Identificarsi con Michael...

Ultimo Aggiornamento: 30/05/2010 00:41
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16/05/2010 23:22
 
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io e lui abbiamo forse poco in comune...

- l'amore per la musica [SM=x47928]

- un' infanzia dedicata alla musica [SM=g27834]

- la paura di invecchiare [SM=g27832]

per tutto il resto io e lui siamo agli opposti.

Bellissimo topic!

[Modificato da Tatyana76 16/05/2010 23:23]
17/05/2010 08:11
 
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Infanzia mai vissuta,timidezza,amore nei confronti dei bambini e voglia di difenderli da una societa che li vuole corrompere non solo fisicamente ma anche moralmente.
17/05/2010 10:17
 
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Re: Re: Re: Re:
BADGIRL75, 16/05/2010 23.17:



Neanche per me si è risolto, non so se riuscirò mai a perdonare mia madre, anche perchè è una persona che non ammette mai i suoi sbagli e non chiede mai scusa.
Michael è riuscito a perdonare suo padre e lo ammiro tantissimo per questo, spero di poter seguire il suo esempio un giorno [SM=g27829]




Anche io l'ho detto, però nel profondo del mio cuore non l'ho fatto
17/05/2010 20:03
 
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Bel topic.
Io mi identifico molto con Michael, per vari motivi...non è facile spiegare bene la connesione che sento con lui, ma proverò. E' meglio iniziare fin dall'inizio.

Io avevo iniziato a seguire Michael pochi mesi prima della sua morte, verso Pasqua del 2009.
Un giorno, forse un sabato o una domenica, avevo rivisto i suoi video più famosi in TV.
Nell'istante in cui avevo sentito il ritmo, la base, la melodia della prima canzone avevo provato una sensazione mai provata prima, come un'incredibile enrgia, attrazione, adrenalina, emozione, fascino, qualcosa di irresistibile che dal profondo dell'anima si trasmetteva in tutto il corpo sotto forma di energia, fino alla punta delle dita.
C'era qualcosa in quel ritmo, in quelle strofe.

Dopo quel giorno, avevo preso vari cd di Michael che avevo già in casa e li avevo messi subito sul mio iPod.
Lo ascoltavo dappertutto...andando e tornando da scuola, a casa, durante l'intervallo, uscendo. Ogni momento era perfetto per ascoltare Michael, e ogni volta sentivo quell'energia scorrere nelle mie vene.
Era irresistibile.

Sono figlia di un giornalista musicale. Mio padre aveva scritto vari articoli e notizie su Dangerous, al tempo.
Lui e mia madre erano stati al concerto del Dangerous Tour a Monza, nel luglio del 1992, quando io ancora non ero nata, gratis e in tribuna stampa.
A Pasqua del 2009, avevo in casa poco materiale di Michael: il cd di Dangerous, il cd di HIStory, la videocassetta di HIStory volume I e l'edizione pop-up di Dangerous (che avrei scoperto di possedere solo pochi mesi fa).

Allora, tornata dalle vacanze di Pasqua, ero corsa a comprare altri cd di Michael.
Ogni giorno, tornata da scuola, trascorrevo ore guardando i suoi video e le sue interviste, ascoltando le sue canzoni, imitando i suoi passi.
Entravo in casa con le cuffie dell'iPod a volume massimo nelle orecchie, e percorrevo tutto il corridoio a Moonwalk, con grande stupore dei miei gatti.

In poco tempo avevo imparato a conoscere Michael, a capirlo nel profondo dell'anima attraverso le parole che diceva nelle sue interviste, attraverso il suo sguardo.
Lo comprendevo, capivo come si sentiva, come pensava, capivo il suo modo di vedere il mondo.
Molte persone non comprendono Michael, non lo conoscono, non riescono a capirlo, per molti è come un enigma.
Per me non era così.

A maggio 2009, poi, avevo acquistato il mio biglietto per This is It.
7 gennaio 2010, Londra. Una città che conoscevo già bene, e dove spesso avevo avverato i miei desideri, ma nessuno prima di allora era stato così grande.

