Sisma: all'estero ci si interroga sui «warning» ignorati
di Elysa Fazzino
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6 aprile 2009
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Dall'alba, le immagini della distruzione in Abruzzo sono sui siti dei principali media stranieri, anche negli Stati Uniti. Le macerie, i soccorsi, i pianti. Notizie, foto e filmati campeggiano sulle home page. I titoli diventano più drammatici man mano che peggiora il bilancio della catastrofe: il terremoto è «apocalittico», «potente», «violento». E gira sul web l'interrogativo che gli italiani si pongono fin dalle prime ore: si poteva prevedere?
Il quotidiano spagnolo El Mundo dà rilievo alla polemica, con un richiamo nella pagina di apertura del sito: «Un geologo avvisò del disastro e lo tacciarono di allarmista». Online, il video con la recente intervista a Giampaolo Giuliani, tecnico di ricerca presso il Laboratorio nazionale di Fisica del Gran Sasso.
Il britannico Telegraph evidenzia con un titolo che gli avvertimenti sono stati ignorati: «Giuliani ha detto alla gente del posto di evacuare le loro case». «Le autorità locali devono affrontare serie domande sul perché hanno tappato la bocca a Giuliani invece di prendere sul serio le sue scoperte», scrive il Telegraph. Anche dopo il terremoto, il capo dell'Istituto nazionale di geofisica, Enzo Boschi, ha liquidato le previsioni di Giuliani: «Ogni volta che c'è un terremoto, c'è chi dice che l'aveva previsto… Non è possibile prevedere i terremoti». Boschi, continua il giornale britannico, ha detto che il vero problema dell'Italia è la cronica mancanza di precauzioni adeguate nonostante la sua lunga storia di terremoti.
Anche il Times ha un titolo sugli avvertimenti inascoltati. Un mese fa, si legge sul sito del quotidiano britannico, furgoni con altoparlanti sono andati in giro per le strade dell'Aquila dicendo agli abitanti di evacuare le loro case. Giuliani è stato denunciato alla polizia per avere «diffuso allarme» ed è stato costretto a togliere da Internet i risultati delle sue ricerche, anche se su You Tube resta un'intervista che aveva rilasciato. In un altro servizio, il Times interpella vari esperti: per la sua «complessa geologia», l'Italia è a rischio terremoti, non solo è una delle regioni simicamente più attive d'Europa, ma la sua complessità geologica rende i terremoti difficili da capire.
Nella cronaca del Financial Times, il corrispondente Guy Dinmore conclude il pezzo ricordando che prima del terremoto, i geologi avevano espresso allarme per i tagli del governo ai centri di monitoraggio sismico, «avvisando che nessuno li avrebbe ascoltati finché non fosse arrivato il prossimo disastro».
La polemica del sismologo Giuliani è molto in evidenza sulla home page del sito del New York Times: «Il warning sul terremoto fu tolto da Internet», osserva il "Lede Blog",
citando diffusamente la Reuters, che racconta degli avvertimenti ignorati dalle autorità italiane. Secondo la Reuters, «alcune autorità italiane tuttora non sono persuase e ritengono che l'avvertimento di Giuliani fosse solo una coincidenza». Rachel Donadio da L'Aquila e Elisabetta Povoledo da Roma aggiornano di continuo il pezzo di cronaca, che in queste è ha il titolo sui 40mila-50mila senza tetto.
Nei blog del quotidiano francese Libération vari lettori citano Giuliani: «la Cassandra», «Si poteva prevedere», «Lo si sapeva da mesi». «Un sismologo afferma di avere predetto il terremoto», scrive sulla home page Le Monde, che dedica spazio alla polemica scoppiata in Italia. Il sito pubblica svariati racconti degli internauti di lemonde.fr che risiedono a Roma.
Molti siti stranieri, infatti, chiedono a chi si trova in Italia è periodo di turismo di mandare la propria testimonianza. Alla Bbc un testimone racconta in inglese delle persone che passano «come dei fantasmi» con le coperte sulle spalle, trascinando valigie e bagagli. Poiché il terremoto si è sentito forte anche nella capitale, Le Figaro si fa raccontare dalla viva voce del proprio corrispondente a Roma, Richard Heuzé, di come è stato svegliato nella notte da due scosse. El Pais chiede ai lettori di diventare giornalisti e mandare cronache, foto e video della tragedia. E riferisce che 25 spagnoli sono stati evacuati dalla zona del sisma.
El Economista, che mette sulla home page un video della catastrofe, nota che vari Paesi hanno offerto il loro aiuto all'Italia, tra cui Russia, Francia, Germania, Grecia, Israele e la presidenza della Commissione europea.
La catastrofe è in alto sulla home page dei principali siti degli Usa. «Dozzine di morti, centinaia di feriti» titola il sito della Cnn. I soccorritori scavano nelle macerie con le mani alla ricerca di sopravvissuti al «devastante» terremoto, si legge sulla home page. Come altri siti americani, la Cnn riporta le condoglianze di Barack Obama. Tra le testimonianze di prima mano raccolte dalla tv americana, Joshua Brothers, un missionario americano all'Aquila, fa notare come le chiese e altre strutture storiche siano state gravemente danneggiate: «Molti palazzi hanno crepe, in alcuni i muri sono crollati».
Il Wall Street Journal osserva che i terremoti sono comuni in Italia e spesso causano gravi danni poiché molte città italiane hanno edifici vecchi di secoli «che mancano di rinforzi strutturali per resistere a forti terremoti». Ma di recente anche gli edifici più nuovi, «costruiti durante il boom edilizio degli anni Sessanta», sono stati messi sotto esame: il Wsj ricorda le 27 vittime del crollo del tetto di una scuola elementare, a San Giuliano di Puglia, nel 2002.
Dall'altra parte degli Usa, il Los Angeles Times scrive: «Edifici che erano lì da secoli sono in rovine…«dalle macerie si sentono arrivare grida d'aiuto». Vista la discrepanza sulla magnitudine del sisma, il quotidiano californiano scrive che è compresa tra 5,8 e 6,3 della scala Richter
www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/04/visti-da-lontano-estero-si-interroga-warning.shtml?uuid=2a49db86-22c3-11de-8bba-e0370d4c8b81&DocRu...
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