Premessa all'argomento trattato in questa discussione
In questo sito sono iscritta da alcuni mesi, lo visito periodicamente perchè mi piace, ma non partecipo attivamente alla vita del forum, in quanto sono iscritta anche ad un altro sito. Non me ne volete. Il 25 Giugno appesa passato, ho postato nella sezione "tributi &meeting",un documento scritto dedicato a Michael e una delle vostre risposte, mi ha indotto ad un ariflessione sulla partecipazione a questo forum. Ho pensato che indirettamente possiamo rimanere in contatto, aprirò delle nuove discussioni in cui posterò l'indirizzo al sito dove potrete leggere i documenti che realizzo. L'indirizzo sarà preceduto da un'introduzione, caratteristica dei mie documenti,in questo modo potrete decidere in funzione dei vostri interessi se proseguire la lettura oppure no. Premetto che lo scopo delle ricerche che faccio,oltre ad uno specifico interesse personale, è la divulgazione affinchè tutti possano conoscere meglio Michael. Questo che posto è il primo documento “Un abito bianco che cambiò la storia della musica”, nell'altro forum ha riscosso un piacevole consenso.
Grazia28
Un abito bianco che cambiò la storia della musica
Dick Zimmerman famoso fotografo e pittore americano ci racconta la storia intima della copertina dell’album “Thriller”. Quel click della sua macchina fotografica immortalò l’immagine di Michael in quello che sarebbe poi diventato l’album più venduto di tutti i tempi.
La storia rispecchia la spontaneità e la genuinità che sempre ha contraddistinto l’esistenza di Michael e con l’abito che scelse di indossare per quella sessione fotografica, sicuramente voleva trasmettere un messaggio. Michael non ha mai fatto niente per niente, tanto meno in quella circostanza. In quel disco aveva riposto tutti i suoi sogni più ambiti e reconditi, tutte le speranze per raggiungere quel successo che in parte non era arrivato con “Off The Wall”. Non voleva sbagliare, nemmeno nella confezione della copertina, per questo per la scelta del vestito si affidò all’istinto, alla sincerità e alla spontaneità, in una parola sola essere se stesso.
Ho provato a leggere attentamente la copertina facendone un’analisi: il titolo “Thriller”in lettere corsivo, sembra scritto dalla stessa mano di chi ha autografato la copertina, Michael Jackson, lasciato con una penna dall’inchiostro color oro, quasi ha sottolineare la preziosità e unicità di ciascuna copia (in seguito farà la stessa cosa per il frontespizio con un suo disegno nell’autobiografia “Moonwalk”). Il titolo dell’album è sotto la firma, come dire, Michael Jackson annuncia “Thriller” (questa presentazione è riproposta in quasi tutti gli album).
Ma cosa associamo istintivamente alla parola thriller? Paura, suspense, brivido, orrore, fremito, giallo, mistero….
Michael però, mai e poi mai avrebbe voluto incutere paura e spaventare il suo pubblico di fans. Allora indossa un abito bianco. Il bianco ricorda la purezza, il candore, la pace. Quel vestito bianco è puro e luminoso ed esprime l’innocenza, la sincerità e la semplicità d’animo (Michael nel corso della sua carriera artistica e non, ha indossato molte volte abiti bianchi, come ad esempio: ”Smooth Criminal”, performance “Earth Song” 16th annual Britan Awards, concerto 30th anniversario alla carriera, Rock e Roll Hall Fame Induction, processo S. Barbara, copertina “Ebony”2007, e secondo la dichiarazione rilasciata dalla sorella La Toya, Michael è stato tumulato con un abito bianco).
La sua immagine è collocata al centro della copertina e insieme alle scritte si staglia da un sottofondo nero. Lui è semi-sdraiato, appoggiato sull’avambraccio sinistro, in una posa alquanto confortevole, rilassato, tranquillo e maledettamente glamour. L’espressione del volto è neutra, ma i suoi occhi intensi sembrano voler rassicurare dicendo:”Guarda non è come pensi! Ascolta e capirai!”. E poi, quel alone intorno al vestito volutamente sfocato dalla luce, pone l’accento su quell’aurea palpabile di cui si è sempre circondato e che ha sempre trasmesso. Il risultato è un mix intrigante di fascino ed eleganza, avvolto dalla magia e dal mistero con un tocco di sensualità che ritroviamo ascoltando le tracce dell’album.
Naturalmente queste sono soltanto osservazioni soggettive personali e poiché non voglio annoiarvi più di tanto con le mie fantasie, vi lascio alla lettura della vera storia. Dick Zimmerman, ci fa anche un altro regalo, raccontando ancora tre momenti cari trascorsi insieme a Michael. Negli incontri i protagonisti sono i sentimenti e la personalità di Michael come la gentilezza, la giocosità e quel animo inquieto e turbato che lasciano l’amaro in bocca a chi sta leggendo.
Grazia28
Piacevole lettura a tutti.
[Modificato da Grazia28 28/06/2010 14:52]