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Earth Song - Fan Fiction (in corso). Rating: verde

Ultimo Aggiornamento: 19/12/2010 19:01
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03/06/2010 00:24
 
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Ok, a dire la verità mi sento un po' stupida a tentare anch'io la strada della FF, ma dopo aver letto quella di Allyss mi sono sentita ispirata (grazie Alice anche se ieri mi hai fatto fare le 4:15 di mattina e stasera è già tardi ugualmente!!! [SM=x47979] ) e devo dire che scrivere qualcosa di fantasioso su Michael (o anche in generale) oltre che divertente è anche emozionalmente bello. Quindi, in attesa che Alice posti un altro capitolo che non vedo l'ora di leggere provo ad intrattenervi e ad intrattenermi con la mia FF.

Che altro dire? Buona lettura e spero che vi piacca il primo capitolo, mentre leggete io però continuo a scrivere... so quanto è dura l'attesa, quindi cerco di portarmi il più avanti possibile. [SM=g27811]
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Capitolo I - La vocazione e il talento

Un’altra allucinante giornata di lavoro era giunta al termine, almeno si sperava. All’apparenza era un lavoro normale, che c’è di strano nel fare il medico veterinario? Eppure per Susanne era una battaglia ogni giorno, ma del resto sapeva fin dall’inizio che non sarebbe stata facile la strada da lei scelta moltissimi anni prima. Di veterinari ce ne sono tanti, per lo più si occupano di cani, gatti, criceti, coniglietti e via discorrendo. Certo il loro lavoro è molto importante per tutti quei milioni di animali che hanno un tetto e dei padroni che li viziano dalla mattina alla sera e soprattutto per i loro fratelli meno fortunati che vengono gettati come spazzatura in mezzo alla strada, abbandonati al loro destino, che se è loro favorevole li porterà in un rifugio fino a trovare una nuova famiglia, oppure li accoglierà fino alla fine dei loro giorni.
Susanne invece si occupava di tutti quegli altri animali che una casa sì l’avevano, era la natura selvaggia ma purtroppo non più incontaminata, anzi al contrario sempre più minacciata dal “progresso” dell’uomo. In particolare Susanne desiderava prendersi cura di tutte quelle specie in pericolo di estinzione, quelle che sono perseguitate e sterminate per le ragioni più svariate ed egoistiche dall’animale peggiore di tutti: l’essere umano. Susanne non sapeva mai se amare od odiare la propria specie, per lo più aveva fiducia, nella convinzione che prima o poi l’umanità si sarebbe resa conto ed avrebbe fatto marcia indietro per ripristinare l’equilibrio naturale del mondo, dall’altra parte però vedeva ogni giorno con i suoi occhi quanto l’impatto dell’uomo sull’ambiente metteva a dura prova l’esistenza stessa delle altre specie animali. Era laureata in medicina veterinaria solo da tre anni, ma le esperienze accumulate in tutta una vita a contatto con gli animali e con persone che hanno alimentato la sua voglia di imparare a conoscere qualsiasi cosa riguardasse le più svariate creature avevano contribuito a farle accumulare un bagaglio enorme, praticamente al pari di un veterinario laureato da dieci anni. Inoltre fare la veterinaria le veniva naturale, come mangiare o bere un bicchier d’acqua, era la sua vocazione, lo sapeva, lo sentiva dentro e non faceva niente per ostacolarla. Anzi, aveva ridotto la sua vita sociale al minimo per poter viaggiare e frequentare i master riguardanti varie specie animali, per non parlare dei tirocini insieme a nomi affermati della medicina veterinaria, nella biologia ed etologia, mesi passati a vivere nella natura come una selvaggia per poter studiare da vicino comportamenti ed abitudini di animali di ogni tipo, passando per l’Africa, il Nord America, varie parti dell’Europa. Era tutto così eccitante e maledettamente stancante, ma la soddisfazione di poter salvare delle vite era tutto ciò di cui Susanne aveva bisogno per vivere.

