Rarronno, 26/02/2009 15.37:
Pare sia destino che non riesca a risponderti.
La prima versione era un po' più articolata, ora sintetizzo.
Ogni duetto è xxx feat. yyy. Uno dei due artisti(segnatamente quello che firma l'album in cui la collaborazione è messa) prevale sull'altro.
Troppo spesso diventano un modo per celebrarsi l'uno con l'altro.
Leggermente diverso è il caso in cui la collaborazione si di più ampio respiro: in genere però in questi casi nessuna delle due personalità prevale e si ha una sintesi, una media dei due talenti, non una somma.
Michael era un predestinato a diventare il re del pop, troppo bravo in troppe cose. Da allora è prigioniero del suo personaggio, scrivevo prima che mi ricorda i faraoni. Nessuno era nobile abbastanza per sposarli così sposavano le loro sorella. Michael non può(musicalmente parlando) che sposare se stesso, o al limite avere concubine.
Le colpe sono in parte sue e in parte del suo ruolo, ma non può più tornare indietro.
Su I can't help hai ragionissima, ma allora non si era ancora imprigionato nel suo personaggio, poteva ancora "abbassarsi" al livello di altri. Da Thriller in poi non gli era più possibile.
Su Stevie Wonder, Hotter than July è un buon disco, ci sento ancora lo slancio degli anni 70. Però ho l'impressione che sia un disco molto di maniera.
Delle tre canzoni che citi Do i Do non mi piace, gli altri sono d'accordo sono due capolavori.
Woman in red non riesco ad ascoltarlo, mi sembra Stevie Wonder che fà Marvin Gaye....
Chiedo scusa per gli errori e le parti oscure, se non si capisce qualche passaggio chiedi pure.
No anzi, scusami tu se non avevo capito alcuni tuoi passaggi, comunque fa piacere parlare con qualcuno appassionato di musica come me e che se ne intende, tu sicuramente sei uno di questi.
E' logico che ognuno ha i propri gusti, in ogni caso sono d'accordo su quello che dici, Michael da Thriller in poi è diventato una specie di faraone sopra tutti e questo ha mandato a monte ogni possibile buona collaborazione (a parte le cavolate pubblicitarie di cui abbiamo parlato fino ad ora)
Nel discorso finale io sono contento del lavoro che Michael ha fatto fino ad ora e per quello che è diventato, ciò non toglie che una mia piccola parte sperava fosse più rimasto come testa al ragazzino semplice e talentuoso che era in Off The Wall.
Certo posso capire che dopo la fama di Thriller restare semplice pur risultare quasi impossibile, però credo che se non si fosse come dire montato, avrebbe potuto fare delle cose interessanti musicalmente parlando (e magari meno cazzate scandalistiche).
Non a caso l'album di MJ che ascolto con più piacere è proprio Off The Wall, un bellissimo disco black senza tempo