22/10/2014 15:19 |
|
| | | Post: 512 | Registrato il: 15/09/2009 | Sesso: Femminile | Utente Certificato | Invincible Fan | | OFFLINE |
|
Non bastano certo quattro inglesismi in croce (comunque, sempre più delle parole in italiano che alcuni dimostrano di conoscere )e le "colte" citazioni (da "Barbie"? da " Cioè"?... A proposito, li fanno ancora?) per "sembrare" competenti.
È un dato di fatto: tutti quelli che usano In modo spasmodico gli inglesismi, alla resa dei conti ( che il più delle volte consiste in in un semplice "where are you from?"), ti guardano con gli occhi sgranati, e tu capisci che... Non sanno parlare l'inglese!!
I poveri autori(decontestualizzati in maniera spropositata) chiunque essi siano, sembrano degli idioti al pari di chi li cita.
Per non parlare dei soliti banali (tre o quattro) stilemi del romanesco e il "Miiiiiiiiiiiiiii!"del siciliano di zu' Turiddru ( con tutto il rispetto per il dialetto, se non usato a sproposito), ripetuti fino allo sfinimento.
Hai voglia a darsi arie fritte da ermetici! L'insulsaggine è immediatamente evidente e non necessita di alcuna interpretazione) a differenza di
qualsiasi "opera d'arte" che, appunto, sotto i polpastrelli delle persone sbagliate soccombe e perde inesorabilmente di significato. Mille " fighissima 'sta cosa" bellissimo, very cool", 'sto a impazzì", " sto sul pezzo" "figata pazzesca, thanks" e poi via con i"superlativissimi assai" (cit. Lola) e altre espressioni di cui dicevo prima (che più mainstream non si può) dimostrano solo il nulla (la mia tesi). Non ci sono criteri che tengano, scientifici o dialettici che siano.
Soluzione?
Altro che fiori di Bach!
Di solito il medico consiglia quattro schiaffi (Moretti non si è inventato niente). Sono sicura, però, che a certi soggetti, due mesi con falangi falangine e falangette ingessate, non li toglierebbe nessuno.
|