La Procura generale di Catanzaro propone al gip l'archiviazione
della posizione dell'ex premier e di altre nove persone
Why not, Prodi esce di scena
"Non c'entra con Saladino"
Why not, Prodi esce di scena "Non c'entra con Saladino"
CATANZARO - Dalle indagini fatte "può escludersi che Romano Prodi abbia mai fatto parte di quel gruppo di persone indicato quale 'comitato di San Marino. Queste persone erano solo di area politica riconducibile a Prodi". E' questo uno dei passaggi più signgificativi della richiesta con cui la Procura generale di Catanzaro ha proposto al gip l'archiviazione della posizione dell'ex premier e di altre nove persone nell'ambito dell'inchiesta Why not.
I dati acquisiti, è scritto nelle 36 pagine della richiesta al gip, "non consentono in alcun modo di ritenere la sussistenza di un effettivo coinvolgimento dell'ex premier nelle manovre affaristiche di Antonio Saladino", l'ex presidente della Compagnia delle Opere della Calabria nei confronti del quale è stato emesso avviso di conclusione indagini insieme ad altre 105 persone.
Al riguardo, gli inquirenti evidenziano come le ipotesi accusatorie per Prodi si basino su dichiarazioni de relato e comunque "generiche e vaghe ed inidonee a fornire dati concreti sui presunti favori di Prodi a Saladino".
I magistrati della Procura generale scrivono che deve essere "rigorosamente escluso" che la dimostrazione di rapporti politici "fra gli indagati costituiscano di per sè elementi di reità "; inoltre, gli accertamenti eseguiti sui tabulati telefonici di Prodi da Gioachino Genchi, consulente dell'ex pm Luigi De Magistris, non sono utilizzabili processualmente.
Infine, gli inquirenti, sottolineano come gli ulteriori accertamenti compiuti dopo l'avocazione su alcune società "non hanno evidenziato" a carico di Prodi "alcun elemento sia pure indiziante".
Allo stesso tempo segnalano come gli accertamenti dei i tabulati acquisiti da Gioacchino Genchi, consulente dell'ex pm Luigi De Magistris, hanno evidenziato "le stesse irregolarità già segnalate nel corso della verifica sull'utenza in uso a Clemente Mastella" per il quale era già stata chiesta, e ottenuta, l'archiviazione da parte del gip. Nell'atto è riportato un passo di una relazione del Ros dei carabinieri nel quale si afferma che "si ritiene che Genchi abbia avuto contezza della sicura riconducibilità di molte delle utenze agli intestatari già prima delle richieste di emissione dei decreti di acquisizione dei dati di traffico telefonico".
(23 febbraio 2009) Tutti gli articoli di cronaca
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