(Malombra), 15/09/2009 0.56:
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Infine, Michael liberava sul palco quella carica erotica che, non riuscendo ad esprimere nella vita, rimaneva a lungo compressa. Non è casuale, a tal proposito, che fosse così esplosiva, dirompente ed enfatica. Questo accade spessissimo agli artisti del palcoscenico, proprio perchè il palco non è vita, ma rappresentazione della stessa. Sul palco non rischi nulla, poichè tutto è programmato nei minimi dettagli, perchè hai il potere e perchè sei supportato da un pubblico adorante che non ti mette in discussione bensì, nel caso specifico di Michael, ti sviene addirittura davanti.
Il palco ha una chiara valenza catartica ed è proprio su questo concetto che è stato creato, come testimoniano le prime rappresentazioni della tragedia greca.
Penso che, aldilà delle valutazioni psicologiche, per Michael il palcoscenico, l'adorazione/approvazione dei fans, rappresentassero la VITA STESSA. La meticolosità con cui preparava il tutto, nonostante non gli piacesse e provasse fatica fisica a "girare in tour", sono la dimostrazione che si sentiva COMPLETO e APPAGATO sul PALCO.
E lo dimostrerebbe anche l'espressione che abbiamo visto nel trailer del This is it che contrasta con tutto l'inferno che stava attraversando: aveva indossato una ulteriore maschera o era felice perchè stava per regalarci nuove emozioni?