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La Binetti fuori dal Pd - Sìììììììììì!!

Ultimo Aggiornamento: 21/02/2010 18:53
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15/02/2010 02:47
 
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Non mi dire che stavolta arrivo prima di angelico...

Questa notizia mi ha riempita di gioia.
Ma anche di invidia del pene.
Avendolo, per festeggiare mi sarei fatta proprio una bella se [SM=g27816] !



ROMA (14 febbraio) - Paola Binetti ha lasciato il Pd per entrare a far parte dell'Udc. Una scelta annunciata per l'oggettiva difficoltà che la parlamentare (espressione del teodem, conservatori cattolici che erano entrati a far parte del Partito democratico) ha fatto rimarcare tante voltesioni. Una uscita che scuote il Pd con interpretazioni diverse: Gentiloni (e altri esponenti democratici) "leggono" la decisione come una crisi del partito che non riesce più promuovere il progetto originario e il confronto mentre altri, come Monaco, sono contenti per una scelta che ridà chiarezza di intenti all'interno del Pd. Di fatto, anche dopo l'uscita recente di Francesco Rutelli, il Pd sembra assomigliare sempre di più ai Democratici di sinistra con un apporto cattolico sempre meno consistente.

Carra: benvenuta. «La prevista decisione di Paola Binetti è una buona notizia soprattutto per noi e l'accogliamo con amicizia. Per riprendere il lavoro comune. La sua scelta di lasciare il Pd per entrare nell'Udc è una ulteriore dimostrazione di quanto sia irrilevante il ruolo dei cattolici nel partito di Bersani. La delegittimazione del lavoro di chi si ispira ai valori del cattolicesimo di cui parla Paola Binetti si constata a occhio nudo. È il "progetto originario" del Pd ad essere andato in fumo con il recente congresso e non saranno le dichiarazioni patriottiche di chi resta a cambiare la realtà». Lo sottolinea in una nota il deputato dell'Udc, Enzo Carra, commentando la decisione di Paola Binetti di lasciare il Pd per entrare nell'Unione di Centro.

Dorina Bianchi: ora è nel posto giusto. «Paola Binetti ha scelto, in piena libertà e coerenza, di rompere l'inganno di questo bipolarismo che crea solo contenitori indistinti e ambigui nei valori. La sua decisione è l'ennesima dimostrazione che nel Pd, lo dico senza vena polemica, non si è trovata la giusta sintesi e l'adeguato spazio per i cattolici impegnati in politica. Ora Paola Binetti è nel posto giusto: lavoreremo insieme a difesa dei valori che più ci stanno a cuore». Lo afferma in una nota la senatrice dell'Udc, Dorina Bianchi

Polverini: spero di convincerla. «Io spero di convincere tutti gli elettori, compresa la Binetti e portarli sulle nostre idee, sulla nostra voglia di ricominciare in questa regione sui grandi temi. Invito tutti gli elettori a darmi una mano, quindi anche Paola Bonetti». Lo ha detto la candidata Pdl alla presidenza della Regione Lazio Renata Polverini in un' intervista a Sky Tg24.

Gentiloni: uscita Binetti impoverisce il Pd. «L'uscita di Paola Binetti impoverisce il Partito Democratico». È quanto dichiara Paolo Gentiloni, responsabile comunicazioni del Pd. «Da laico - premette - sono distante mille miglia dalle posizioni dei "teodem". Ma chi ignora il problema posto da questi abbandoni, o peggio esulta per l'accresciuta coerenza identitaria, ha in mente un'idea di Partito Democratico che non è la mia», conclude Gentiloni.

Castagnetti: grande amarezza. «Credo di poter dire, anche a nome della maggioranza dei credenti che restano nel Pd, tutta l'amarezza per una scelta per una scelta personale che merita rispetto ma che non può essere condivisa». Così Pier Luigi Castagnetti commenta l'abbandono del Pd da parte di Paola Binetti. «L'uscita della Binetti - afferma il presidente della Giunta per le autorizzazioni della Camera - e una grave perdita per il Pd. Lo dico a ragion veduta anche se so che probabilmente altri non condividono».

Bersani: mi dispiace ma andiamo avanti. «So che a qualcuno potrà sembrare strano, ma lo dico sinceramente: l'allontanamento dell'onorevole Binetti è quello che mi dispiace di più. Non posso, ovviamente, condividere le sue motivazioni, in particolare a proposito della candidatura di Emma Bonino». Così il segretario nazionale del Pd, Pierluigi Bersani, commenta l'addio della deputata Paola Binetti,

Parisi: incapacità del Pd al confornto. «Prima di Castagnetti, che con disappunto sento parlare »a nome della maggioranza dei credenti che restano nel Pd«, a dover manifestare amarezza per l'uscita di Paola Binetti dal partito dovrebbero essere i democratici tutti non perchè credenti ma perchè democratici. La sua uscita segnala infatti il fallimento della sua scommessa personale ma anche l'incapacità del partito di farsi luogo di confronto tra persone e di sintesi al servizio della decisione politica». Lo sottolinea in una nota Arturo Parisi, deputato ulivista del Pd.

Grillini: gran visibilità ma nessun voto. «Una Binetti che se ne va con i pasdaran del clericalismo fanatico non fa che aggiungere chiarezza su chi sta con la democrazia e chi invece vuole la dittatura confessionale. Vogliamo fare gli auguri a Casini che si porta in casa la signora del cilicio che ha molta visibilità e nessun voto». Così Franco Grillini, esponente storico del movimento omosessuale e presidente dell' associazione Gaynet, commenta l' uscita dal Pd di Paola Binetti che ha annunciato la propria adesione all' Udc. Una standing ovation al congresso nazionale dell'Arcigay ha accolto la notizia che la parlamentare Paola Binetti approda all'Udc.


Monaco: finalmente parola fine su tormentone. «A Dio piacendo, sembra si possa scrivere la parola fine sul tormentone Binetti. La domanda più appropriata non è perchè sia uscita ma perchè mai ci sia entrata, nel PD». Lo afferma Franco Monaco del Pd.

Letta: il progetto Pd alla fine pagherà. «Sono dispiaciuto per la scelta di Paola Binetti. Avrei preferito avesse dato una chance in più al Pd perchè sono sicuro che il lavoro che si sta facendo alla fine pagherà». Lo sottolinea in una nota, vicesegretario del Pd, Enrico Letta.

Calderoli: ora Binetti si dimetta dal Parlamento. «È assolutamente condivisibile e rispettabilissima la scelta della Binetti di abbandonare il Partito Democratico, del resto solo gli stolti non cambiano mai idea. Ma se vuole essere davvero coerente, per poterlo fare, la Binetti deve dimettersi da tutti i mandati ricevuti, incluso quello di parlamentare, con i voti del Partito Democratico». Lo afferma il ministro della Lega Roberto Calderoli. Stessa sorte dovrebbe seguirla Francesco Rutelli che ha lasciato il Pd per fondare l'Api.


E ora, vado a fumarmi una sigaretta.
Anche se non fumo [SM=x47990] .
[Modificato da (Miss Piggy) 15/02/2010 02:54]
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