04/12/2009 19:30 |
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Le televisioni operano sempre delle scelte sulla base di strategie di mercato, puntando naturalmente su prodotti che possano aumentare l'audience. Non trasmettono la verità, ma cià che la gente in quel preciso momento storico desidera vedere e sentire.
Anche le notizie, infatti, sono beni di largo consumo e devono assecondare le richieste dell'utenza.
La morte ha "umanizzato" Michael Jackson, ancor più per le circostanze tragiche in cui è avvenuta, e ciò ha indotto molti a considerarlo una vittima.
Come chiaramente dimostrano anche i reality, il pubblico tende ad amare chi ha bisogno di essere difeso e protetto, quindi ora infierire ulteriormente sulla figura di Michael non pagherebbe più.
Pur consapevole di questo cinismo mediatico, accolgo con piacere la notizia che riguarda la realizzazione di questo documentario, perchè anche se chi lo trasmetterà non sarà animato da puri sentimenti, esso contribuirà a fugare molti dubbi nella mente di tante persone.
Credo che arriverà anche in Italia, se chi ama Michael continuerà a mantenere alto il livello di attenzione su di lui, proprio per quel meccanismo di domanda/offerta di cui ho scritto sopra. |