Salve ragazze!!! passato bene le feste??
Finalmente oggi posso postare il cap 7! spero di non deludervi!
Buona lettura
Capitolo 7
“E’ incredibile la sensazione di pace che provo ora che posso stringerla tra le braccia! Sono in uno stato di grazia! Non sento nemmeno la tensione per il concerto! Non sento più il peso della mia anima che mi schiaccia, che mi toglie il respiro! E… se fosse questo l’amore? Se fosse lei l’unica mia salvezza? Temo la fine di quest’abbraccio, temo il suo sorriso che mi sconvolge i sensi, ho paura ad innamorarmi, ma…. è così bello che non riesco a sottrarmi a questa dolce tortura! Come si può resistere all’amore? Come ci si riesce? L’amore è tutto…. in ogni sua forma! Forse ho anch’io una speranza, non sono per forza destinato alla solitudine! Il mio cuore riconosce il suo, battono all’unisono ed io ora desidero solo ascoltarli!” – era questo il pensiero di Michael mentre stringeva Alessandra a se sempre più forte. Tutta la confusione ed il boato del pubblico sembravano essere spariti in un colpo, i suoni erano ovattati e distorti, la visione sfocata ed i movimenti rallentati, Ale si sentiva come essere sott’acqua, come in un sogno, le mancava il respiro. Non poteva essere un sogno, sentiva i calore del suo petto sotto le sua mani, sentiva i suoi muscoli tonici, sentiva i suoi seni sul suo torace, troppo vero, troppo intenso per essere un semplice sogno. Alzò piano lo sguardo ed i suoi occhi si posarono sul suo collo, possente e sensuale, una vena rigonfia dietro la mandibola scendeva fin sulla spalla, Ale la trovò così sexy, non poté fare a meno di pensare a come sarebbe stato poterla baciare, sentirla sotto le sue labbra e scorrerla fin sulla spalla, per poi proseguire sul suo pomo ben pronunciato e continuare fino a fermarsi nell’incavo alla base del collo, immaginava di sentire la pelle di lui sotto i suoi umidi baci, immaginava di posare le sue labbra su tutto il suo collo, fino a risalire sul suo mento e giungere finalmente alle sue calde labbra, arrossì per l’intensità dei suoi pensieri, strinse la stoffa del suo costume dorato tra le sue mani, quasi a voler resistere a quel pensiero così radicato nella sua mente, lottare con tutte le sue forze per non cedergli. Michael affondò il viso tra i suoi morbidi e profumati riccioli, si accostò al suo orecchio e con un fil di voce le disse: Sei qui, allora credi nei sogni!! – la sua voce le sembrò un soffio di vento tra i suoi capelli, un brivido la pervase tutta. Lentamente lui cominciò a lasciare la presa, doveva andare, Ale si ritrovò davanti a lui di nuovo incapace di dire qualcosa, abbagliata totalmente della sua presenza, lui sorrise e mentre si avviava verso il palco si voltò verso di lei dicendo: non sparire ancora, aspettami – infilò un casco cromato, lucidato a specchio, infilò dei guanti dorati e con passo deciso entrò in una capsula che l’avrebbe portato in scena. Lei rimase li ferma, con aria sognante, priva di qualsiasi riserva di energia, come se lui le avesse prosciugato tutte le forze, ma ne era felice.
La voce impertinente di un ragazzetto la distolse dallo stato comatoso in cui era piombata: ehi bellezza! Sveglia, vieni di qui, altrimenti ti perdi lo show! Ci sei??? Hallooo!???
Ale tornò in se e si rese conto di essere presa in giro niente meno che da Macaulay Culkin, il bimbetto, ormai cresciuto, di “mamma ho perso l’aereo”.
-Ciao, io sono Mac, tu sei la nuova tipa di Mike?
