Michael e' ai livelli dei Beatles o Elvis Presley?

Ultimo Aggiornamento: 27/09/2012 23:05
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12/08/2008 20:58
 
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gran parte degli artisti che sono meglio considerati o sono passati a miglior vita, o si sono sciolti...
ormai funziona così
finchè sono in vita invece cercano di spolparli vivi
16/09/2008 03:02
 
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Innanzitutto, i Beatles componevano e suonavano la loro musica. Preso poi atto del tempo che a MJ serve per il suo ultimo disco (ovvero 7 anni circa), mi corre l'obbligo di ricordare che nello stesso spazio di tempo i Beatles hanno realizzato tutti i loro 12-13 album. Fra il primo e l'ultimo loro disco, poi, la musica dei Beatles è stata in continua evoluzione, passando dal rock and roll nella forma inglese del mersey beat al folk di a hard day's night; dalla proto-psichedelia ed alla comedy song di rubber soul al rock lisergico di revolver; dal concept album di Sgt Pepper al country rock ed al low file del White album, ed infine dall'opera rock di abbey road al blues rock di let it be. TRa il primo e l'ultimo album dei Beatles la musica è dunque radicalmente iversa. Tengo inoltre a far precisare che i beatles hanno portato schonberg e bach in sala di registrazione: si può discutere se siano stati i primi o meno in tutto ma è con i Beatles che è nata la critica musicale. Se Elvis non aveva suscitato alcun interesse culturale, è con i Betles che nascono le prime recensioni musicali ed è con i Beatles che i critici inglesi ed americani di musica "seria", ovvero classica, si cimentarono nelle prime recensioni. Con i Beatles è la sostanza della musica popolare che cambia: per la prima volta si sono analizzate le canzoni, i loro riferimenti, la struttura ed il suono. Elvis cantava e ballava. E basta. John Lennon diceva di amarlo. Ma lo riteneva anche terribilmente passato, incapace di progredire. Presley ha continuato per oltre 20 anni -mi sembra indubitabile- a suonare le stesse canzoni, con lo stesso stile (addirittura facendo le cover dei beatles). Tutta un'altra cosa per i Beatles: questi introducevano sezioni d'archi ed al contempo ne toglievano il vibrato, spostavano i suoni nello spettro percepito od inserivano suoni di spettro non udibile; raddoppiavano le velocità di esecuzione degli strumenti ed al contempo rallentavano il cantato; facevano girare i nastri al contrario e filtravano la voce o camuffavano i suoni nel leslie dell'organo; portavano strumenti nuovi, usavano tecniche di registrazione da loro inventate e nuovi suoni sino ad allora inutilizzati in sala di incisione, raddoppiavano gli strumenti od i canali per crere nuovi effetti, passavano da intro col feedback a nuove intro in progressivo aumento di volume; usavano suoni reali per produrre musica materiale; riunivano composizioni originariamente diverse in unico pezzo ed una canzone poteva di frequente avere un cambio di tempo. E molto di ciò avveniva per la prima volta nella storia del pop - a mio parere (difficile dire sempre chi è il primo, ma su questi punti c'è abbastanza consenso). A mio parere i Beatles hanno affrontato anche la cacofonia stumentale tra '65-'66, ma direi che facevano lo stesso e più anche altri, sebbene quelle avanguardie siano state irrimediabilmente pallose. Per la prima volta i beatles hanno pubblicato i testi del loro disco sul retro, dando alla lirica la stessa rilevanza del suono.
Ora, di MJ non dico nulla: i conti si fanno alla fine. Faccio però presente che, lettura alla mano degli articoli dell'epoca, quando uscì Sgt Pepper dei Beatles, la critica, unanime, lo accolse come un capolavoro, la vetta di musica...classica del '900. Erano i beethoveniani a dirlo, mica il tg com. Per quello che il TG Com non si può svegliare domani e dire che i beatles fanno schifo. Perché il potere culturale fa paura a tutti in quanto detenunuto da pochi. E così nessuno al Tg Com, o su Novella 2000, osa dire che i beatles oppure un pittore, poniamo Raffaello, è un buffone, prendendolo in giro. Il perché mi sembra evidente: se ci sono gli esperti in materia, gli intellettuali del settore i quali dicono che i beatles o raffaello sono stati grandi artisti della storia, nessun ragazzetto del TG Com si metterà a fare un servizio per deridere gli stessi.
Viceversa, a questi stessi artisti saranno tributati tanti ed inutili elogi da parte del ragazzetto di turno, di novella 2000 o del tg com, il quale si guarderà bene dal criticare i nomi sacri ed anzi, darà alla gente quello che vuole sentirsi dire.
In ogni caso, tornando sul punto, non è esatto definire che "gli artisti sono meglio considerati quando sono morti"...Vedi sopra per i Beatles.
Se adesso mi rispondete che MJ ha venduto con thriller un pacco di copie, ovvero è il più grande di tutti perché...e qui non si capisce il perché dato che, di regola, subentra una definizione tautologica che ha molto a che fare con una devozione personale e nulla con un concetto musicale, allora..beh, che resta da discutere?
16/09/2008 11:10
 
