno di essi ha costituito una parte importante per il mio cammino di musicista,perciò grazie.”

“Infine,il grazie più semplice, più sentito, più scontato, più vero. Grazie alla musica. Grazie per la musica. Per chi l’ha mandata a me.”

So I say thank you for the music
For giving it to me


Valentina concluse il suo discorso sotto l’applauso colpito della platea ed i sorrisi a trentadue denti dei suoi familiari (beh quello del padre era solo a 20 denti,perché gli altri,poverino,gli erano caduti recentemente).
Un piccolo cenno al disk jockey. Un brusco calo di luci. E la dolce melodia che si insinuò dentro Vale,fino a sentirla in ogni angolo del suo corpo:era ora di dar vita alla sua voce.
So I say thank you for the music
For giving it to me

Valentina eseguì un’energica e personale versione di Thank You for the music, susseguita dall’approvazione del pubblico.
“Bravissima, complimenti!” si congratulò l’insegnante di musica raggiungendola sul palco.
“Davvero un esibizione origina…”
Interruppe la frase a metà al riaccendersi le luci notando che la ragazza non si trovava più sul palco. E nemmeno nella platea.
Le bastò un’occhiata al pubblico per rendersi conto che anche il rimanente della famiglia Furano aveva abbandonato i propri posti.
Spariti.

Intanto a dieci kilometri di distanza…

“Dai cacchio corri è tardissimo!” due ragazze correvano a perdifiato lungo le stradine sterrate del paese inseguite a breve distanza dai genitori che non erano in grado di tenere il passo.
“Corri Vale!”
“Sto correndo Lauri, ce la sto mettendo tutta, ma sei tu quella che deve prepararsi per la gara,quindi perché non acceleri il passo sorellina?”
Laura ammutolì. La tensione incominciava a fare pressione sul suo stomaco,pervadendole il torso di una malsana sensazione: era il suo momento.

I'm Gonna Make A Change,
For Once In My Life

“La gara inizia fra dieci minuti e devo ancora cambiarmi: non potrò fare il riscaldamento. Uff, ma perché non sono in grado di viaggiare nel tempo?” fu il suo ultimo commento prima di avventarsi all’interno degli spogliatoi mentre sua sorella le lanciava un augurio di buona fortuna e prendeva posto sugli spalti.
Dieci minuti dopo, lo specchio situato al centro del palco emanò dei lievi bagliori spettrali in direzione della giovane accovacciata di fronte a lui. Laura teneva schiena appoggiata al vetro freddo, immersa nell’oscurità:una mano si appoggiò confidenzialmente al cappello calcato sui suoi capelli biondi.“Questa è per te Michael” mormorò la giovane accarezzando il cappello con la mano guantata.

It's Gonna Feel Real Good,
Gonna Make A Difference
Gonna Make It Right


Fu un attimo:i riflettori si accesero; la ragazza e lo specchio vennero salutati da un corteo disordinati applausi.
“Andiamo Laura” mormorò la ragazza attendendo che le prime note di “man in the mirror” si insinuassero nella sala.
“Facciamo vedere a questa gente che cosa significa ballare…veramente”.