Comunque grazie a questo particolare talento ed alle numerose esperienze accumulate, nonostante fosse laureata da così poco tempo il suo nome cominciava già a circolare tra gli addetti ai lavori e da poco anche sulle bocche della gente comune. Infatti, mentre era in Africa a studiare gli elefanti era stata protagonista di un singolare salvataggio a favore di un elefantino rimasto impantanato nel fango e i giornalisti non si erano fatti sfuggire l’occasione di pubblicare il tutto sul giornale locale e qualcun altro aveva ben pensato di comprare la storia ed esportarla in Europa ed in America pur di riempire una colonna della terza pagina di uno squallido tabloid con l’intento di far sembrare il mondo un posto migliore dando risalto a qualcuno che faceva della sua vita un ideale, una causa nobile da portare avanti e che si occupava senza sosta degli esseri più sfortunati del pianeta.
Così Susanne cominciò a farsi conoscere al mondo, ma a lei non importava, anzi un po’ la infastidiva quando gli amici le dicevano che avevano scritto di lei su un qualche giornale, magari esagerando nel riportare la storia con particolari falsi e assolutamente inverosimili.
Pazienza, i giornali erano utili solo per foderare i fondi di gabbie-ricovero improvvisate ad infermeria quando c’erano casi di emergenza e si era lontani kilometri dalla civiltà... che bei momenti quelli!
Gli amici per Susanne contavano molto, erano le poche persone che potevano entrare nel suo cerchio della fiducia, si contavano sulle dita di una mano e quando andava bene li vedeva tre o quattro volte l’anno, per lo più i contatti si mantenevano tramite lettere o quando possibile telefonate e le prime rudimentali e-mail o chat. Infatti due cose di cui non poteva fare a meno, soprattutto per ragioni professionali, ma anche per mantenere una sorta di umanità erano il cellulare, più simile ad una cabina telefonica a quel tempo e il suo PowerBook, con i quali collegarsi a quel mondo nuovo e misterioso chiamato internet e dove poter annotare qualsiasi cosa sul comportamento animale e sulle ricerche mediche che avrebbero potuto portare a risultati sempre migliori per la salute degli altri abitanti del pianeta. Susanne era una grande appassionata di informatica, passione ereditata dal padre Richard, americano di nascita e trasferitosi in Italia quando era un ragazzo e poi rimasto lì per sempre dopo aver conosciuto e sposato Laura. Avendo origini in parte americane ovviamente Susanne parlava l’inglese fluentemente, come se fosse un’altra lingua madre insieme all’italiano e per questo non aveva nessun problema quando viaggiava in giro per il mondo. I suoi genitori avevano capito fin da subito, avevano colto i primi segnali della vocazione di Susanne e hanno sempre cercato di fare il possibile per assecondare questa sua scelta di vita, anche se a loro mancava molto avere contatti frequenti con la figlia. Dall’altra parte però avevano Jason il fratellino di Susanne, un bambino africano che la coppia aveva deciso di adottare sei anni dopo aver avuto Susanne. Fratellino era un eufemismo ormai, aveva 22 anni e si stava avviando sulla buona strada per diventare un uomo. Jason aveva una personalità brillante ed era completamente pazzo per la musica... quando Susanne viveva ancora a casa la torturava continuamente con i dischi di Michael Jackson, facendo il moonwalk per il corridoio davanti alla sua stanza mentre lei cercava di studiare per dare gli esami in tempo e laurearsi il prima possibile. A dire la verità non le dispiaceva tanto la musica, ma certe volte Jason diventava davvero insistente ed allora doveva chiudere la porta a chiave e cercare di non sentire il fratello che gridava a squarciagola “Aoooow” mentre sicuramente ascoltava una delle sue canzoni preferite: “Smooth Criminal”.

Susanne era via da ormai due anni, in giro per il mondo e non rientrava a casa nemmeno per le feste, perchè si sa, gli animali non sanno che farsi male a Natale non è contemplato nel mondo degli esseri umani. Le telefonate con la madre e lo scambio di e-mail con il padre erano frequenti e Laura e Richard si consolavano di tanto in tanto rileggendo le poche righe che riusciva ad inviare tramite le lentissime connessioni dell’epoca. A Jason invece di tanto in tanto arrivavano lettere e fotografie della sorella, immortalata insieme a svariati animali: lupi, zebre, elefanti, leoni, tigri, ecc. Inoltre lui raccoglieva come e quando poteva gli articoli di giornale che parlavano della sorella, visto che aveva origini italiane era normale che la stampa nazionale le desse importanza. Una volte rise di gusto quando un giornalista azzardò una possibile perversione di Susanne nei confronti di uno scimpanzè maschio immortalato con lei mentre era intento a dare un bacio scimmiesco sulle labbra della sorella. Giornaletto scandalistico da quattro soldi, cosa non si inventavano per vendere un accumulo di carta straccia.

