oggi sono andata al 9' compleanno di mia cugina Marta, organizzato in un grande giardino. Tra gli invitati vi erano ben 21 bambini di diverse età. Guardarli sistemarsi per giocare a pallavolo, ha suscitato in me il desiderio di diventare una di loro per tutto un pomeriggio, di dimostrare per la prima volta alle persone che nonostante all'anagrafe io risulti una ragazza quasi 18enne, in realtà dentro di me ho ancora molti istinti infantili che non voglio reprimere.
E' stato così che ho guardato in alto, in cielo, cercando approvazione da quella persona che conoscete anche voi, ho chiuso gli occhi e respirando a fondo mi sono sentita per un attimo vicino a Michael...ho sciolto i capelli, tolto il trucco e le scarpe e mi sono unita ai loro giochi: pallavolo, pallaprigioniera, gioco delle sedie. Il momento in cui mi sono divertita di più però è stata la gara di gavettoni con i super-liquidator: iniziata maschi contro femmine si è conclusa tutti contro tutti...I bambini mi saltavano addosso, mi abbracciavano e ridevano e scherzavano con me. Ho potuto così provare forse metà della gioia provata da Michael durante le giornate in cui giocava con i piccoli amici a Neverland...
Ma c'è stata una cosa che mi ha stupita i modo positivo: dopo aver insegnato ai bimbi la coreografia di thriller (grazie al cd che avevo in auto) e averla ballata assieme, mi sono sdraiata sull'erba e ho chiuso gli occhi: a fammeli riaprire è stato il bacio sulla guancia di una bambina di 5 anni che mi ha detto "No non è vero non puoi avere 18 anni, tu ne hai 5, come me!..ti voglio bene Pamela, ci vieni anche al mio di compleanno?!"
E io le ho promesso che andrò...ho guardato di nuovo in alto e ho visto il volto sorridente di Mike. Un brivido è corso lungo la mia schiena, stringendomi in un abbraccio immaginario
Pamj