Era proprio un ficcanaso, pensò Ale –“la nuova tipa??? Perché ne ha altre nei paraggi, sono l’ultima arrivata nell Harem?, questo moccioso mi da sui nervi”
-Non sono la tipa di nessuno, mi spiace, comunque io sono Ale
Mac scoppiò a ridere: Ti sei offesa? Ma sai quante vorrebbero essere qui al tuo posto? Secondo me sei proprio la tipa di Mike, lui non porta mai ragazze dietro le quinte – si tirò indietro i suoi capelli biondi e continuò a fissare Ale con il suo tipico sguardo di chi la sa lunga ed il sorriso furbetto. Ale si sentiva in imbarazzo sotto gli occhi indagatori di Mac, ma alla fine stette al gioco, si mise a ridere e con un aria da finta snob rispose: Ma guarda non so se mi va di essere la sua TIPA, ci sto pensando!- gli strizzò l’occhio continuando a ridere.
-Bella questa! A me non mi fregata tu e lui avete già deciso! Sei ok! Lo sai? Hai un bellissimo sorriso! Ti va un choopa choops? Li ho fegati nel camerino di Mike!
Ale accettò volentieri, alla fine Mac non era così male, anzi lo trovava divertente.
-Comunque se non ti dovesse interessare Mike puoi sempre diventare la mia TIPA!
Si guardarono in faccia, entrambi con i lecca lecca in bocca e scoppiarono a ridere per l’assurdità del battuta, Ale si stava proprio divertendo.
-Dai Ale, seguimi, qui è il posto migliore per vedere il concerto, è come stare sul palco con lui ma il pubblico non ti vede, io lo so, sono anni che mi guardo i concerti di Mike così!
Aveva ragione, era come essere parte della scenografia, poteva sentire l’energia del pubblico, la tensione dei musicisti pronti a iniziare e pensava a come potesse sentirsi Mike in quel frangente, nell’attimo prima di apparire in scena, sentì le farfalle allo stomaco dall’emozione. Su un grande monitor alle spalle del palco veniva proiettata una navicella spaziale che viaggiava, a folle velocità attraverso scenari onirici, era come stare sulle montagne russe. Ale pensò che la sua folle corsa sulle montagne russe era ormai iniziata da un pezzo e aveva raggiunto l’apice proprio in quel pomeriggio. All’improvviso un esplosione sul palco la fecero trasalire, lei e Mac furono investiti da una nuvola di fumo che offuscava la visuale, pian piano la foschia andò dissipandosi lasciando intravedere la capsula sulla quale era salito Mike. Il pubblico era in delirio. Si aprì il portellone e lui saltò fuori, rimase immobile davanti al suo pubblico. Ale lo osservava, la sua tuta d’oro aderiva perfettamente al suo corpo, ne esaltavano i glutei scolpiti, la curva della sua schiena, le sue larghe spalle, ne era affascinata, sorpresa di non aver mai notato quanto fosse sensuale. Non riusciva ancora a credere che quel corpo statuario, li fermo davanti a centinaia di fans adoranti, poco prima era stretta a lei, così stretti da sentirne le forme.
La musica di Scream li travolse ad alto volume, Mike si muoveva sul palco come una pantera, fiero e deciso, la sua espressione era così aggressiva e spavalda, Ale fu impressionata da quanto fosse diverso in scena, i suoi occhi malinconici e in cerca d’amore erano spariti, ora davanti a lei c’era tutta la sua grinta.
Lo spettacolo era fantastico, giochi di luci, ombre proiettate, esplosioni, coinvolgevano continuamente gli spettatori. Le canzoni si susseguivano una dopo l’altra, solo il tempo di qualche cambio d’abito. Ogni volta che Michael rientrava nel backstage, nonostante avesse i secondi contati, non tralasciava mai una piccola accortezza per la sua ospite, Ale ne era stupita ed onorata: “è così dolce, con tutta la concentrazione per lo spettacolo trova sempre il tempo per rivolgermi uno sguardo, un sorriso”. Pensava questo ogni volta che lo vedeva fermo davanti a lei prima di rientrare in scena, ed anche quella volta si aspettava il suo sorriso e invece, il suo volto era serio, il suo sguardo era sognante, con la mano scostò i riccioli dalle guance di Ale e le accarezzò il viso, scivolando dolcemente fino a prenderle il mento tra l’indice ed il pollice, avvicinò il suo viso, avrebbe voluto baciarla ma non lo fece, la lasciò li tremante dall’emozione e rientrò in scena con il suo cappello bianco calato sugli occhi per Smooth Criminal.
