The Michael Jackson Tapes: A Tragic Icon Reveals His Soul In Intimate Conversation del rabbino Shmuley Boteach

Ultimo Aggiornamento: 15/04/2020 09:54
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05/01/2010 12:26
 
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Penso che il rabino dia troppe opinioni personali tra un discorso e l'altro.
05/01/2010 14:48
 
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Re: Re:
_Malombra_, 05/01/2010 3.10:


La religione (dal latino "religàre", cioè legare, vincolare), al contrario della filosofia (dal greco philòs:amore e sophia:sapere, cioè "amore per il sapere") non nasce con l'intento di liberare le coscienze, bensì di controllarle.
Le religioni istituzionali instillano sempre nell'uomo il concetto del peccato ed il conseguente senso di colpa, poichè un individuo che si sente colpevole è facilmente manipolabile da chi, proponendosi come mediatore divino, gli promette la salvezza eterna.

Michael aveva bisogno di essere definitivamente aiutato a liberarsi dai dogmi che lo limitavano, mentre questo rabbino pare non aver fatto altro che inculcargliene dei nuovi, facendogli semplicemente cambiare "padrone".

La Conoscenza di cui parla la Filosofia, invece, non vende risposte preconfezionate, ma ti insegna a trovare prima le domande per cui ognuno potrà poi, autonomamente, cercare le risposte.
La Conoscenza rende liberi, perchè richiede d'intraprendere un viaggio in cui tu sei l'operatore e la cui meta è il percorso stesso.



Ma io ti adoro!!!!!

05/01/2010 15:20
 
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..quando dice che coi bambini si sedeva sulle sue mani per far capire che teneva le mani a posto..mi ha commosso...

Premetto di non aver letto il libro ma solo l'introduzione e mai lo comprerò per scelta personale perchè ritengo che non possa aggiungere niente sul conto di Michael ma molto al conto del rabbino...
Mi ha colpito, ad ogni modo, questa frase che è stata riportata e che è veramente commovente..Si comprende da queste poche parole lo stato d'ansia e la fobia che lo accompagnavano nel quotidiano e che, presumo, hanno trasformato la sua vita in un inferno soprattutto dopo il processo.
Ho notato, infatti, che Mike appare poco espansivo nei suoi rapporti con i bambini dopo le accuse, avendo somatizzato un blocco che lo ha portato nel tempo a "controllare" i suoi comportamenti, anche quelli più banali..Questo suo atteggiamento mi sembra visibile anche nelle foto di famiglia, dove appare maggiormente espansivo con Paris ma molto controllato con Prince e Blanket...Posso solo immaginare tutta la sofferenza e la fatica che ha dovuto sopportare...
06/01/2010 01:05
 
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Re: Re: Re:
_Malombra_, 05/01/2010 3.17:


Complimenti per l'analisi, Freud-land: sarei quasi tentata di chiedere per lei il conferimento di una laurea honoris causa in Psicologia. [SM=x47932]


...E proposta da una seria professionista come te potrebbe risultare davvero credibile! [SM=x47938] In effetti, pur non avendone approfondito gli studi, sono sempre stata un'appassionata di psicologia, spinta dal bisogno di capire i motivi che hanno determinato il mio doloroso percorso personale, avvalendomi della lettura di diversi libri in merito e, soprattutto, da una certa capacità introspettiva che anche altri mi attribuiscono. Ma sono ben lontana dalla competenza dei veri professionisti che, come te, hanno faticosamente studiato per anni una materia che definire tale è fortemente limitativo in quanto trattasi di un vero "universo", ancora non del tutto esplorato...





