| | | Post: 4 | Registrato il: 14/09/2009 | Città: CATANIA | Età: 51 | Sesso: Femminile | This Is It Fan | | OFFLINE |
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Salve ragazzi! E' da diverse settimane che vi osservo; che scruto in questo forum e leggo i vostri messaggi e i vostri pensieri d'affetto x Michael Jackson.
Mi sono imbattuta qui "per caso"; ma forse non tanto "per caso"...
Sono stata spinta proprio da questa frase a parlarvi di me e della mia storia. Una strana storia, che riguarda me e Michael: xchè io credo che nella vita ogni cosa avviene x uno scopo preciso...
Innanzitutto non sono mai stata una fan di Michael Jackson, come di nessun'altro, tanto x intenderci. Conoscevo a malapena 2 o 3 canzoni al massimo, ma questo non ha voluto dire che non fossi al corrente della sua vita; come lui conosco tanti personaggi dello spettacolo, ed egli era sempre stato fra questi. Le mie preferenze musicali variano tra il genere pop e il genere classico, abitualmente associati al mio stato d'animo. Dunque mi bastava sapere che MJ fosse presente in questo mondo, come è presente il sole ogni giorno e la luna ogni sera. Non ricordo nemmeno cosa ho pensato, quando x la prima volta, ho appreso dell'accusa di pedofilia a suo carico. Per un decimo di secondo ho fatto un cattivo pensiero, lo ammetto, poichè sappiamo tutti molto bene come gira il mondo oggi e che non puoi più fidarti di nessuno. Ma ricordo anche che sono stata cauta a riguardo, non ho tirato subito le somme, non ho giudicato, ho atteso la conclusione dei processi, sperando sempre che fosse innocente; e quando tutto finì, tirai un sospiro di sollievo e dissi: menomale!
Poi la mia vita riprese la solita routin: lavoro, famiglia, amici...
Ma ecco l'estate 2009. E' il 25 giugno. Un giorno come un'altro, x me. Finchè non sento la notizia alla radio.
Non ricordo con esattezza cosa mi sia passato x la testa: Ho solamente provato un senso di smarrimento e confusione allo stesso tempo, ripetendo in continuazione: cosa? che cosa? cosa?
Ero letteralmente sotto shoc. Dovevo assolutamente sapere cosa gli era successo così all'improvviso. Ma xchè poi tutta questa curiosità e interesse x un uomo che nemmeo conoscevo? Eppure la mia vita da quel giorno è cambiata: non andava ne avanti ne indietro. Ogni mio pensiero era destinato a Michael Jackson, ogni cosa che facevo era riferita a lui. Ho provato a distrarmi, facendo cose nuove che mi assorbissero il più possibile; ma niente. Il suo nome e il suo volto mi tormentavano il cervello, e soprattutto non riuscivo a rassegnarmi all'idea della sua scomparsa. Allora decisi di documentarmi su di lui con libri, riviste e notizie riguardanti la sua vita passata e recente, scoprendo cose molto sconcertanti e dolorose. Poi ho iniziato ad ascoltare con attenzione la sua musica, approfondendo ancora meglio la sua indole. Ma la cosa più preoccupante è che tutta questa storia è diventata x me un'ossessione. Non c'è giorno che non pensi a lui come fosse vivo! Non riesco a fare a meno delle sue canzoni, ho persino una sua foto sul cellulare. Dormo poco e male. Spesso sono invasa da momenti di estrema tristezza e depressione. Non riesco a piangere. Avverto costantemente un grande peso sul petto che mi impedisce di respirare normalmente. Tutto questo va avanti da ormai 3 mesi. Il rimorso di non averlo conosciuto in tempo, mi fa letteralmente impazzire: dove accidenti sono stata in questi ultimi anni x essermi persa un tipo così speciale?!
Ora io mi chiedo: è ancora un "caso" quello che sto vivendo? So di molte persone che come me non l'hanno mai seguito e che stanno attraversando un momento simile al mio, a parte i fans, naturalmente.
Mi piacerebbe condividere con voi la mia conclusione a riguardo:
"Io penso, che quest'uomo, dall'animo particolarmente sensibile e delicato, e dalla creatività e dal talento decisamente unici; proprio a causa di un'infanzia infelice e di una vita molto complicata, abbia sviluppato una capacità carismatica molto forte su tutti coloro che lo hanno capito e amato x quello che in realtà volevasi dimostrare. E che oggi, con la sua morte ha scatenato come una sorta di telepatia ultraterrene con chi possiede anche solo un minimo di sensibilità; e lo fa entrando nella mente di chi sa ascoltarlo con il cuore. Egli è entrato nella mia mente xchè io ho cercato di entrare nella sua, immedesimandomi i quello stato d'animo che provò quando fu più volte picchiato dal padre, quando fu accusato ingiustamente e pesantemente, quando fu violato nel corpo e nell'anima. Allora ho capito tutto.
La mia è una realtà molto inquietante, che mi spaventa persino, ma che non voglio che finisca. Non voglio che vada via dalla mia testa, dalla mia vita.
Solo la speranza di incontrarlo un giorno, allevia leggermente questo strano dolore. Chissà allora cosa mi verrà in mente di dirgli; forse nulla. Un solo gesto: un forte abbraccio fraterno che sarà più eloquente di qualunque discorso..."
tizy72@ |