Il Senato ha approvato il filtraggio dei siti con l'emendamento D'Alia, senatore UDC e compagno di banco di Cuffaro.
Se, in futuro, un blogger dovesse invitare a disobbedire a una legge che ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccarlo.
Di leggi ingiuste ne sfornano una al giorno.
C'è solo l'imbarazzo della scelta.
La prima è stata il
Lodo Alfano e l'ultima la
denuncia da parte dei medici dei clandestini che si fanno curare.
La legge D'Alia può obbligare i provider a oscurare un sito ovunque questo si trovi,
anche se all'estero.
In pratica schierano i server alle frontiere invece che gli eserciti.
Di fronte a queste leggi l'unica risposta è la disobbedienza civile.
dal blog di Grillo
questi danno la colpa di tutto ai comunisti poi imitano la censura web della dittatura comunista cinese.
Siamo messi sempre peggio.