***
“Cel’hai fatta, cel’hai fatta!” quattro Converse si catapultarono lungo la gradinata di casa Furano e raggiunsero la camera di Laura.
“Li hai stesi tutti,anche quella spilungona di danza classica!Quanto avrei voluto vederla gambe all’aria con quelle sue lunghe e flessuose ginocchia da struzzo!”
“Sinceramente,non penso che potremmo permetterci di chiamarla spilungona,dato la nostra statura…” la corresse con un sorriso Laura togliendosi il cappello di scena ed appoggiandolo ad un chiodo fissato al muro. Le due sorelle Furano erano in effetti entrambe decisamente alte (in particolare Valentina che nonostante i due anni di differenza, superava di qualche centimetro buono la sorella maggiore).
“…Ma per tutto il resto ti do ragione!”
La ragazza si sfilò la medaglia e la fissò al chiodo, levandosi anche il guanto: era sempre difficile per lei abbandonare i costumi di scena dopo un esibizione,così spesso finiva per non levarseli fino al ritorno a casa,come aveva fatto quel particolare giorno. Era come se avesse paura che le ricche emozioni provate durante la perfomance sarebbero rimaste impigliate ai vestiti per poi essere sciacquate via una volta in lavatrice.
“Mickey sarebbe stato fiero di te!” esclamò Vale con un espressione molto simile a questa faccina “u.u” Pat-Pattando il cappello bianco affisso al muro: un semplice copricapo di paglia a imitazione del classico segno di riconoscimento del Re del Pop.
Mickey..Era così che Laura e sua sorella talvolta chiamavano affettuosamente la star di “Thriller”, l’inventore del Moonwalk. Le due sorelle avevano sempre ammirato il grande Michael,sin da bambine.

Fu così che iniziò la passione di Laura per la danza:un semplice video alla TV.
Aveva undici anni,quando facendo zapping una noiosa sera di novembre, si imbattè in un film dal nome insolito: Moonwalker.
Le due sorelle, incuriosite,guardarono il film e ne rimasero immediatamente catturate,per via della fantasia e dell’originalità della sceneggiatura adatta a bambine di quelle età: sembrava proprio,come commentò uno dei loro zii il giorno successivo,che fosse stato un fanciullo stesso ad inventarne la storia.

Mentre la piccola Vale era rimasta colpita dalla dolcezza e il faccino pulito,trasparente del protagonista,un certo Michael Jackson, Laura rimase incantata dall’esibizione di Smooth Criminal. Qualcosa accadde dentro la sua testa,mentre i piedi di Michael saettavano da una parte all’altra del locale come…Beh per magia.
Laura sussultò quando i ballerini evasero la forza di gravità calandosi innaturalmente verso il pavimento.
E quel cappello…Quei momenti….Una piccolo fuoco prese ad ardere dentro di lei quella sera:quel fuoco era la danza. E la scintilla la causò grande intrattenitore di tutti i tempi: Michael Jackson.
Lentamente Laura prese a percorrere il suo cammino a passi di danza, evitando con sicurezza i grand-jetes e cimentandosi in blocchi e onde.
Con il tempo,la danza hip hop divenne parte integrante della vita di Laura, guadagnandosi una delle prime posizioni nelle sue priorità.
E nonostante lo stile che prese a costruirsi mattone per mattone si distanziasse da quello del celeberrimo Re del Pop, Michael rimase sempre in una piccola parte del suo cuore, ispirandola ed invogliandola a lavorare duro per tutelare i suoi sogni.

“Mickey non c’è più…” mormorò Laura appoggiando il cappello bianco sulla medaglia e buttandosi sul letto subito susseguita dalla sorella.
“Non fa uno strano effetto dirlo?Michael Jackson è morto…Sembra impossibile…”
“A me sembra solo terribile…” fu il commento di Valentina. La ragazza incrociò le dita dietro la nuca e prese a fissare il soffitto.
“Pensa a quei tre poveri bambini che sono rimasti senza un papà… E senza una mamma credo.”
“Qualcosa del genere,sì.” Mormorò Laura lanciando un’occhiata distratta ad una vecchia foto affissa alla parete: ritraeva una Laura dodicenne e altri quattro bambini intenti ad eseguire una buffa piroetta di fronte a cinque microfoni ad asta. La foto era un mosaico di colori,per via delle camicie variopinte dei cinque ballerini e dei loro cappelli in tinta: una buffa interpretazione dei Jackson 5.
Laura se ne rendeva conto:Michael per lei era sempre stato presente nella sua adolescenza: ma in qualcosa di diverso rispetto a un idolo o un celebrity crush. Michael era la sua guida, la freccia direzionale lungo il suo cammino; era l’uomo nello specchio. Lei lo avvertiva ogni volta che si esercitava alla sbarra da piccola, ogni volta che eseguiva un blocco o una piroetta. Michael era lì, in ogni movimento,in ogni passo, in ogni singolo brano penetrato nel suo battito cardiaco: Michael era lì.

