Michael Jackson's This is it: commenti dei vip e recensioni

Ultimo Aggiornamento: 18/06/2011 22:06
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28/10/2009 14:18
 
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sono sicuro che se riusciva a ritornare in scena, il Mondo lo avrebbe conquistato per la seconda volta [SM=x47962]

Ci manchi Re [SM=g27813]
[Modificato da "Dangerous boy" 28/10/2009 14:18]

Le foto non sono abbastanza, perchè vi spingete così oltre?
Confondete le persone, raccontate solo le storie che volete voi.
Continuate ad inseguirmi, invadendo la mia privacy.
Volete lasciarmi in pace?!

"MJ, October 2001"
28/10/2009 14:24
 
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io sono convinta che abbiamo perso un grande artista, ma soprattutto un grande uomo, e mi auguro con tutto il cuore che almeno ora, dopo la sua morte, il mondo veda che artista straordinario era e che uomo meraviglioso abbiamo perso, mi auguro di tuttoqcuore ceh questo film serva a far capire a chi non lo sa, che persona straordinaria, irripetibile, era il nostro mike!!

"Together we can turn the swords into plowsheres"
28/10/2009 15:16
 
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Belle queste prime recensioni, specie quella del Sole24

[SM=g27811]

28/10/2009 15:18
 
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e pensare che quest quotidiani erano i primi a diffamare e a buttare me**a su michael [SM=x47978]
[Modificato da "Dangerous boy" 28/10/2009 15:18]

Le foto non sono abbastanza, perchè vi spingete così oltre?
Confondete le persone, raccontate solo le storie che volete voi.
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Volete lasciarmi in pace?!

"MJ, October 2001"
28/10/2009 16:00
 
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Re:
sonyantares, 28/10/2009 14.24:

io sono convinta che abbiamo perso un grande artista, ma soprattutto un grande uomo, e mi auguro con tutto il cuore che almeno ora, dopo la sua morte, il mondo veda che artista straordinario era e che uomo meraviglioso abbiamo perso, mi auguro di tuttoqcuore ceh questo film serva a far capire a chi non lo sa, che persona straordinaria, irripetibile, era il nostro mike!!




STRAQUOTO, SPERIAMO SPERIAMO SPERIAMO CHE TUTTI CAPISCANO E CHE VENGA MENO QUELL'IMMAGINE DEL C---O CHE GLI AVEVANO APPICCICATO ADDOSSO E TUTTA L'INFAMIA CHE LO AVEVA PERSEGUITATO E TORTURATO

Lucia
28/10/2009 20:05
 
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Michael Jackson, 'This is it' (the movie): l'anteprima di Rockol
Tag: film, Kenny Ortega, Michael Jackson, O2 Arena, pop/rock

