mi scuso ancora per il ritardo
probabilmente avrete bisogno di rileggere il 9 da tanto ke è passato >.<
e scusate anche se è un pò corto, mi rifarò col possimo
CAPITOLO 10
“Once all alone…I was lost in a world of strangers…no one to trust, on my own, I was lonely…you suddenly appeared…it was cloudy before but now it’s clear…you took away the fear, you brought me back to the life…
you are the sun, you make me shine or more like the stars that…”
Michael smise di suonare e si girò di scatto verso di me.
-Oh Michael scusami tanto…non volevo…è solo che ti stavo cercando…poi ti ho trovato e sono rimasta incantata ad ascoltarti…-
-Ohhh- disse chinando il capo…le guance rosse e le mani sui tasti del pianoforte - è un’ipotesi per un brano che ho intenzione di inserire nel prossimo album-
-Erano bellissime le parole che cantavi Mike…veramente...sarei stata ad ascoltarti per ore…-
Chinò di nuovo il capo in un’espressione a metà tra la gioia e la malinconia.
-Su, entra – mi fece cenno con la mano di entrare. –Vieni qui, siediti accanto a me – mi disse sorridendo battendo la mano sullo sgabello facendomi spazio.
Seduta, io lo guardai e sorrisi. – Continua Michael…continua la canzone –
-Ma…ma non è finita…-
-Fa niente! Cantala fino al punto in cui sei arrivato-
E Michael riprese a cantare da dove si era fermato. Quando ebbe finito , tirò un lungo respiro e disse : - L’ho scritta pensando a te Vane…-
-A me? oh Michael!!- lo abbracciai e appoggiando la guancia sulla sua spalla iniziai a piangere lacrime di gioia…
together will cry happy tears…Lo strinsi forte.
-Hey perché piangi? Spero siano lacrima di gioia - mi prese il mento tra pollice e indice e mi sussurro queste parole con meraviglia e sgomento.
-Nessuno mi aveva mai detto cose così…non mi ero mai sentita così importante per nessuno…- sorrisi tra le lacrime
-Sapessi io…Vanessa, sai quei momenti in cui hai veramente tutto ciò che ti serve ed hai una paura folle?hai una paura folle perché tutto ti sembra così irreale e che possa svanire da un momento all’altro? Ecco, io ora ho paura.
-Paura di…di perdermi?
-Già…- disse asciugandomi le lacrime
-Michael io sarò vicina a te sempre e qualunque cosa accada…di questo te ne devi convincere…ormai ti ho trovato e mica ti lascio più eh?- sorrisi –l’unica cosa che devi fare è non lasciare mai la mia mano…-
Whatever happens don’t let go off my hand…
Prese la mia mano nella sua.
-Ma Vane tu non sai come stanno le cose. Io sono più che certo del tuo amore, sono sicuro di
noi…ma non mi fido delle altre persone capisci? Temo che possano rovinare il legame unico e speciale che ci unisce…Sono degli sciacalli Vanessa, degli approfittatori del mio genio…lo percepisco ogni giorno di più…e mi sento frustrato perché io ne ho comunque bisogno per diffondere i miei messaggi, la mia arte…per non parlare di…- e qui si bloccò e non finì la frase. Chinò il volto e guardò fuori dalla porta finestra.
Un parco gigantesco si stendeva oltre i vetri, il sole avrebbe illuminato ancora per poco la Sua Neverland. Era il crepuscolo del 20 giugno del 1995. Ed io ero lì, seduta sulle ginocchia dell’uomo dei miei sogni, nella sua reggia e non avrei fatto nulla e dico nulla, per penetrare quella ferita che lo attanagliava .
Sin dalla prima volta che lo vidi, avevo percepito quell’alone di tristezza che si portava dietro, che mascherava benissimo coi suoi sorrisi. Ma ora lo sapevo, qualcosa in particolare lo aveva ferito, distrutto, steso a terra.
Ma non volevo saperne…o meglio, volevo…ma avrei lasciato che fosse lui ad aprirmi il suo cuore quando e come lo avesse voluto.
Quando si voltò accennò un sorriso. Restammo a guardarci per qualche secondo. Misi la ciocca di capelli che era solito portare davanti al viso dietro all’orecchia e gli accarezzai la guancia sorridendo. Ci scambiammo un bacio lunghissimo e dolcissimo. Mi guardò in silenzio per qualche secondo e mi sussurrò :-"You are my life"…la intitolerò così. -
[Modificato da polly_borderline 07/01/2010 19:36]
"All this time away is killing me inside...I need your love in my life..."