E stato un colpo di fulmine.
Quando sentivo promunciare il suo nome da bambina, ne rimanevo incantata come se soltanto gli adulti avessero potuto parlare di quell' uomo, le cui abitudini eccentriche, la grandezza, la fama e il talento riscuotevano in tutti opinioni tanto diverse.
Non l' avevo mai visto, ne sentito cantare ma quando sentivo gli adulti parlarne o soltanto ripetere; Michael Jackson,rimanevo li, incuriosita e affascinata.
Quando lo vidi la prima volta, intorno ai 10 anni, mi innamorai completamente di lui. Non ricordo di preciso in che occasione apparve ai miei occhi, ma sono convinta che si trattasse di una qualche premiazione.
Rimasi incantata, il passo leggero ed elegante, i capelli corvini lunghi fino alle spalle, il portamento disinvolto e sicuro, il sorriso dolce e sereno.
Pensate ad una bambina che in breve tempo non riesce a fare a meno di ballare in salotto per ore, sotto il ritmo di Billie Jean, pensate ad una bambina che, invece dei morbidi peluche a forma di animali, non riusciva a dormire di notte senza il suo cuscino con su stampato il viso di Michael.
Certe volte basta poco, persone che non abbiamo mai conosciuto sono connaturate con la nostra anima, collegate in qualche modo ad un inconscio che non mi fornirà mai la spiegazione del perchè credo d' averlo sempre amato.