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dico solo questo: io ho ascoltato sia il grande Elvis che i Beatles,artisti eccezionali,dall'enorme talento...ma poi ascolti Michael Jackson ed è diverso,non parlo di superiorità artistica,ma lui ha qualcosa in più...non sò cosa sia di preciso...però quando ascolti un suo brano è come se riuscisse realmente a farti capire cosa stia provando in quel momento,riesce a renderti partecipe dei suoi sentimenti...attraverso le sue canzoni impari a conoscerlo...
non so se questo voglia dire essere artisti del calibro di Elvis o i Beatles...sò solo che a suo modo Michael se ne distingue e nella sua unicità rimarrà per sempre una grande icona del mondo della musica,un mondo che deve veramente tanto a questo grande uomo.
16/09/2008 15:41
 
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quoto trilly, nella musica del nostro Jacko trovo qualcosa di inspiegabilmente bello, reale, nuovo, eterno, straordinario. Lui ha per me una marcia in più, è un genio. I Beatles possono essere innovativi quanto ti pare, possono aver provato 1000 stili diversi, ma io in Mich trovo qualcosa di diverso, forse perchè lui canta se stesso, (e cmq anche Mich si è innovato mooolto durante la sua carriera, non è negabile), perchè la sua voce è straordinaria, perchè lui è l'unico ed inimitabile Micheal Jackson, che ti cattura e non ti mollerà più. X me è così, poi ciascuno ha la sua opinione. x me è il Re.
16/09/2008 18:54
 
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Re:
Mich23, 16/09/2008 15.41:

quoto trilly, nella musica del nostro Jacko trovo qualcosa di inspiegabilmente bello, reale, nuovo, eterno, straordinario. Lui ha per me una marcia in più, è un genio. I Beatles possono essere innovativi quanto ti pare, possono aver provato 1000 stili diversi, ma io in Mich trovo qualcosa di diverso, forse perchè lui canta se stesso, (e cmq anche Mich si è innovato mooolto durante la sua carriera, non è negabile), perchè la sua voce è straordinaria, perchè lui è l'unico ed inimitabile Micheal Jackson, che ti cattura e non ti mollerà più. X me è così, poi ciascuno ha la sua opinione. x me è il Re.



Beh, è chiaro che un fan di Michael Jackson tenda a preferire 'a pelle' il proprio idolo piuttosto di altri grandi nomi della musica (vale anche per me), però un thread come questo andrebbe affrontato in un modo un po' più oggettivo (come è stato fatto pagine addietro) perchè in caso contrario non ha alcun senso; è un po' come chiedere a un tifoso della Roma se la Roma è al livello della Lazio.
In particolare devo chiederti una cosa: cosa intendi per 'forse perchè lui canta se stesso'?

17/09/2008 00:34
 
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criticofan, 16/09/2008 18.54:



Beh, è chiaro che un fan di Michael Jackson tenda a preferire 'a pelle' il proprio idolo piuttosto di altri grandi nomi della musica (vale anche per me), però un thread come questo andrebbe affrontato in un modo un po' più oggettivo (come è stato fatto pagine addietro) perchè in caso contrario non ha alcun senso; è un po' come chiedere a un tifoso della Roma se la Roma è al livello della Lazio.
In particolare devo chiederti una cosa: cosa intendi per 'forse perchè lui canta se stesso'?