06/01/2010 03:53
 
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sto quasi alla fine del libro:
nonostante il rabbino ci abbia messo mooolto di suo, con delle puntuali opinioni personali messe come parentesi tra una conversazione e l'altra, spicca la vera personalità di MICHAEL: uomo davvero eccezionale, di grandissimo cuore, di immenso amore, di una bontà straordinaria e soprattuto di una sensibilità davvero unica al mondo, un uomo puro, innocente,generoso, altruista e umile,anke se il rabbino nn ha mancato occasione per esprimere invece giudizi e ammonimenti su di lui, mascherati,resi impliciti e giustificati dalla fatto di volerlo analizzare a tutti i costi, comportandosi da psicoanalista piuttosto che da uomo di fede, da guida spirituale...
mi ha enormemente infastidito la sua voluta ambiguità nel parlare di certi argomenti, quando dice ke Michael si è macchiato di peccati orribili,terribili, ma poi nn dice mai chiaramente a cosa si riferisce...mas poi invece, in alcune circostanze,sembra affermare la sua innocenza sulle questioni di pedofilia.
Ancora, da un lato lo considera uomo buono e generoso, ma dall'altro lo accusa di essere narcisista ed eccentrico, ma lo stesso rabbino per tutto il libro nn fa che porsi con una presunzione, un'eccentricità e un' arroganza uniche (ho fatto questo, ho scritto questo, sono diventato questo, conosco questo ecc...) sembrando lui l'uomo di spettacolo, tutto sembra anzicchè un uomo religioso, quale dovrebbe essere...il libro, infatti, con la scusa di parlare del personaggio famoso, appare come un'autocelebrazione dell'autore stesso del libro.
forse il rabbino, che si diletta a fare lo psicologo/psicoanalista ha sostanzialmente dimenticato con ki stava parlando...con uomo di portata mondiale, internazionale, una star unica al mondo ke nonostante tutto, lui sì che davvero è riuscito a rimanere buono, gentile, umile e sempre l'essere umano grandioso che è sempre stato, sempre...
[Modificato da MICHAEL j.FAN 06/01/2010 03:58]
06/01/2010 05:36
 
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Ma io nel libro...non ho letto la parte in cui parlava male dei fratelli ...quella parte che fecero sentire su youtube tradotta...vi ricordate?nessuno d voi c ha fatto caso??...Quando dice che uno di loro lo scimmiottava sul palco etc etc...mmmhhh l hanno omessa ???...@_@

esistono vari "parti"..c'è il parto naturale..quello cesareo..quello in acqua e c'è anche il "parto per uccisione"..dopo quella notte..il ns Michael è rinato a nuova vita..ed è rinato nel mondo...TVB ..RIP....Firmato...UNA FRA UN MILIARDO..di fans...
07/01/2010 00:09
 
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Re:
MICHAEL j.FAN, 06/01/2010 3.53:

sto quasi alla fine del libro:
nonostante il rabbino ci abbia messo mooolto di suo, con delle puntuali opinioni personali messe come parentesi tra una conversazione e l'altra, spicca la vera personalità di MICHAEL: uomo davvero eccezionale, di grandissimo cuore, di immenso amore, di una bontà straordinaria e soprattuto di una sensibilità davvero unica al mondo, un uomo puro, innocente,generoso, altruista e umile,anke se il rabbino nn ha mancato occasione per esprimere invece giudizi e ammonimenti su di lui, mascherati,resi impliciti e giustificati dalla fatto di volerlo analizzare a tutti i costi, comportandosi da psicoanalista piuttosto che da uomo di fede, da guida spirituale...
mi ha enormemente infastidito la sua voluta ambiguità nel parlare di certi argomenti, quando dice ke Michael si è macchiato di peccati orribili,terribili, ma poi nn dice mai chiaramente a cosa si riferisce...mas poi invece, in alcune circostanze,sembra affermare la sua innocenza sulle questioni di pedofilia.
Ancora, da un lato lo considera uomo buono e generoso, ma dall'altro lo accusa di essere narcisista ed eccentrico, ma lo stesso rabbino per tutto il libro nn fa che porsi con una presunzione, un'eccentricità e un' arroganza uniche (ho fatto questo, ho scritto questo, sono diventato questo, conosco questo ecc...) sembrando lui l'uomo di spettacolo, tutto sembra anzicchè un uomo religioso, quale dovrebbe essere...il libro, infatti, con la scusa di parlare del personaggio famoso, appare come un'autocelebrazione dell'autore stesso del libro.
forse il rabbino, che si diletta a fare lo psicologo/psicoanalista ha sostanzialmente dimenticato con ki stava parlando...con uomo di portata mondiale, internazionale, una star unica al mondo ke nonostante tutto, lui sì che davvero è riuscito a rimanere buono, gentile, umile e sempre l'essere umano grandioso che è sempre stato, sempre...




Io sono a metà libro, ma sono pienamente d'accordo con ogni tua singola parola, a me danno davvero fastidio le opinioni del Rabbino e quella sua ambiguità nel parlare di Michael, sembra che voglia confondere le acque o l'opinione del lettore, in più come dici tu, dà a MJ del narcisista e del megalomane, addirittura dice che Mike si credeva il Messia, direi un po' troppo x uno che sbandiera al vento la sua amicizia e il suo affetto x Mike. Sempre come dici tu molto spesso sembra un autocelebrazione dell'autore. A parte questo, dai tapes davvero traspare il grande essere che era Michael, un'anima gentile, buona, sensibile, un'essere grandioso e questo MJ lo è stato fino alla fine. Lui era unico e mai nessuno potrà essere come lui o eguagliare la sua sensibilità e il suo animo gentile e sensibile.

