Fermiamoci un attimo a riflettere: perché ci manca così tanto?

Ho conosciuto Michael proprio a causa della sua morte. Una brutta circostanza, lo so, ma vi giuro ragazzi, che era la prima volta nella mia vita che sentivo parlare di Michael Jackson.
Non mi ha catturato una falsa notizia dei media su di lui, non mi ha catturato la notizia della sua morte, ma mi ha colpita come un fulmine la sua voce e la sua splendida immagine.
Galeotto è stata You are not alone. La sentii quella mattina del 26 giugno 2009, che ricordo come fossi ieri. Su MTV. Quel giorno, non cambiai canale, e vidi e ascoltai le sue canzoni senza interruzioni, neanche per pranzare o cenare...
Con il tempo, Michael ha preso sempre più spazio nella mia vita, e per i primi 3 mesi io, non me ne ero neanche accorta.
Ho "scoperto" di amarlo, amarlo davvero in senso spirituale e non solo dal punto di vista artistico, nel momento in cui mi sono ritrovata senza più nulla. Involontariamente, mi rifugivo in lui.
E così ho capito quanto lo amassi. Questo sentimento è cresciuto giorno per giorno, e nell'arco di un anno non riesco nemmeno a descrivere quanto sia diventato grande.
Il dolore per la sua scomparsa è arrivato con la consapevolezza del mio amore per lui e del fatto che davvero fosse andato via. Questo intorno ad Agosto.
Il senso di dolore, deriva, per me, dal fatto che so quanto fosse un uomo splendido e unico, so quanto è importante per me, so che ora non c'è più e so che non l'ho vissuto prima che andasse via.
Capita di piangere senza riuscire a fermarmi. Capita con poco, una canzone, una frase, un'immagine, un video, un tributo, o anche solo il pensiero che non ci sia più...qualsiasi cosa.
Non sapete quanto faccia male il rimorso. Quante volte ho immaginato la mia vita con Michael al mio fianco da prima che morisse. Quante volte, e quante volte ho riaperto la ferita.
Ma è più forte di me, il mio cuore non regge...scoppio. E piango.
L'unica cosa che so adesso, è che lui è con me, così come con tutti noi altri. E veglia su di noi, in un posto migliore, quello che tanto desiderava, tanto cantava, e tanto ci implorava di realizzare...

Ora, questa è la mia considerazione. Questo è ciò che ho capito del mio dolore e del mio amore, ma è solo ciò che la mia parte razionale ha captato. Probabilmente le motivazioni di tutto questo dolore sono altre, probabilmente non dipendono da noi, non lo so, ma i sentimenti non si possono spiegare...