anna77@, 09/10/2009 15.31:
l'impulso alla ricerca e alla solidarietà (sanità accessibile a tutti) sono dei validi motivi assieme a quelli sottolineati da te.
Bye
Le donne si rivelano sempre molto abili nell'utilizzare il pensiero laterale rispetto a quello logico-sequenziale tipicamente maschile!
Per togliersi ogni dubbio riguardo alla relazione salute/pace, si potrebbe provare a chiedere direttamente ad un malato quanto egli si senta in pace. Con se stesso e col resto del mondo. Soprattutto se il malato è affetto da una malattia rara, invalidante, cronico-degenerativa, per cui, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, non esistono cure risolutive ma soltanto palliativi sintomatici ed intorno a lui si apre l'abisso dell'abbandono, della solitudine e del senso d'impotenza.