It's all for Love...L-O-V-E - Michael Jackson




The Dancer on the Moon - our Michael Jackson Blog.

07/01/2010 01:12
 
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Per quello che posso dire, la lettura di questo libro e le dichiarazoni di Michael mi hanno confusa in maniera enorme.
In alcuni momenti mi pare lucido, convinto di tutto quello che afferma, serenamente consapevole.
In altri non riesco ad afferrarlo. Non riesco a capire la profonda insicurezza che sembra dover assecondare e ribadire sulle domande già costruite con le risposte di Shmuley .
VI CHIEDO PER FAVORE SE ANCHE A VOI E PARSA COSI' LA LETTURA!
Mi sono veramente convinta che era la persona più sbagliata per lui da incontrare.
Per aiutarlo a maturare anche emozionalmente, avrebbe dovuto conoscere una persona che non gli costruisse una strada,ma qualcuno che gli facesse capire con quali dei suoi elementi poteva costruirsela, non so se mi spiego.
La ricerca dei suoi simili (i bambini prodigio), la beatificazione eccessiva di alcuni personaggi ai quali era legato come sua madre, la demonizzazione di altri come Madonna.Questi elementi non mi hanno fatto trovare una persona pronta a diventare felice, solo capace di vivere alle estremità.
E questo "tipo" sembra essere convinto che puntualizzare sugli estremi corrisponda ad aiutarlo!
So di ripetere punti che altri di noi hanno già evidenziato, ma devo confessare che leggere questo libro mi ha solo aiutato a capire una volta di più e con grande dolore, e come altre volte ho detto rabbia, che se nella vita non si incontrano le persone che ti aprono la mente nel modo più appropriato, si rischia di vivere costantemente in centrifuga perenne.....
Che peccato Michael, mi dispiace davvero tanto per te. Potevi essere un uomo completo, non perfetto ma completo.
Ecco il libro l'ho finito.
Stefania

07/01/2010 14:03
 
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sto leggendo anche io il libro... è una lettura interessante devo dire.

Purtroppo il Rabbino è per forza troppo estremo per poter aiutare uno come MJ, tra l'altro si contraddice moltissime volte, soprattutto quando parla delle accuse ai danni di MJ... sembra combattuto tra la sua fede e l'ascendente che Michael aveva su di lui.
Al di là del fatto che parla tanto di megalomania di MJ ma pure lo stesso Boteach non scherza in questa, ha voltato le spalle a Michael proprio nel massimo momento di bisogno. Certo non credo che era la persona giusta per aiutare MJ, ma parla tanto di perdono a vanvera a mio avviso. [SM=g27815]

Per il resto mi pare un libro abbastanza veritiero, è il Michael che bene o male ho sempre immaginato, ok sensibile, gentile, ma umile relativamente ragazzi, molto manipolato dal suo staff, e purtroppo debole e troppo ancorato al passato per andare avanti veramente...

In lui prevaleva il King of pop, e il fatto di contornarsi continuamente di "signorsì" è stato uno dei più grandi errori di MJ.
[Modificato da Aryn 07/01/2010 14:19]
07/01/2010 16:44
 
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Re:
rosellina81, 06/01/2010 5.36:

Ma io nel libro...non ho letto la parte in cui parlava male dei fratelli ...quella parte che fecero sentire su youtube tradotta...vi ricordate?nessuno d voi c ha fatto caso??...Quando dice che uno di loro lo scimmiottava sul palco etc etc...mmmhhh l hanno omessa ???...@_@



Rosellina, quelle dichiarazioni non fanno parte delle conversazioni con il Rabbino ma di quelle registrate per la stesura di Moonwalk, la sua autobiografia. Questo perchè in realtà Michael ha "raccontato" la sua biografia ad uno scrittore che l'ha poi messa per iscritto.

Ho letto le vostre recensioni perchè mi hanno appena regalato questo libro e mi sono chiesta quanto ne valesse la pena. Sono solo all'inizio, ma come molti, penso anch'io che sia rivelatore del pensiero di Michael su molti argomenti, del resto quelle conversazioni sono esistite, abbiamo sentito le registrazioni.
I commenti del Rabbino sono spesso di parte, per promuovere se stesso e secondo me descrive Michael in una maniera a volte troppo tragica. Sicuramente non aveva vita facile e tanti problemi, ma a tratti nelle parole del Rabbino, sembra che Michael fosse una persona sull'orlo della perdizione, ma nel suo ambiente non era certo facile destreggiarsi, specie per una persona diversa come lui.






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