"Un Destino chiamato Michael" (in corso). Rating: verde

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2010 20:15
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11/11/2009 18:54
 
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Eccovi il quarto!! [SM=x47990]
mi dispiace se magari la storia non va tanto avanti è ke ho un pò il blocco dello scrittore oggi. . . [SM=g27825] [SM=g27813]
cmq spero vi piaccia [SM=g27819]

CAPITOLO 4

"Lo sai che ognuno, ogni uomo, vive xkè qualcuno lo ama, qualcuno prega per lui, gli trasmette tutte le sue forze? Anche per te prega qualcuno, per questo tu vivi."

Una settimana dopo. . .


Negli ultimi giorni era venuto a trovarmi anche mio fratello Daniele, di cui stranamente ( ma ormai non era più così strano) mi ricordavo .
Ero rientrata a casa da pochi giorni e già ero sommersa dalla realtà . E’ vero, stare in quel letto d’ospedale era frustrante, ma in un certo senso mi alienava dalla realtà . Beh ecco, sono sempre stata come allergica alla realtà. . . ho sempre amato starmene nel mio mondo tutto particolare, in cui in un certo senso non dovevo rendere conto a nessuno, in primis a mio padre . Ero a pochi esami dalla laurea in medicina, e poi? Cosa ne sarebbe stato della mia vita? Sarei stata sicuramente costretta a fare un lavoro che, sì tutto sommato mi piaceva abbastanza, ma che non era il mio, capite? Ragazzi io volevo cantare santo cielo. . . e invece mi sarei ritrovata ogni santo giorno per i corridoi di un ospedale . Non il massimo, direi . E poi ve lo immaginate un chirurgo con problemi alla memoria?? Alquanto buffo .
Ad ogni modo, specialmente in quell’ultimo periodo, sentivo dentro di me una voglia di mollare tutto e andarmene via . Ma non potevo, mi ci voleva un pretesto, un motivo che ne valesse la pena . Non potevo prendere e partire dall’oggi al domani. . . avrei deluso la mia famiglia, mio padre, a cui in fondo, volevo molto bene . Era pure sempre sangue del mio sangue. . .
Mentre ero seduta alla mia scrivania, con le gambe accavallate sul tavolo e una matita tra le labbra, persa in questi pensieri, suonarono alla porta .
-Vane sono io apri! – era Camilla, la mia migliore amica, stavo andando da lei la sera dell’incidente .
Aprii la porta sorridente e la avvolsi in un abbraccio . Non era potuta venirmi a trovare in ospedale perché era influenzata e quindi non ci vedevamo da molto tempo .
-Cami! Come staiii?
-Io bene! Ma tu piuttosto come stai?! Mi spiace non esserti potuta venire a trovare in ospedale ma sai com’ero messa. . .
-Non fa niente tesoro. . . ora sto bene, diciamo. . .sono guarita, a parte un dettaglio. . .ma vieni entra, non restare mica sulla porta! Ahahah
Camilla entrò sorridente e appoggiò il cappotto rosso sul divano .
-Allora, cos’è questo dettaglio di cui mi parlavi Vane? Nulla di grave spero. . .
-Bhe insomma. . .ho riportato delle contusioni alla spina dorsale ma per fortuna sono stata presa appena in tempo dai medici e poi ho subito danni alla memoria. . .o meglio, a una parte particolare della memoria
-Che vuoi dire? Non capisco. . .tu mi riconosci? E i tuoi familiari li hai riconosciuti giusto?
-Si si! Eì che vedi. . . devi sapere che quella notte di pioggia, mentre venivo di te, quando sono stata investita. . . mi ha salvata un ragazzo. . .
-Dici sul serio?Proprio come nei film! Racconta dai. . .
-Cami non c’è da scherzare. . .insomma io mi ricordo di tutti fuorché di lui. . .
-Ooooh caspiterina Vane. . . che storia. . .e ora?!
-E ora. . .eh e ora cosa? Ora devo andare a delle sedute mediche 2 volte a settimana per tenere sotto controllo questa parte immune dalla memoria
-Ah capisco. . .che strano Vane. . .ma che ti è capitato santo cielo? Cmq intendevo dire e ora sei rimasta in contatto con questo ragazzo? A proposito com’è?
-Bhe no. . .a dire il vero da quando sono uscita dall’ospedale non l’ho più rivisto. . .non mi ha lasciato nemmeno un recapito. . .niente! Però è molto carino. . .capelli neri, ricci, e lunghi . . .alto, magro. . .bellissimi lineamenti del viso. . .
-Wow l’uomo perfetto insomma!
-eh si puoi dirlo forte. . . pensa che è stato con me quasi tutti i giorni in ospedale e a un certo punto mi ha portato anche dei fiori che carino!
-Già. . .Ma Vane perché dici che devi per forza ricordarti di lui? Non è necessario. . .cioè voglio dire, magari è solo uno sconosciuto che ti ha salvato la vita no?