“Oh! Mio Dio! Mi sento morire, il mio cuore rischia di schizzarmi fuori dal petto, era così affascinante con l’aria da gangster, già sentivo il sapore delle sue labbra sulle mie ed invece… sta giocando come il gatto con il topo, accresce il mio desiderio e… mi piace da impazzire”
Ad Ale sembrava di non averne mai abbastanza di lui e dei suoi movimenti, il modo in cui roteava il suo bacino la mandavano fuori di testa, ipnotico e sensuale. Ma non c’era solo questo nella sua musica, finì per sentire le lacrime scivolarle sulle guance senza riuscire a fermarle, sulle note di Heal the World, nel sentire quanto amore dava al suo pubblico e quanti questi lo ripagassero, una sinergia unica tra loro, fu meraviglioso. Quel concerto fu per lei un continuo susseguirsi di emozioni che la coinvolgevano totalmente. Avrebbe voluto non finisse più. Per tutto il tempo non si era resa conto di stringere ancora tra le mani la rosa rossa lasciata per lei sul Suv di Michael, e la teneva ancora tra le mani quando a fine concerto lui le si avvicinò con aria timida.
-Spero che lo spettacolo ti sia piaciuto!
“PIACIUTO? Ma sta scherzando? Sono sconvolta”-ad Ale non pareva vero che il re del Pop si preoccupasse che lo spettacolo non fosse piaciuto, era molto umile e la cosa le piaceva molto.
-E’ stato fantastico, non so come posso ringraziarla per tutto questo!- finalmente era riuscita a pronunciare qualcosa.
-Puoi ringraziarmi uscendo a cena con me!- il suo sguardo si fece di nuovo intrigante.
“Oh santo cielo, come si fa a dirgli di no? Guarda che occhi! Che sorriso sornione, no no ti prego non passarti quel dito sulle labbra nooo….oh Dio l’ha fatto!! Sono totalmente ai suoi piedi! Ti prego Ale respira, lui aspetta una risposta. Come faccio ad andare a cena con lui, non ho abiti adatti ad uscire con una star, ma io non voglio perdermi quest’occasione, pensa Ale pensa…..” – cercò di non farsi prendere dal panico.
-La ringrazio Mr. Jackson ma non mi sembra il caso di approfittare ancora della sua generosità accettando anche l’invito a cena! Forse potrei essere io a contraccambiare invitandola domani sera a cena da me, sempre se per lei è possibile?- Ale stentava a crederci, dove aveva trovato il coraggio di provocarlo così? Ma ormai era fatta.
Michael la guardava divertito, aveva trovato pane per i suoi denti, le resisteva, faceva la preziosa, non gli era mai successo prima e la cosa lo intrigava molto, sorrise e disse: Ok! Accetto volentieri a patto che mi dai del tu!
-Ok Michael! Allora a domani!- gli lasciò la rosa tra le mani, si voltò e si avviò verso l’uscita scortata dalla security di Michael che l’avrebbero accompagnata a casa. Avrebbe voluto voltarsi a guardarlo, moriva dalla voglia di girarsi, sentiva i suoi occhi su di lei, ma non lo fece, si mordicchiò il labbro inferiore per la tensione e tirò dritto.
Michael rimase a guardarla, era totalmente preso da quella ragazza che non cedeva al fascino della star, stava al gioco, lo provocava. Si avvicinò la rosa rossa al viso e ne sentì il suo profumo, lo respirò chiudendo gli occhi.
Il gioco tra loro era appena iniziato.
...... continua
[Modificato da DangerousLucy 06/04/2010 18:22]