Jacko che prova a ripetizione i mitici passi di danza e i nuovi trucchi di scena. Che puntualizza sugli arrangiamenti delle canzoni, “devono suonare come il disco”, suggerendo tempi e fraseggi ai musicisti, spingendo la virtuosa chitarrista bionda dal nome greco a tirare la nota acuta. Che si lamenta della cuffia, “un pugno nell’orecchio”, e si preoccupa, ansimando, di risparmiare la voce. Che detta le pause e spiega quando e come gli altri devono muoversi aspettando un suo segnale (“le prove servono a questo, no?”). Che ringrazia i collaboratori, “God bless you”, e cerca di renderli consapevoli delle sorti del nostro povero pianeta.
Tutto sembra, Michael Jackson in “This is it”, meno che uno zombie, una larva, un uomo al passo dal baratro e con la morte stampata in faccia. Non è il ritratto della salute, quello no, magrissimo e con i tratti stravolti dalla chirurgia plastica pietosamente coperti dalle luci di scena. Ma è lucido, concentrato, determinato. Il serrato montaggio ricavato da centinaia di ore di girato sarà anche servito a sforbiciare i momenti down o più imbarazzanti, ma il film di quasi due ore che da stasera (e per quindici giorni soltanto) viene proiettato anche nelle sale italiane restituisce a sorpresa un King of Pop vivo, vitale, presente a se stesso.
“This is it” è un documento dei suoi ultimi giorni sul palco che inizia col primo giorno di prove a Los Angeles e termina con un arrivederci alla O2 Arena di Londra (da cui proviene un breve spezzone della famosa conferenza stampa). E’ un resoconto, non un racconto: niente psicodrammi o agiografie, le annunciate interviste che imbastiscono e intervallano le prove escludono (per fortuna) amici, parenti e familiari e non sono altro che flash colti al volo tra i protagonisti dello spettacolo, il paterno direttore di scena Kenny Ortega, i tecnici, i costumisti, i musicisti, i coristi, i ballerini, gli acrobati: tutti mostruosamente bravi, “This is it” è anche un monumento alla professionalità dell’entertainment americano. Le scene iniziali, con i ballerini sul palco in attesa di sapere se hanno passato il provino, sembrano prese da “American idol” (uno dei candidati, tremante e piagnucolante, confessa che ballare è la sua unica ancora di salvezza: è lui, non Michael, il personaggio più fragile e indifeso davanti alla macchina da presa). Ma è l’unica, brevissima concessione al reality di un documentario altrimenti asciutto e lineare, affidato alle immagini molto più che alle parole. E che immagini, lo show alla O2 Arena, ora lo si capisce bene, sarebbe stato uno spettacolo fantasmagorico. Certe scenografie sono da urlo: i finti ponteggi con la skyline di New York sullo sfondo, Jacko in bianco e nero che interagisce con Gilda/Rita Hayworth, Humphrey Bogart e James Cagney nel gangster movie che fa da sfondo a “Smooth criminal”, un nuovo scoppiettante video di “Thriller” girato in 3D. E poi ragni giganti e fantasmi volanti , la scala idraulica su cui si issa Jackson e le macchine che sparano i danzatori sul palco come fossero fette di toast, gli schermi di fuoco e il robotico uomo di luce da cui Michael avrebbe dovuto materializzarsi a inizio show. Il protagonista appare in abiti civili e costumi di scena, dietro la macchina da presa e davanti allo schermo del computer, da solo sul palco mentre danza al battito delle mani o canta senza musica (sono i momenti più spettrali e toccanti della pellicola), finalmente umano e avvicinabile, finalmente mescolato agli altri mortali. E anche se lui, perfezionista ossessivo, non avrebbe mai autorizzato la diffusione di queste immagini “This is it” rende un buon servizio alla sua memoria. Serve a recuperare soldi, d’accordo (e già si parla in America della versione in Dvd, che molto difficilmente però arriverà nei negozi prima di Natale). Ma almeno non è una speculazione inutile come il doppio cd che porta lo stesso nome. E’ il ritratto imprevisto di un grande showman che preparava il ritorno in grande stile e che contro ogni probabilità sembrava proprio sul punto di farcela. Vale la pena di vederlo.

http://www.rockol.it/news-103782/Michael-Jackson,-'This-is-it'-(the-movie)--l'anteprima-di-Rockol-


Sono veramente felice di queste recensioni e sono immensamente grata a Kenny Ortega per il suo lavoro. L'aveva detto, noi eravamo i costruttori e Michael l'architetto.
[Modificato da l'ascolto 28/10/2009 20:17]
28/10/2009 20:44
 
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Finora ho letto giudizi solo positivi, credo sia davvero un ottimo film


28/10/2009 21:04
 
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"Ma almeno non è una speculazione inutile come il doppio cd che porta lo stesso nome. E’ il ritratto imprevisto di un grande showman che preparava il ritorno in grande stile e che contro ogni probabilità sembrava proprio sul punto di farcela. Vale la pena di vederlo."


Beh ragazzi............Mi sono venuti i brividi nel leggere questi commenti.

Io ho cercato in tutti i modi di convincermi di non andare a vedere questo film, perché sono convinta che se Michael non si fosse lanciato in questa cosa non sarebbe morto...Ma più ci penso più mi confondo..questo dopotutto è il suo ultimo grande regalo..c'è LUI su quel palco..

In giro non fanno che parlarne e ogni molecola del mio corpo mi spinge ad andare..per vederlo ancora..un'ultima volta, per lasciarmi incantare.

28/10/2009 21:10
 
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Re:
dangerousboy, 28/10/2009 10.16:

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This is it, l'ultimo Jackson più in forma che mai
dal corrispondente Mario Platero

commenti - | Condividi su: |vota su ||28 OTTOBRE 2009

NEW YORK – Ora sappiamo davvero che la morte di Michael Jackson è stata tristemente inutile. Kenny Ortega, il produttore dei concerti che Jacko avrebbe dovuto tenere a Londra la scorsa estate, aveva promesso uno spettacolo senza precedenti. Aveva ragione. Ieri notte a New York abbiamo visto l'anteprima mondiale di "This is it", un grande film documentario girato durante le prove di Jackson allo Staples Center di Los Angeles, quattro mesi di lavoro curato nei minimi dettagli, sfumato nel nulla.