Proprio in quei giorni però, dall’altra parte del globo, in America, in particolare nella contea di Santa Barbara, Gipsy, un’elefantessa ospite del ranch Neverland del famoso cantante pop Michael Jackson aveva cominciato ad avere problemi di salute ed aveva smesso di mangiare. Mister Jackson si era rivolto a decine di veterinari che non avevano saputo dare una diagnosi precisa sul male che affliggeva Gipsy e lui, nonostante i milioni di dollari a disposizione non poteva fare nulla per la sua adorata elefantessa, donatale dall’amica Liz Taylor.
Poi un giorno, mentre era seduto sul divano di casa notò, su uno dei tabloid che aveva gettato in terra con rabbia per via degli stupidi articoli su di lui, la foto di una ragazza che aveva salvato un’elefantino in Africa e si mise a leggere con interesse l’articolo che la riguardava. Giunto alla fine non aveva dubbi, era la persona che avrebbe salvato Gipsy, mise immediatamente in moto tutto il suo staff per trovare il modo di contattare Susanne Thomas.



"Una volta eliminato l'impossibile, quello che resta, per improbabile che sia, dev'essere la verità" - (Sherlock Holmes)
03/06/2010 02:13
 
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Re:
Stefy B.85, 03/06/2010 0.24:

Ok, a dire la verità mi sento un po' stupida a tentare anch'io la strada della FF, ma dopo aver letto quella di Allyss mi sono sentita ispirata (grazie Alice anche se ieri mi hai fatto fare le 4:15 di mattina e stasera è già tardi ugualmente!!! [SM=x47979] ) e devo dire che scrivere qualcosa di fantasioso su Michael (o anche in generale) oltre che divertente è anche emozionalmente bello. Quindi, in attesa che Alice posti un altro capitolo che non vedo l'ora di leggere provo ad intrattenervi e ad intrattenermi con la mia FF.

Che altro dire? Buona lettura e spero che vi piacca il primo capitolo, mentre leggete io però continuo a scrivere... so quanto è dura l'attesa, quindi cerco di portarmi il più avanti possibile. [SM=g27811]





Stefy!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ma è fantastico...sono felicissima di sapere che ti ho dato l'ispirazione......mi si è stampato un mega sorriso in faccia tanto che mi verrà una paresi....adesso corro a leggere il tuo primo capitolo...e non vedo l'ora....ma dovevo assolutamente dirti quanto mi abbia fatto felice sapere di esserti stata di ispirazione....Grazie!! è molto più che un complimento!!!
un abbraccio
Aly

03/06/2010 02:19
 
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Evvai....veterinaria in arrivo sul binario 1 !!!!....
ehehehehe....mi piace....l'inizio è molto promettente.....e dato che già hai annunciato di essere all'opera.....sbrigatiiiiiiii!!! :-p
brava....
bacio

p.s. e non sentirti stupida.....anzi...e poi sognare fa bene all'anima!!!

al prossimo...:-)))))
[Modificato da Allyss 03/06/2010 02:20]

03/06/2010 02:45
 
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Re:
Allyss, 03/06/2010 2.19:

Evvai....veterinaria in arrivo sul binario 1 !!!!....
ehehehehe....mi piace....l'inizio è molto promettente.....e dato che già hai annunciato di essere all'opera.....sbrigatiiiiiiii!!! :-p
brava....
bacio

p.s. e non sentirti stupida.....anzi...e poi sognare fa bene all'anima!!!

al prossimo...:-)))))




Mi fa piacere averti stampato un sorriso in faccia, potrei dire la stessa cosa io in questo momento.

Eh sì, temo che ci sia molto di autobiografico in questo racconto... pur avendo cambiato i nomi e pur non avendo realizzato il mio sogno di fare la veterinaria direi che mi sto raccontando attraverso Susanne...

Sto scrivendo già il terzo capitolo, ma voglio più commenti prima di postare il secondo, perchè se piace solo a te faccio prima a mandarteli in privato [SM=x47983]



"Una volta eliminato l'impossibile, quello che resta, per improbabile che sia, dev'essere la verità" - (Sherlock Holmes)
03/06/2010 06:43
 
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no no piace anche a me!continua per favore!
03/06/2010 08:30
 
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Bellissimo inizio Stefy!!!! Continua ti prego, sono curiosa di vedere come procede ;-))))). Baci Sara

It's all for Love...L-O-V-E - Michael Jackson




The Dancer on the Moon - our Michael Jackson Blog.