Ma ora non c’era più.
“Vorrei tanto poter fare qualcosa per riuscire ad evitare tutto questo” mormorò afferrando una pallina di gomma e prendendo a farla rimbalzare contro il soffitto.
“Vorrei tanto poter…Cambiare le cose…Migliorarle che so… Ma non si può. Ormai è morto.”
“Vorrei tanto anch’io…” mormorò Vale prendendo ad osservare le varie fotografie e i poster che decoravano le pareti: sua sorella aveva un’ossessione per la creatività e aveva il vizio di personalizzare qualsiasi cosa finisse tra le sue zampe.
“Vorrei riuscire a parlare con i suoi bambini, e garantire loro una sicurezza. Vorrei evitare la sofferenza alla quale saranno purtroppo sottoposti. E non solo per la perdita del padre. Quei bambini verranno gettati in pasto ai pescecani. Il mondo è un covo di bestie assetate di ricchezze,Lauri. Michael li ha protetti come poteva,finchè ha potuto. Ma ora che non c’è più lui,gli staranno tutti addosso, se i parenti non riescono a tutelarli.”
“E secondo te uno che prendeva a cinghiate i suoi figli riuscirà a tutelare i propri nipoti?” fu il commento sarcastico di Laura; lo sguardo ancora rivolto alla sua pallina.
“Io invece vorrei tanto poter tornare indietro. Riuscire ad avvertire Michael di quello che comporteranno molte delle sue scelte. Gli racconterei dei giornalisti ingordi,della tristezza con la quale ha dovuto convivere tutto questo tempo. E magari si potrebbe fare qualcosa per intervenire. Forse se lui avesse saputo… A quest’ora sarebbe vivo.”
Laura interruppe il suo flusso di pensieri per riafferrare al volo la pallina. Il rumore secco della gomma a contatto con la sua mano la riscosse dalle sue riflessioni.
“Ma tutto questo non potrà mai succedere. Ovvio potremmo sempre tentare di esprimere un desiderio guardando una stella cadente o tentare di rubare un giratempo al Ministero della Magia,e se avessimo avuto cinque e sette anni sono sicura che probabilmente ci avremmo tentato. Ma di anni ora ne abbiamo 18 e quasi sedici e non penso sia più una cosa credibile,non trovi Vale?.....Vale?”
Laura sbattè le ciglia e voltò lo sguardo in direzione di sua sorella: le palpebre chiuse ed il respiro lento e regolare le annunciarono che la ragazza era felicemente appisolata.

“Non è una cattiva idea,sai?” borbottò Laura scoppiando a ridere voltandosi dall’altra parte e lasciando rotolare la pallina a terra:in una mano reggeva ancora il guanto di scena.
“Buonanotte sorellina”

Fu così che anche Laura si abbandonò tra le braccia di Morfeo,inconsapevole che al suo risveglio entrambe le ragazze sarebbero state catapultate in un avventura senza precedenti.
Una favola che avrebbe permesso di migliorare le aspettative di ben più persone di quanto avrebbero mai potuto immaginare.
Un avventura…Magica.

Note dell'autrice.

Innanzi tutto salve a tutti! è con grande entusiasmo,ma anche con ansia che decido di pubblicare questo mio racconto. è una storia che è nata un po' così,per gioco. Un regalo per la mia sorellina (la Valentina di questo racconto) alla quale voglio davvero molto bene.
Ed è quindi con un pizzico di imbarazzo e gelosia che mostro per la prima volta a qualcuno che non sia lei,questo mio "lavoro."
Per ora sono giunta al tredicesimo capitolo e ne ho ancora sei da stendere,spero con tutto il cuore di riuscirci.
Aggiungo ancora che anche se il caro Re del Pop in questo "prologo" non è presente,farà la sua comparsa nel prossimo,quindi non temete.
L'inizio non è un granchè lo so da me^^ Ma penso di potervi promettere che con il proseguire dei capitoli la storia si farà più interessante.
Consigli e pareri sono bene accetti (anzi,più che ben accetti. Diciamo che ci spero proprio).
Un bacione a tutti

Laura^^
[Modificato da LilyLuna 03/07/2010 22:21]

03/07/2010 22:33
 
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Ciao ho visto che hai fatto la tua.
Scusa ma ora devo rileggere un capy della mia,perchè ci saranno mille errori ma vengo subito a leggerlo.
A dopo.

