"Un Destino chiamato Michael" (in corso). Rating: verde

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2010 20:15
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10/11/2009 22:09
 
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Scusate stavolta non ho messo la frase, è che vado un pò di fretta!
Spero gradiate anche questo [SM=g27822]

CAPITOLO 3
Mi svegliai in piena notte, la schiena mi dolorava e avevo un forte mal di testa . Mi girai su un fianco e vidi che Michael stava dormendo sulla poltrona nell’angolo in fondo alla stanza . Mi faceva una tenerezza incredibile. . .era così dolce. . . e io sentivo ogni giorno di più come una calamita che mi portava sempre più verso di lui . Mi alzai per andare in bagno e quando fui vicina a lui mi soffermai a guardarlo : era rannicchiato sulla poltrona quasi in posizione fetale, aveva tolto i mocassini ed era rimasto con solo i calzini bianchi e avevi i capelli che gli coprivano parte del viso e lasciavano però trasparire la sua bocca sottile, ricoperta da un velo di rossetto rosso chiaro, così sensuale . Ricordo che in quell’attimo di contemplazione desiderai di baciarlo . –Aaaa stupida stupida Vanessa! Ma a che pensi eh?- e poi avevo visto bene? Un velo di rossetto sulle labbra? Ma quale uomo si mette il rossetto?! Vabbè che a me i ragazzi un po’ truccati non sono mai dispiaciuti eh. . .anzi ora che ci pensavo, in quei due giorni, avevo notato anche un filo di matita nera sui suoi occhi! Mmm. . .a dire il vero questa cosa mi risultava un po’ strana. . .
Poi notai anche che stringeva tra le mani un libro, mi inchinai quel che potevo per vedere cosa fosse: “Peter Pan” . Peter Pan? –Ma che ragazzo strano questo Michael che mi ha salvato la vita- pensai . E sorrisi.
Ad ogni modo, mi accorsi di essere restata già troppo tempo a fissarlo persa nei miei pensieri, non volevo che si svegliasse e mi vedesse lì come una scema . Così andai in bagno .
Uscita dal bagno tornai a letto e, dopo aver gettato un’altra occhiata a Michael, mi riaddormentai .
Il mattino dopo, quando mi svegliai, lui non c’era più .
-Avrò sicuramente sognato. . .sarebbe troppo bello se fosse stato davvero a dormire qui con me-
Stavo già per cadere nello sconforto quando, mi alzai per stiracchiarmi, e scorsi sulla poltrona il libro di “Peter Pan” . E sorrisi tra me e me .
-Siii evvaiii ma vieniiii non ho sognato! Io non-ho-so-gna-toooo!! Ahahah non ho sognatoooo!-
-Vanessa? – mia madre era sulla porta che mi guardava con fare interrogativo .
-Mamma!! Stavo urlando vero? Ahah scusami ma oggi sono felice –
-Sono contenta per te piccola mia. . .e vuoi anche dirmi cos’è che ti rende così felice?-
-Volentieri mamma. . . ma solo se prima ti accomodi. . .non mi va che stai in piedi .
Così mia mamma si diresse verso la poltrona .
-Peter Pan? Ma…Vanessa? Che ci fa qua questo libro? Credevo che alle favole non credessi più da un pezzo!-
-Ahah mamma è proprio di questo che ti devo parlare . . . – e così le raccontai dei mio angelo custode che mi aveva salvato la vita . Poi mi chiese come stavo, com’era andato l’intervento e le raccontai anche della strana perdita di memoria .
Nel pomeriggio presto se ne andò ed io rimasi tutto il pomeriggio e tutta la sera in attesa di Michael.
E così fu anche i due giorni successivi . Furono due giorni che passai completamente sola. . . la compagnia di Michael mi mancava più di ogni altra cosa, come l’aria . Possibile che solo in così pochi giorni mi fossi legata a lui così tanto? Più che altro sentivo come che qualcosa dal profondo di me stessa fosse legato a lui da sempre. . .Mille dubbi mi attanagliavano la mente: perché non torna a trovarmi? Si sarà già dimenticato di me? –Beh certo, avrà un lavoro, una famiglia, non sarò sicuramente la sua priorità- mi rispondevo .
Ma. . .era la sera del quarto giorno quando sentii bussare alla porta . Era il medico primario .
Che delusione. . . –Sentiamo cos’ha da dire. . .- pensai