1 giugno 2009: il mio primo ritratto di Michael, seguito, solo una settimana dopo, dal secondo.
Quando ritraggo una persona di mia spontanea volontà, lo faccio per un motivo. Quando ritraggo qualcuno di mia iniziativa, lo faccio perchè sento quella persona, perchè la ammiro, mi ispira, sento di comprenderla e di avere una connessione speciale, quasi magica.

23 giugno 2009: il mio esame di terza media, passato con un bel 9.
Ero felice, ce l'avevo fatta, nonostante la mia terribile timidezza.
Ero uscita da scuola soddisfatta, felice.
Pensavo a Michael, ero sempre più emozionata all'idea che a gennaio l'avrei visto.

Due giorni dopo è cambiato tutto.


Io mi identifico con Michael per vari aspetti del carattere, dei comportamenti e dei pensieri.
Sono molto timida in alcune situazioni, altre volte invece, se mi trovo a mio agio, riesco a intrattenere le persone e a parlarci per ore con naturalezza, se sento che non hanno pregiudizi o pensieri negativi su di me.

Sono una perfezionista, molti mi dicono "perfettina", ma non è la stessa cosa. Voglio che quello che faccio, i lavori a cui tengo, siano perfetti.
Nei miei disegni non tollero errori, se sbaglio qualcosa non mi dico "Vabbè, tanto non si nota". Correggo, anche se è qualcosa di minimo che nessuno potrebbe notare.
Anche nella danza voglio che quello che faccio sia perfetto e fatto con anima e sentimento.
Voglio comunicare con la gente, emozionare le persone, farle riflettere.
Non mi sento a mio agio con la gente troppo comune, penso molto al mondo, alla vita...
Sento di essere diversa dagli altri per vari motivi, quasi inspiegabili, e fino ad ora ho trovato davvero pochissime persone che sento davvero simili a me, forse una sola.
Ho un carattere, una mente ed una personalità complessi per certi versi, e comprendo come si sentiva Michael.
Credo che tutte queste cose messe assieme siano allo stesso tempo il mio pregio e la mia condanna, così come lo erano per Michael.

Adesso, non voglio sembrare una sorta di ragazza che crede di avere capacità superiori o che dice di sapere tutto su come si sentiva una persona, affatto.
Non prendete le mie parole come quelle di una completamente andata di cervello.
Diciamo che ho cercato di fare un'analisi di me stessa per quanto riguarda i punti più particolari della mia personalità che sento comuni a Michael.
[SM=x47946]

17/05/2010 20:06
 
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Re:
danyblack, 16/05/2010 11.07:

la timidezza cronica...il lasciar vivere e il mondo che se ne aprofitta di te..




Idem...specialmente timidezza e il fatto che il mondo si approfitti di me.

17/05/2010 20:49
 
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Re:
Polemos, 17/05/2010 20.03:

Bel topic.
Io mi identifico molto con Michael, per vari motivi...non è facile spiegare bene la connesione che sento con lui, ma proverò. E' meglio iniziare fin dall'inizio.

Io avevo iniziato a seguire Michael pochi mesi prima della sua morte, verso Pasqua del 2009.
Un giorno, forse un sabato o una domenica, avevo rivisto i suoi video più famosi in TV.
Nell'istante in cui avevo sentito il ritmo, la base, la melodia della prima canzone avevo provato una sensazione mai provata prima, come un'incredibile enrgia, attrazione, adrenalina, emozione, fascino, qualcosa di irresistibile che dal profondo dell'anima si trasmetteva in tutto il corpo sotto forma di energia, fino alla punta delle dita.
C'era qualcosa in quel ritmo, in quelle strofe.