03/06/2010 12:29
 
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bello questo inizio!!brava, continua sono curiosa! [SM=g27811]

If you wanna make the world a better place take a look in yourself than make a change~Michael Jackson

'Cause nothin' lasts forever and we both know hearts can change and it's hard to hold a candle in the cold November rain~Guns n' Roses

Remember yesterday walking hand in hand love letters in the sand I remember you~Skid Row

I'm just the pieces of the man I used to be,too many bitter tears are raining down on me~Queen

And I will love you, baby Always and I'll be there forever and a day always~Bon Jovi

Come as you are,as you were,as I want you to be as a friend,as a friend,as an old enemy~Nirvana

Rock ’n’ roll ain’t noise pollution Rock ’n’ roll ain’t gonna die~ACϟDC

There's a lady who's sure all that glitters is gold and she's buying a stairway to heaven~Led Zeppelin
03/06/2010 16:22
 
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Re: Re:
Stefy B.85, 03/06/2010 2.45:




Mi fa piacere averti stampato un sorriso in faccia, potrei dire la stessa cosa io in questo momento.

Eh sì, temo che ci sia molto di autobiografico in questo racconto... pur avendo cambiato i nomi e pur non avendo realizzato il mio sogno di fare la veterinaria direi che mi sto raccontando attraverso Susanne...

Sto scrivendo già il terzo capitolo, ma voglio più commenti prima di postare il secondo, perchè se piace solo a te faccio prima a mandarteli in privato [SM=x47983]




ahahahah....scema!!!! cmq se me li vuoi mandare in anteprima, in pvt...io felicissima.... [SM=x47979] [SM=x47979] [SM=x47918] [SM=x47938]
[Modificato da Allyss 03/06/2010 16:23]

03/06/2010 19:08
 
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Ok, ecco il secondo capitolo. L'ho dovuto revisionare un po' per questo non l'ho postato prima. Spero che vi piaccia... forse è un po' surreale, non so se Michael sapesse davvero usare un computer, inviare e-mail e chattare... io penso di sì, in fondo in America queste cose sono entrate nel quotidiano molto prima che qui da noi.

Ad ogni modo, buona lettura.

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Capitolo II - Siamo spiacenti, l’utente da lei selezionato non è al momento raggiungibile

“Siamo spiacenti, l’utente da lei selezionato non è al momento raggiungibile”. Questo continuava a ripetere quella vocina registrata e fastidiosa nell’orecchio di Michael che aveva per miracolo rintracciato il numero di cellulare della signorina Thomas. Maledizione, chissà in quale posto sperduto dell’universo si trovava ora, ora che Gipsy aveva bisogno di lei, era qualche giorno che non mangiava anche se quella mattina aveva dato segni di miglioramento accettando qualche frutto e poche manciate di fieno.
Ad un certo punto il telefono di Michael, squillò e subito rispose un po’ agitato:

-Pronto!?-
-Mister Jackson abbiamo trovato l’indirizzo e-mail della dott.sa Thomas- era un membro dello staff al telefono che gli comunicava i risultati delle ricerche.
-Oh, fantastico! Mi metto subito in contatto con lei, ottimo lavoro ragazzi-
-Grazie Mister Jackson, è sempre un piacere aiutarla.-

Così Michael ebbe l’indirizzo e-mail. Precipitandosi al computer rimase bloccato per alcuni istanti davanti alla pagina bianca e pensò:

“Ok, ho la sua e-mail, ma cosa le scrivo? Non crederebbe mai che Michael Jackson in persona la sta cercando perchè la sua elefantessa è molto malata. Ma non posso nemmeno perdere troppo tempo perchè Gipsy non andrà avanti a lungo. Ok, le chiederò dove posso rintracciarla e le spiegherò la situazione, cercando di rimanere sul vago.”

Alla fine l’e-mail recitava così:

“Salve signorina Thomas, mi chiamo Michael e ho letto di lei sui giornali, mi piacerebbe sottoporle un caso di un animale malato, al quale molti veterinari non hanno saputo diagnosticare niente di preciso. Dove posso rintracciarla per spiegarle meglio la situazione? E’ abbastanza urgente e quindi la prego di rispondere a questo messaggio appena lo riceve.

Con stima

Michael”

Le ore passavano e la risposta sembrava non dovesse arrivare mai, finchè alle 21 arrivò la tanto attesa e-mail della signorina Thomas, Michael era contento di averla ricevuta e si apprestò a leggerla velocemente:

“Gentile signor Michael, al momento mi è purtroppo impossibile lasciare il luogo in cui mi trovo a causa di un’emergenza con un branco di lupi in serio pericolo di vita. Se vuole possiamo discutere del suo caso in chat, conosco bene gli elefanti e potrei tentare una diagnosi a distanza. Mi può trovare collegata in questo momento al seguente indirizzo.