"Michael you are my life,I love you,you're always in my heart"
03/07/2010 23:47
 
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molto bello questo inizio, brava, continua [SM=g27811]

If you wanna make the world a better place take a look in yourself than make a change~Michael Jackson

'Cause nothin' lasts forever and we both know hearts can change and it's hard to hold a candle in the cold November rain~Guns n' Roses

Remember yesterday walking hand in hand love letters in the sand I remember you~Skid Row

I'm just the pieces of the man I used to be,too many bitter tears are raining down on me~Queen

And I will love you, baby Always and I'll be there forever and a day always~Bon Jovi

Come as you are,as you were,as I want you to be as a friend,as a friend,as an old enemy~Nirvana

Rock ’n’ roll ain’t noise pollution Rock ’n’ roll ain’t gonna die~ACϟDC

There's a lady who's sure all that glitters is gold and she's buying a stairway to heaven~Led Zeppelin
03/07/2010 23:51
 
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Ho appena finito di leggere e devo dire che è bellissimoooooooooo!.
Non ho parole ora,figuriamoci per i prossimi.
Vabbhè aspetto il prossimo,con affetto Chiara.

"Michael you are my life,I love you,you're always in my heart"
04/07/2010 02:43
 
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Ciao Laura!!!! Fino ad ora avevo solo letto le tue One Shot e mi erano piaciute molto, speravo che scrivessi anche tu una Ff. L'inizio è davvero intrigante e forse riesco ad immaginare cosa succederà alle 2 protagoniste ;-))))))))) . Nn vedo l'ora di leggere il seguito, sono curiosa!!!!!!!! Bacione Sara

It's all for Love...L-O-V-E - Michael Jackson




The Dancer on the Moon - our Michael Jackson Blog.

04/07/2010 10:09
 
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grazie mille ragazze <3 Davvero!
Continuerò il prima possibile.

Grazie ancora!

04/07/2010 14:17
 
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Comlimenti,ho appena riletto il capy e devo dire che è un bellissimo inizio cntinua così.
Un bacio Chiara.

"Michael you are my life,I love you,you're always in my heart"
07/07/2010 12:40
 
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Re:
marty.jackson, 7/3/2010 11:47 PM:

molto bello questo inizio, brava, continua [SM=g27811]




Ti ringrazio!Continuo fra poco.Un bacione!
[Modificato da LilyLuna 07/07/2010 12:44]

07/07/2010 12:42
 
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Re:
BEAT IT 81, 7/4/2010 2:43 AM:

Ciao Laura!!!! Fino ad ora avevo solo letto le tue One Shot e mi erano piaciute molto, speravo che scrivessi anche tu una Ff. L'inizio è davvero intrigante e forse riesco ad immaginare cosa succederà alle 2 protagoniste ;-))))))))) . Nn vedo l'ora di leggere il seguito, sono curiosa!!!!!!!! Bacione Sara




Ciao Sara!mi fa piacere che come inizio la mia storia ti piccia!E grazie per avere letto anche le one shot!alcune erano tratte proprio da questa storia!Un bacione!

07/07/2010 12:43
 
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Re:
Chiar@95, 7/4/2010 2:17 PM:

Comlimenti,ho appena riletto il capy e devo dire che è un bellissimo inizio cntinua così.
Un bacio Chiara.




Ciao Chiara!Grazie mille per i tuoi commenti,mi hanno fatto davvero piacere!spero che ti piacerà anche il seguito della storia!Un bacione!

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