Dopo quel giorno, avevo preso vari cd di Michael che avevo già in casa e li avevo messi subito sul mio iPod.
Lo ascoltavo dappertutto...andando e tornando da scuola, a casa, durante l'intervallo, uscendo. Ogni momento era perfetto per ascoltare Michael, e ogni volta sentivo quell'energia scorrere nelle mie vene.
Era irresistibile.

Sono figlia di un giornalista musicale. Mio padre aveva scritto vari articoli e notizie su Dangerous, al tempo.
Lui e mia madre erano stati al concerto del Dangerous Tour a Monza, nel luglio del 1992, quando io ancora non ero nata, gratis e in tribuna stampa.
A Pasqua del 2009, avevo in casa poco materiale di Michael: il cd di Dangerous, il cd di HIStory, la videocassetta di HIStory volume I e l'edizione pop-up di Dangerous (che avrei scoperto di possedere solo pochi mesi fa).

Allora, tornata dalle vacanze di Pasqua, ero corsa a comprare altri cd di Michael.
Ogni giorno, tornata da scuola, trascorrevo ore guardando i suoi video e le sue interviste, ascoltando le sue canzoni, imitando i suoi passi.
Entravo in casa con le cuffie dell'iPod a volume massimo nelle orecchie, e percorrevo tutto il corridoio a Moonwalk, con grande stupore dei miei gatti.

In poco tempo avevo imparato a conoscere Michael, a capirlo nel profondo dell'anima attraverso le parole che diceva nelle sue interviste, attraverso il suo sguardo.
Lo comprendevo, capivo come si sentiva, come pensava, capivo il suo modo di vedere il mondo.
Molte persone non comprendono Michael, non lo conoscono, non riescono a capirlo, per molti è come un enigma.
Per me non era così.


A maggio 2009, poi, avevo acquistato il mio biglietto per This is It.
7 gennaio 2010, Londra. Una città che conoscevo già bene, e dove spesso avevo avverato i miei desideri, ma nessuno prima di allora era stato così grande.

1 giugno 2009: il mio primo ritratto di Michael, seguito, solo una settimana dopo, dal secondo.
Quando ritraggo una persona di mia spontanea volontà, lo faccio per un motivo. Quando ritraggo qualcuno di mia iniziativa, lo faccio perchè sento quella persona, perchè la ammiro, mi ispira, sento di comprenderla e di avere una connessione speciale, quasi magica.

23 giugno 2009: il mio esame di terza media, passato con un bel 9.
Ero felice, ce l'avevo fatta, nonostante la mia terribile timidezza.
Ero uscita da scuola soddisfatta, felice.
Pensavo a Michael, ero sempre più emozionata all'idea che a gennaio l'avrei visto.

Due giorni dopo è cambiato tutto.


Io mi identifico con Michael per vari aspetti del carattere, dei comportamenti e dei pensieri.
Sono molto timida in alcune situazioni, altre volte invece, se mi trovo a mio agio, riesco a intrattenere le persone e a parlarci per ore con naturalezza, se sento che non hanno pregiudizi o pensieri negativi su di me.


Sono una perfezionista, molti mi dicono "perfettina", ma non è la stessa cosa. Voglio che quello che faccio, i lavori a cui tengo, siano perfetti.
Nei miei disegni non tollero errori, se sbaglio qualcosa non mi dico "Vabbè, tanto non si nota". Correggo, anche se è qualcosa di minimo che nessuno potrebbe notare.
Anche nella danza voglio che quello che faccio sia perfetto e fatto con anima e sentimento.
Voglio comunicare con la gente, emozionare le persone, farle riflettere.
Non mi sento a mio agio con la gente troppo comune, penso molto al mondo, alla vita...
Sento di essere diversa dagli altri per vari motivi, quasi inspiegabili, e fino ad ora ho trovato davvero pochissime persone che sento davvero simili a me, forse una sola.
Ho un carattere, una mente ed una personalità complessi per certi versi, e comprendo come si sentiva Michael.
Credo che tutte queste cose messe assieme siano allo stesso tempo il mio pregio e la mia condanna, così come lo erano per Michael.