Susanne Thomas”

Meglio di niente pensò Michael un po’ triste per non poter avere la dottoressa Thomas a disposizione per Gipsy, ma almeno avrebbero potuto parlare in chat del caso e chissà magari l’esperienza della dottoressa avrebbe permesso a Gipsy di stare comunque meglio. Così appena letta la risposta Michael si collegò all’indirizzo di chat indicato ed entrò nella stanza riservata con l’apposita password. La dottoressa Thomas era già collegata e a quanto pare stava parlando con dei suoi amici in Italia, nonostante il fuso orario.
Michael salutò in fretta e passò subito al dunque, descrivendo per filo e per segno i sintomi più evidenti di Gipsy e quello che gli altri medici avevano ipotizzato.
Susanne rispose dopo qualche minuto, cercando di elaborare una diagnosi e dicendo a Michael quali medicine far prescrivere alla gigantesca bestiola. Secondo la dottoressa era un problema al fegato, difficile da diagnosticare se non si osserva bene la sclera degli occhi. Ma quel particolare non era l’unico sintomo che poteva far arrivare alla medesima conclusione quindi Susanne era abbastanza sicura della sua diagnosi, ad ogni modo raccomandò a Michael di contattare uno dei veterinari di sua fiducia e di far controllare alcune cose, se corrispondevano alla sua teoria gli aveva preparato una lista di medicine per Gipsy.
La dottoressa Thomas, una volta eseguita la diagnosi, restò qualche altro minuto a parlare con la sua amica Chiara in italiano, chiedendo scusa a Michael perchè probabilmente non avrebbe capito una parola di quello che si stavano scrivendo, poi si congedò da entrambi, dicendo che aveva bisogno di riposare un po’ prima di tornare a controllare i lupi.
Michael non fece in tempo a salutarla perchè appena avuta la diagnosi si era precipitato il telefono in cerca di un veterinario da far venire immediatamente al ranch, dimenticandosi completamente di scriverlo in chat. Quando tornò al computer, la chatroom era vuota e lui era mortificato per questo, non voleva passare da maleducato e si ripromise di scriverle un’altra e-mail il giorno seguente per scusarsi e farle sapere com’era andata con Gipsy.

Il veterinario di fiducia arrivò il prima possibile ed effettivamente constatò che la dottoressa non si sbagliava e subito somministrò le prime medicine a Gipsy restando d’accordo con Michael che sarebbe passato nei giorni seguenti per continuare la cura e monitorare la situazione. Michael ringraziò il dottore e gli si stampò in faccia un sorriso a trentadue denti, perchè finalmente qualcuno aveva trovato una cura per Gipsy e molto probabilmente si sarebbe salvata. Non sopportava l’idea di poterla perdere.

Il giorno seguente, appena sveglio mandò un’altra e-mail alla dott.sa Thomas per scusarsi della sera precedente e per farle avere le ultime novità:

“Salve signorina Thomas,
mi volevo scusare enormemente con lei per non averla salutata ieri sera, ma mi sono precipitato a contattare il mio veterinario di fiducia e quando sono tornato al computer lei era già andata via. Inoltre volevo dirle che aveva ragione, c’è stato un riscontro positivo con la sua diagnosi e il dottore ha già cominciato le cure. Non so davvero come ringraziarla, se potessi avere il suo indirizzo per inviarle qualcosa ne sarei felice.

Con affetto
Michael”

La risposta questa volta tardava ad arrivare, due giorni dopo infatti della mail della dottoressa non c’era traccia. Più le ore passavano più Michael perdeva le speranze di ricevere altre notizie dalla dott.sa Thomas, era davvero ansioso di ricambiarla per il bene che aveva fatto a Gipsy e di riflesso anche a lui che, fino a qualche giorno prima non si dava pace per la sua elefantessa. In quei due giorni infatti Gipsy era molto migliorata e le era tornato l’appetito degno di un’elefante. Fortunatamente a distrarre Michael dalla situazione c’era la preparazione del suo prossimo album che lo teneva occupato per la maggior parte del tempo, a Giugno infatti, dopo pochi mesi, sarebbe uscito “HIStory”, il quale conteneva proprio una canzone sulla natura: “Earth Song”.
[Modificato da Stefy B.85 03/06/2010 19:12]



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