-Signorina York, sono venuto per comunicarle che esattamente tra 2 giorni potrà essere dimessa! – mi annunciò
-Oh è fantastico dottore- dissi con un filo di entusiasmo, comunque ero davvero contenta non ne potevo più di starmene a letto
-I punti si sono completamente rimarginati e va tutto più che bene. A parte quella cosa della memoria naturalmente. . .-
-perché dottore? Che c’è? Avete scoperto qualcosa? Qualcosa di grave?
-No nulla di grave, abbiamo scoperto che la parte di cervello, per così dire, “immune” dal processo di memorizzazione è un’area ben localizzata . Sappiamo solo questo . Perciò, dopo le sue dimissioni, dovrà andare ad appuntamenti settimanali con una specialista che le terrà sotto controllo questa sua mancanza diciamo. . .questo è tutto . –
-Grazie dottor Meyer, grazie . –
-Le auguro una buona serata, signorina Vanessa –
-Buona serata anche a lei. . . –sussurrai con un velo di delusione nella voce .
Erano le dieci di sera e bussarono alla porta di nuovo. Era Michael . Teneva le mani dietro la schiena.
-Buonasera Miss. . .-disse elegantemente sorridendo
-Ehilà Michael. . .era ora che ti facessi vedere. . . pensavo ti fossi già dimenticato di me-
.Dimenticarmi di te? Come potrei? Come si possono dimenticare due splendidi occhi azzurri come i tuoi. . .-
-Oh smettila Michael. . .-arrossii – come mai tutti questi complimenti stasera? “miss”, “due splendidi occhi azzurri”. . .-
-Per farmi perdonare per l’assenza di questi due giorni. . .mi dispiace, ho avuto moltissimo da fare –
-Ah capisco. . .-
-Ah dimenticavo, questi sono per te Vanessa. . .- e tirò via le mani da dietro la schiena e sfoderò un mazzo di 20 rose rosse .
-Ma…Ma…Michael!! Sono senza parole. . .non dovevi. . .
-E’ il minimo che potessi fare per farmi perdonare. . .- sorrise con quel sorriso che mi fa ancora oggi sciogliere
Presi il mazzo di rosse e lo annusai profondamente. . .- Grazie Michael, hai fatto davvero troppo per
me. . .dovrò sdebitarmi prima o poi –
-Non ti preoccupare, pensa a riprenderti ora –
-Ah a proposito- dissi – sai che fra 2 giorni mi dimettono?! Non è fantastico?!-
-Oh sì è fantastico Vanessa! E poi dove andrai? Che farai? Non mi hai ancora parlato veramente di te. . .-
-Beh per non so quanto tempo dovrò seguire delle terapie per la parte di cervello che ha perso la memoria. . . e comunque andrò a casa mia. . . e continuerò a studiare medicina-
-Studi medicina? – mi chiese incredulo
-Si, purtroppo. . .
-Perché purtroppo?- chiese ancora più incredulo
-Bhe perché io sono come stata costretta da mio padre a fare quella facoltà. . .voleva che seguissi le sue orme. . .e io probabilmente non ho avuto abbastanza forza da oppormi. . . io in realtà volevo cantare Michael. . .
-Dici davvero?! Io canto sai?! –
-Canti?- stavolta ero io l’incredula
-Si sono un cantante. . .e ballerino
- Michael ma non ci posso credere. . .- in effetti, Michael che ballava e cantava mi faceva un po’ strano . Però ora capivo il suo modo di apparire, il trucco, i vestiti ecc
-Ecco perché non sono venuto in questi giorni. . sto preparando un tour. . e ho avuto delle sessioni di prove molto faticose . Comunque è strano, molto strano che tu non mi riconosca. . .infatti dopo che ti ho soccorsa quella sera avevo paura che mi potessi riconoscere. . . e sono stato molto indeciso se restare o meno. . .sono conosciuto in tutto il mondo-
-Hum…molto strano davvero…oserei dire assurdo!-
-Già…-
-Ma il tuo nome d’arte qual è? Michael e basta? O un altro nome?-
-Michael Jackson- disse quasi sussurrando e guardandomi fisso negli occhi, come se avesse timore che d’improvviso ricordassi
-No, non mi dice niente. . .- dissi sconsolata
Poi ci fissammo negli occhi, come due persone che hanno fatto lo stesso pensiero .
-Oddio Michael. . . ma allora è solo te che non ricordo proprio. . .-
[Modificato da polly_borderline 10/11/2009 22:14]
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