Adesso, non voglio sembrare una sorta di ragazza che crede di avere capacità superiori o che dice di sapere tutto su come si sentiva una persona, affatto.
Non prendete le mie parole come quelle di una completamente andata di cervello.
Diciamo che ho cercato di fare un'analisi di me stessa per quanto riguarda i punti più particolari della mia personalità che sento comuni a Michael.
[SM=x47946]



Le parti evidenziate corrispondono esattamente a me a quello che provo e quello che mi è successo moooolti anni fa (quando avevo circa la tua età) [SM=g27811]
[Modificato da badgirl. 17/05/2010 20:52]
17/05/2010 23:22
 
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Re:


Sono molto timida in alcune situazioni, altre volte invece, se mi trovo a mio agio, riesco a intrattenere le persone e a parlarci per ore con naturalezza, se sento che non hanno pregiudizi o pensieri negativi su di me.
Sono una perfezionista, molti mi dicono "perfettina", ma non è la stessa cosa. Voglio che quello che faccio, i lavori a cui tengo, siano perfetti.



Voglio comunicare con la gente, emozionare le persone, farle riflettere.



Sento di essere diversa dagli altri per vari motivi, quasi inspiegabili, e fino ad ora ho trovato davvero pochissime persone che sento davvero simili a me




Quoto e ti faccio i miei complimenti, magari tutti i 15enni di oggi (e non solo) avessero questa maturità e sensibilità...
18/05/2010 20:18
 
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Re: Re:


Quoto e ti faccio i miei complimenti, magari tutti i 15enni di oggi (e non solo) avessero questa maturità e sensibilità...




Grazie...ciò che scrivo è esattamente quello che penso, quello che sento dentro.


18/05/2010 21:19
 
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Re: Re:
BADGIRL75, 16/05/2010 15.21:




Io ho una madre anaffettiva, ipercritica e svalutante. Proprio come faceva Joe con Michael, non è mai riuscita a dimostrarmi affetto, anzi, nell'adolescenza mi svalutava anche dal punto di vista fisico e ti posso assicurare che queste cose ti segnano dentro per sempre, ti rovinano l'autostima a volte in modo irrecuperabile.
Gli adolescenti sono così fragili, l'identità non è ancora definita, la confusione e i complessi sono tanti e se ti ritrovi pure con un genitore che ti dice "hai questo o l'altro difetto"... gli effetti sono devastanti!








mi dispiace molto per quello che hai passato con tua madre [SM=g27813] .
ad ogni modo mi piace molto questo topic io ho sempre amato michael sia da un punto di vista artistico che umano e quest'ultimo lato è quello che mi ha fatta innamorare pedutamente di lui.ritrovo in michael parecchie cose del mio carattere,prima fra tutte la timidezza che mai riuscirò a superare e poi la passione per la natura,per il canto,per i bambini,l'arte e la voglia di non diventare mai grande,per la troppa sensibilità e poi perchè no,anche l'essere brava a circondarmi di persone sbagliate [SM=g27834]


18/05/2010 21:37
 
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IO mi identifico in Michael per alcuni aspetti principali, prima di tutto ank'io come lui nn ho avuto un'infanzia serena, o meglio è stata spezzata da situazioni ke mi hanno distrutta e ke ora nn stò a raccontare xkè vi annoierei, ora penso e agisco già come un'adulta, sono molto timida e spesso (anzi sempre) mi faccio molte paranoie o mi creo problemi ke agli occhi degli altri nn esistono, mentre in altri momenti, quando devo fare gli spettacoli di danza classica a teatro, o cose del genere, la timidezza svanisce e questo mi ricorda lui quando si esibisce davanti a milioni di persone e non è per niente preoccupato, mi piace qualsiasi tipo di arte, come a lui, la musica è sempre stato un elemento fondamentale x me, sono sempre stata sensibile nei confronti dei bambini bisognosi e non, proprio come lui. A volte mi fido troppo di persone ke poi mi deludono.
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