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Strage di Viareggio-per Moretti è poca cosa

Ultimo Aggiornamento: 05/03/2010 13:56
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05/03/2010 05:05
 
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Firmate la petizione per favore

In un altro paese questo essere (Mauro Moretti) sarebbe già stato costretto alle dimissioni dopo aver consigliato ai passeggeri delle Ferrovie dello Stato (sottolineo Stato), poco prima di Natale, di portarsi panini e coperte da casa, come se la neve e il ghiaccio in inverno fossero elementi non prevedibili.

Purtroppo stavolta è andato molto oltre.

Anche solo per far vedere che noi ci siamo, in quest’Italia sempre più sconfortante, cliccate sul link e firmate l’appello, per favore. Grazie.


LA STRAGE DI VIAREGGIO
Quei 32 morti, «un episodio spiacevolissimo»
di Fabrizio Brancoli

L’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato definisce la morte di trentadue persone «uno spiacevolissimo episodio». Mauro Moretti usa questo aggettivo e questo sostantivo nei primi giorni di febbraio, all’interno di uno dei sancta sanctorum del consesso civile, il Senato della Repubblica. Si riferisce al 29 giugno di Viareggio: un treno che deraglia e una cisterna che esplode causando una strage, distruggendo le case di via Ponchielli. Spiacevole, per il dizionario, è qualcosa che provoca “contrarietà, rammarico, imbarazzo o fastidio”. È la scelta di parole che mortificano, umiliano.

Le persone normali non accettano di vivere in un mondo fatto così, dove alla morte si unisce l’assenza di rispetto. In audizione all’ottava commissione di Palazzo Madama, impegnato a confrontarsi su una catastrofe, il numero uno di treni e binari pronuncia questa frase. «Vi prego di considerare che quest’anno, per la sicurezza - a parte questo spiacevolissimo episodio di Viareggio - abbiamo ulteriormente migliorato: siamo i primi in Europa».

Insomma quella fila di bare viareggine, alcune di bambini arsi vivi tra atroci sofferenze, sarebbe soltanto un’eccezione nella regola di entusiasmanti progressi fatti in Italia sul piano della sicurezza. Poi Moretti si lamenta: «Vorrei farvi presente che in qualunque modo ci muoviamo abbiamo cartelli di condanna. Questo non lo riteniamo né giusto né ragionevole». Del resto già a fine luglio, con le bare appena chiuse, dichiarò: «Quando c’è un incidente sembra caschi il mondo...».

E non regge il solito agguato semantico, l’accusa ai giornalisti di “estrapolare” concetti, allontanandoli dal loro reale contesto, svuotandoli e usandoli a loro piacere. Perché nella stessa audizione Moretti insiste: «Non basta l’avviso di garanzia. Bisogna accertare la responsabilità in giudizio... e prima che si arrivi al completamento dell’iter della giustizia sicuramente passerà ancora molto tempo». Abbiamo quindi il singolare caso del responsabile delle Ferrovie che si prende il lusso di illuminarci riguardo ai tempi dell’inchiesta che lo interessa da vicino.


E mentre la Procura di Lucca tace, dopo 8 mesi, e non produce avvisi di garanzia né comunicazioni chiarificatrici, Moretti continua - evidentemente perché può permetterselo - a selezionare vocaboli non trascurabili. Per esempio, ancora ai senatori, dice: «Vi invito a riflettere: se da un lato tutti sono favorevoli alla liberalizzazione, dall’altro però appena succede la minima cosa, vogliono tutti essere più ‘sicuri’ del re». Dice proprio così: «la minima cosa».

Nel frattempo a Viareggio si continua a piangere. Anche al Carnevale, fino a pochi giorni fa, abbiamo visto in mezzo alla festa tanti in lacrime, al pensiero di persone che non ci sono più e delle loro famiglie che resteranno per sempre senza sorriso. E i cimiteri sono mete di tante visite commosse, mentre l’indignazione si accompagna alla sofferenza, come un respiro che sale al petto. I morti. E due strade distrutte, e i feriti, e un centinaio di persone senza casa. Davvero, Moretti: è tutto così spiacevole.

temi.repubblica.it/iltirreno-appello/?action=vediappello&idappell...

[Modificato da (Miss Piggy) 05/03/2010 10:37]
05/03/2010 13:56
 
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E questa gentaglia guadagna milioni di euro e quando viene cacciata si becca liquidazioni milionarie......è meglio se non mi esprimo...... [SM=g27816] potrebbero bannarmi. Purtroppo l'Italia non è un Paese serio e ogni giorno lo diventiamo sempre meno, non è retorica, è la realtà, non esistono più i comportamenti civici e poi ci vantiamo di essere cattolici, il crocifisso, il Papa ecc. quando l'umanità nel vero senso di umanesimo è andata aff [SM=g27816] da tempo ormai....individualismo imperante e arrivismo....come cantava Frankie Hnrg "mani che si stringono tra i banchi della Chiesa alla domenica, mani ipocrite, mani che fan cose che non si raccontano, altrimenti le altre mani chissà cosa pensano, si scandalizzano, mani che poi firman petizioni per lo sgombero, mani lisce come olio di ricino, mani che brandiscon manganelli, che farciscono gioielli, CHE SI ALZANO ALLE SPALLE DEI FRATELLI". Una triste realtà.
Scusate lo sfogo.
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