Nel lontano 28 Maggio 2004 da parte del Ministero per L'Innovazione e le Tecnologie, con il decreto chiamato:“Utilizzo del Fondo di finanziamento per i progetti strategici nel settore informatico”, a parte il consueto e canonico nome decisamente complicato, che di certo non aiuta la comprensione da parte dei cittadini, consiste nell'apertura di un portale informatico con il seguente dominio: “www.italia.it”. Questo doveva in primis favorire il turismo, visto che pubblicizzava le nostre bellezze, che di certo non ci mancano, e in secondo luogo aiutare gli stessi italiani a tenersi informati su decisioni e cambiamenti inerenti alla madre patria. Il sito appartenendo allo Stato ovviamente è sovvenzionato con i soldi pubblici, ma quanti ne sono stati stanziati? La umile cifra di 45 milioni di euro assegnati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri a valere sul Fondo di finanziamento per i progetti strategici nel settore informatico, 2,1 milioni da Regioni (cofinanziamento 10% sui 21 milioni loro destinati), 9 milioni da fondi Ministero dell’Ambiente e 2 milioni da Presidenza del Consiglio dei Ministri per promozione del portale; Per un totale di ben 58,1 milioni di euro, ma quali sono stati i guadagni? La risposta è zero! Infatti il portale ha funzionato solo per pochi mesi presentando molteplici problemi nella navigazione da parte degli utenti, poi ha smesso del tutto di essere operativo. Il caso ha oltrepassato anche confine Nazionale, infatti il Wall Street Journal, ha pubblicato un articolo a proposito di questo scandalo tutto “made in italy”. Così invece di pubblicizzare le bellezze del nostro paese, ha reso pubblico l'ennesimo spreco di denaro pubblico.
Eg
[Modificato da jezet 11/08/2009 22:00]