Il film è un condensato di straordinarie performance, interpretazioni, danze, avveniristiche sperimentazioni tecnologiche, interazioni di Jackson con musicisti e tecnici, editato dalle centoventi ore di filmati delle prove, che ci ha fatto vedere in tutta la sua bellezza il concerto che non c'è mai stato.

Si vede Michael Jackson inedito, lucido, in ottima forma fisica a pochi giorni dalla sua morte. Nelle scene centrali del film, l'artista ha perfettamente il controllo della situazione. Un leader indiscusso che riprende i suoi collaboratori con misurata fermezza, mai arrogante, mai sopra le righe, con un carisma e uno slancio artistico insuperabili, come sempre. Chi ha scritto ironizzando nei momenti piu dolorosi che Jackson era già morto dieci anni fa dovrà fare ammenda e chiedere perdono. Perché a vederlo nella forma in cui l'abbiamo visto e in cui lo vedrete nel film, la sua morte sembra ancora più triste, imperdonabile, inutile rispetto a quello che sembrava quando l'abbiamo seguita nelle cronache di quei giorni d'estate. Resta il fatto che quel che colpisce di più è la dimensione umana di Jackson che appare per la prima volta al naturale, intelligente, lucido e ispirato allo stesso tempo. Eppoi il sorriso. Non quel sorriso spesso vacuo, studiato delle apparizioni pubbliche a cui ci eravamo abituati. Quel che si vede nel film è il vero sorriso, di nuovo inedito, di Michael Jackson.
Un sorriso rilassato e disarmante, che spesso diventa risata, ora nell'abbraccio con Ortega, ora con gli artisti, i ballerini, i chitarristi, i tastieristi, i batteristi del suo seguito. E quando non sorride o non canta, Jackson è concentrato, inflessibile nel ripetere passaggi che secondo lui non sono ancora perfetti, passaggi complicatissimi che richiedono una padronanza assoluta della tecnologia cinematografica oltre che musicale. Ad esempio una delle canzoni è costruita su un film in bianco e nero con Humphrey Bogart. Jackson appare anche lui sulla scena, le donne lo guardano, i killer lo cercano, Bogart gli spara ma lui si salva con salto nel vuoto da una finestra. Poi c'è la scena di Thriller, girata in un cimitero con mostri dell'orrore, oppure una scena con truppe tedesche che si moltiplicano all'infinito, una scena ancora con una bambina innocente e una scena struggente con i fratelli quando insieme erano ancora i Jackson Five.

Abbiamo visto l'anteprima al Reagal Theatre sulla quarantaduesima strada a New York. Le maschere, gli uscieri, i buttafuori indossano guanti argentati sulla mano destra, cappellacci come quelli che usava il cantante, giacche di lamè, abiti tipici dello straordinario artista morto improvvisamente per un arresto cardiaco il 25 giugno scorso per somministrazioni errate di antidolorifici, lasciando il mondo sgomento. Sul grande schermo della sala numero nove siamo collegati in diretta con il Nokia Center di Los Angeles. Vediamo arrivare insieme i Quattro fratelli di MJ, Jermaine, Randy, Tito e Marlon, stelle del cinema e del mondo dello spettacolo. L'anteprima è in collegamento diretto con altre 17 città nel mondo, da Città del Capo a Montevideo a Londra e ovviamente a New York, dove cinque sale del Regal sono state bloccate dalla Sony per questa kermesse globale.

Nel fine settimana il film arriverà in Italia e in altri 110 paesi. A Los Angeles fuori dalla sala c'erano dei dimostranti: il film distorce l'immagine di una persona che stava gia' male, dicono. Forse. A vedelo energico e allegro non sembrava. Toccherà a voi giudicare.





Bellissima recensione...mi ha fatto sorridere al ricordo che mi ha evocato dello splendido e disarmante sorriso di Michael.
28/10/2009 21:15
 
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io Liz Taylor la amo, ma ha un tantino esagerato secondo me. ho appena visto il film, e confermo che sia fatto bene, è lineare e non agiografico, ecc., ma non è un "film". il protagonista è geniale, sì, ma sennò si tratta di un mix ben assemblato di scene delle prove. nulla di più, nulla di meno.
vale la pena vederlo , assolutamente!! ma non aspettatevi un capolavoro di cinematografia

Everybody says that time is borrowed,
And hangin' down your head just ain't no good
And if your dares arise above tommorrow
Just give yourself a chance,
Fight the circumstance,
Rise and do it again

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