-No no non può essere Cami. . .io devo averlo conosciuto in qualche modo. . . lo sento, lo sento dentro di me che io già lo conosco. . .
-Che storia Vane. . .beh io ora devo scappare da Ricky (il suo ragazzo) mi dispiace! E poi vedo che hai il libro di anatomia aperto quindi ti lascio. . . Tienimi aggiornata su questa storia mi raccomando!
-Certo! Ahahah ma cmq tanto non stavo nemmeno studiando quindi. . .vabbè allora grazie della visita eh, ci vediamo presto!- le dissi accompagnandola alla porta. Le diedi un bacio sulla e guancia e la salutai .
-Ti voglio bene! – le urlai
Ma lei era già sparita nella città. Guardai l’orologio: erano le 6 e mezzo, si era fatto buio da un po’ .
Tra due giorni avrei avuto l’esame di anatomia e ancora non ero a buon punto con lo studio . Mannaggia non avevo la minima voglia di stare sui libri, non quel giorno . Così mi feci una doccia, mi infilai un paio di jeans, una maglietta e una felpa. Mi misi un paio di all star, presi il giubbino in pelle e uscii .
Mi diressi verso il pub che stava a due isolati da casa mia . Entrai e subito trovai sollievo nel tepore del luogo rispetto al freddo che faceva fuori . –Uffa fa troppo dannatamente freddo per essere in settembre!
Mi chiusi la porta alle spalle, perlustrai con lo sguardo il locale, ok nessun volto conosciuto, meglio così, volevo starmene in pace .
Mi sedetti a un tavolo e ordinai un doppio Baileys. Finito il secondo bicchiere, uscii.
Ero uscita nel mondo reale da una settimana e ancora non mi era successo nulla di strano o imprevedibile. Mmmm. . . troppo strano .
Stavo per svoltare a un angolo quando mi scontrai con qualcuno che subito non vidi .
-Hey guarda dove cammini la prossima volta!- urlai
Solo che subito dopo realizzai che era Michael .
-Oddio Michael scusami, non ti avevo visto. . .
-Hey Vanessa. . .non ti preoccupare. . .piuttosto come stai?
-Bene e tu?
-Un po’ affaticato, sono reduce da ore e ore di prove. . .stavo andando a mangiare qualcosa vuoi venire con me?
-Beh. . .a dire il vero io stavo per tornare a casa (-Non è vero avresti fatto il giro della città da sola , bugiarda. . .- la mi coscienza mi sussurrava beffarda). . .sono appena stata a bere qualcosa (-E lui ti ha chiesto se vuoi mangiare stupida-)…ma vabbè ti faccio volentieri compagnia – conclusi sorridendo
-Fantastico! Mi fa piacere. . .allora andiamo! –
Andammo a cena e poi usciti dal ristorante eravamo indecisi sul da farsi .
-Dove vuoi andare ora Michael? Sempre che tu non abbia da fare. . .- dissi quest’ultima frase con fare timido
-No no figurati. . .devo tornare al lavoro solo domani pomeriggio. Non saprei. . .io sono qui solo da due settimane, sei tu che devi guidarmi! Eheh
-Hai ragione , che stupida. . .ti piace lo zucchero filato Michael?
-Se mi piace? Certo!
Ci stavamo godendo un fantastico zucchero filato in due al chiaro di luna, seduti su una panchina .
-Guarda che luna splendida. . .- mi fece notare lui
-Eh già. . .io adoro la luna. . adoro guardare il cielo di notte. . .mi proietta in un’altra dimensione. . .
-E’ vero. . .- disse annuendo – Sai cosa Vanessa? Io ti conosco da poco ma è come se ti conoscessi da sempre. . .ti sembreranno strane le mie parole. . .ma quando ti ho raccolta da terra quella notte. . .ti ho presa tra le mie braccia. . .e ho sentito qualcosa di indefinibile dentro di me. . .e anche nei giorni successivi in ospedale. . .qualcosa mi diceva che ero legato a te. . .beh forse ti sembreranno tutte cavolate queste. . .magari sono io che non ho amici veri e non ho mai ricevuto affetto vero da nessuno e perciò vedo possibili legami dove non ci sono. . .-
-Michael. . . – lo interruppi – è tutto quello che sento anch’io. . . – ero rimasta ad ascoltarlo quasi incantata .
-Davvero?- rispose stupito
-Si davvero. . .
-Vedi. . .io sono circondato da persone che stanno con me solo per i miei soldi, xkè ho successo. . .ma tu, per uno strano gioco del destino, non sai chi sono. . .eppure sai chi sono da sempre. . .voglio conoscerti Vanessa, DEVO conoscerti. Parlami di te-
-Adesso?-
-Abbiamo tutta la notte per noi. . .- sorrise con quel sorriso che mi faceva sciogliere
[Modificato da polly_borderline 11/11/2009 18:58]
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