Oggi, 14 novembre 2013, è uscita la recensione su Pitchfork (
qui) di quest'album.
Alcune considerazioni (devo ancora sentire il disco ma lo faccio oggi stesso):
i) allora, già il fatto che la rivista di musica alternativa più influente/popolare d'america tratti i beatles mi fa pensare che vi sia qualcosa di strano, altrimenti sarebbe normale leggere di come cucinare un filetto di lonza di suino su una rivista vegana;
ii) ammesso però che i beatles stiano a cavallo di cultura e controcultura musicale facendo una piroetta logica con avvitamento dorsale e rientro carpiato, allora il redattore ha bisogno di conforto umano che può essere urbanamente ricercato (i.e. vada a p***ane) avendo assegnato un non proprio altissimo voto di 7.2 quando ad esempio, con uno scollamento perfino maggiore, due settimane fa, la stessa rivista aveva regalato un 7.8 a "New", ovvero l'ultimo disco di McCartney che -vi garantisco - la cosa più originale che ha è il titolo (e con questo ho detto tutto);
iii) ammesso e non concesso che questo sia il voto ultimo e che il redattore non abbia esagerato con il pernod, si deve giudicare questo disco con il senno di oggi o con il senso di quando sarebbe dovuto uscire, ovvero il 1963/1964? Si parla di 50 anni fa esatti, non sei o sette (cioè, l'altroieri la stessa rivista ha dato 9.0 a Magnolia dei SongsOhia...ok tutto, ok sono nei miei listoni dei primi artisti degli anni '90 eccetera...ok e ok e ok, ma qui c'è qualche problema di numeri e di criteri...) Mancava all'epoca proprio l'idea di incisione di musica rock in Uk, non vi erano nemmeno i volumi settati per la musica rock alla BBC, non vi era un'idea di come dovesse suonare un disco rock made in Uk, è appunto nata lì l'idea di fare un certo tipo di suono;
iv) ammesso in ipotesi che il redattore abbia valutato oggi con un corretto criterio di prognosi postuma il lascito di questo suono, il valore storico, eccetera, allora mi auguro che conosca il vol. I (ed ovviamente lo conosce) di questo capitolo, dove ad es. c'è la migliore versione nella storia della musica di un classico come "Johnny Be good" che nemmeno Chuck Berry riusciva a farlo così, e con un tiro che solo la divinità di cui qui sopra a sinistra poteva all'epoca (e con quello stile sempre tra dandy e sarcastico). E aggiungo che tempo fa mi ero fatto un giro di tutte le versioni disponibili tra vari artisti di ogni epoca, tra cui Pearl Jam, AcDc, eccetera. In sintesi, anche giudicandolo per nulla influente e appena discreto, si poteva forse apprezzarlo un po' di più, visto che BBC I era ed è una delle cose migliori per comprendere la nascita di una certa musica (ma ovviamente un americano non parla l'inglese degli inglesi e quindi le incomprensioni fra questi due popoli sono alla base di qualunque discorso, anche musicale).
v) il disco del genere si recensisce in base al suono, al valore storico oppure alla musica espressa? No, perché i "basement tapes" di dylan pigliano di regola dal 9.0 in su a ogni nuovo capitolo ma se uno deve giudicare in base al suono dovrebbero per giustizia prendere tre o quattro. Se si fa anche un minimo di accenno al suono nella recensione (e mi pare che ci siano riferimenti a 'sta cosa) allora è inutile recensire della musica di 50 anni fa, espressa dal vivo e in un ambiente estraneo alle registrazioni dei Beatles, inadatto perfino a fare una registrazione di una musica "nuova".
vi) il nobel 2014 va a Dylan e amen. Non c'entra nulla ma per un anno lo ripeto, fino a che non lo assegnano al suo legittimo proprietario che è appunto Dylan. Anzi, propongo che sia Dylan d'ora in poi ad assegnare il Nobel, a chi vuole lui.