Riporto in auge questa discussione perché da pochi giorni ho finalmente ricevuto in formato cd un pezzo fondamentale della carriera di questo artista, che definire straordinario, è quantomeno riduttivo.
Volevo festeggiare degnamente e saputo di queste pagine, ne approfitto per condividere il mio giubilo!
Premetto che ammiro Stevie da ben oltre un ventennio, mi ritrovo quindi con parecchio materiale in vinile, che negli anni ‘80 andava per la maggiore, progressivamente riconvertito in cd.
L’album in questione è “Where I’m Coming From” del 1971 (inspiegabilmente escluso dalla serie di rimasterizzazioni che in questi anni la Universal gli ha giustamente dedicato) ed inaugura la decade che lo vede -probabilmente- come protagonista assoluto, se si considera l’elevato standard qualitativo nell’intera produzione di quel decennio, “Hotter Than July” incluso, con i picchi già citati.
Nei primi anni 70, insieme ad artisti come Sly Stone, James Brown, Curtis Mayfield, Smokey Robinson, Al Green e Marvin Gaye (solo per citare il versante soul-funk) riuscì a produrre quanto di meglio si possa esprimere in musica...
Non si confonda questo lavoro con i precedenti, la differenza è sensibile!
E’ infatti il primo album interamente prodotto-arrangiato dall’artista e scritto a quattro mani con la neo-moglie Syreeta Wright, segnando quindi il primo, concreto passo, verso l’emancipazione dall’ingerenza dello staff Motown.
A 21 anni Stevie vuole il controllo sulla sua produzione e lo otterrà, rinegoziando il proprio contratto con Gordy.
L’album affronta temi a lui da sempre cari, critica e ingiustizia sociale ma anche redenzione attraverso l’amore.
Lo Stevie che ne traspare è la versione embrionale, ma già ben riconoscibile, di ciò che diventerà nel corso degli ispirati anni a venire e che lo porteranno a produrre i suoi indiscutibili capolavori.
Purtroppo “WICF” non ebbe molto successo, quasi ignorato dalla critica, produsse una sola hit single “If You Really Love Me”. L’artista lamentò infatti scarsa promozione e considerazione da parte della Motown, verso la quale nutriva da tempo una crescente insoddisfazione.
Qui si trovano in realtà delle vere perle “Never Dreamed You’d Leave In Summer” su tutte, ma anche “Do Yourself A Favor” e “Sunshine In Their Eyes”.
Purtroppo l’edizione che ho reperito, lascia parecchio a desiderare per note di copertina. Nessuna informazione tecnica, solo i testi
.
Consigliato vivamente a tutti, in qualsiasi formato!
P.S.: Per Airay: se poco poco conosco i tuoi gusti, ne sarai entusiasta…