Sì infatti, capisco il punto. La situazione è proprio questa: un fan di MJ apre un thread e si chiede se MJ sia come i Beatles. Ovvero, come se il tifoso della Roma voglia realmente chiedersi se la sua squadra possa essere pari al Brasile del '70 o all'olanda del 74 e via dicendo.
Come dici tu, ci vorrebbe oggettività ma è difficile.
Allora, facciamo così. Anzi no, prima dico questo.
Ho letto i tuoi interventi sul forum e sono tra i pochi che avrebbero un senso portati fuori da questo forum, su un altro sito di musica.
Detto questo dico un mio parere, del tutto personale, sul senso di MJ, come king of pop.
Al di là di mille interventi sul "canta divinamente", "canta se stesso", "balla da dio", forse MJ realizza una sorta di pieno rinascimento della musica pop.
MJ non innova niente nel pop, va altresì detto. MA credo non potesse innovare, probabilmente non c'era nemmeno possibilità di innovare e detto per inciso, a MJ non gliene è mai fregato nulla di ciò. Se, come ho letto su questo sito, a MJ interessa la melodia (lo dichiara lui stesso), non era nemmeno nelle sue intenzioni fare qualcosa di nuovo. Del resto, la melodia limita il pop.
Ma nemmeno Raffaello innova: rimanendo in metafora, Raffaello è il pittore del pieno rinascimento. Con Raffaello i colori sono freschi, i volti sono ispirati del nuovo stile, le proporzioni (ovvero le quantità numeriche che regolano la geometria dell'opera) sono ideali, e la matematica incontra il perfetto disegno, amen.
Se consideriamo MJ e Raffaello sotto il profilo dell'innovazione, allora siamo fuori: questi due vanno a casa. A dire il vero vanno a casa in molti e alla fine rimangono gli outsider.
Strano ma, adottando questo criterio (di innovazione), Giotto sbaraglierebbe Van Gogh (potrebbe anche essere così ma credo non tutti lo condividerebbero).
Va bene mi sbrigo: adottando un criterio comune di giudizio nel pop, I beatles sono molto più grandi di Elvis e MJ, questi ultimi messi assieme e moltiplicati per tre. Ma si può dire che Giotto è meglio di Raffaello? No, ovvio.
Allora cosa? A ben vedere, si può addirittura fare pendere la bilancia nei confronti di MJ.
Se il pieno rinascimento, ovvero la pienezza dell stile si raggiunge al cumine di un'epoca, quando è passata l'avanguardia con tutte le sue scoperte e innovazioni e si raccolgono i prodotti maturi del tempo, allora arriva Michelangelo e fa l'opera che sbanca. Quella che attira 1.000.000 di turisti tutto l'anno ai Musei Vaticani. Non so se Thriller sia la Cappella Sistina, ma facciamo che sia così per un secondo.
MJ aveva i video, la musica, l'età per interpretare la prima e la seconda cosa. Attira 60 milioni di persone con la sua opera più celebre. A questo punto, molti (i critici) devono sostenere che é me**a.
Ora, che cosa è il pop? E' innovazione? E' grandezza artistica? E' marketing di persone portate a comprare un oggetto o un'opera d'arte, o tutte queste due cose allo stesso tempo? E' un fenomeno culturale o è "bella musica" che piace e basta?
Le leggi del pop sono poche, forse sono queste appena elencate, di certo valgono per tutti. E quindi valgono anche per i velvet underground: i quali avrebbero voluto (col senno di poi) vendere tanto quanto MJ, oppure esserne più famosi. Certamente si credono più bravi artisticamente, ma forse Lou Reed non realizza in sè tutte le caratteristiche che il pop ha nel proprio orizzonte: innovazione, arte, successo, fama, fenomeno culturale e "bella musica".
Non mi pare poi che ci siano neppure 60 milioni di persone disposte a credere che "the trout mask replica" sia il capolavoro che la critica ritiene che sia, e credo non ci saranno mai. Per atrofizzare l'ultimo concetto non si può poi nemmeno affermare che Beethoven non vende ma è superiore a tutti: questo perché per il pop non valogno le leggi della classica. Il pop prende a prestito tutto ciò che è stato partorito prima nella musica "seria" (ed in ogni caso, per sua natura, il pop deve avere vendita, successo, produzione, distribuzione, marketing eccetera).
Da questo punto di vista MJ è superiore ad altri (eh, ma non forse ai Beatles...): successo, fama, ma sì, "bella musica" appartengono a MJ, così come appartengono al pop e ne sono tratti fondamentali.
E non vale nemmeno dire che il pop è inferiore al rock, tracciando una distinzione che non esiste, anzi, è impossibile da mantenere in molti casi (oltretutto il pop è genere, il rock specie).
Oppure sostenere che non è il pubblico che entra nella cappella sistina a determinare il valore intrinseco dell'opera: a parte l'evidente alterazione fra causa ed effetto, il pubblico nella musica pop, mentre "consuma" la musica ne attribuisce il suo unico significato possibile, altrimenti non sarebbe più "popolare" e per fare musica pop di valore basterebbe "innovare".
Ok, mi fermo prima di perdermi del tutto e tiro le somme.
MJ ha in sè il tratto caratteristico del pop: spettacolo e vendite, successo e fama. Direi che c'è uno stile in MJ. Forse vi è persino un fenomeno culturale dietro a questo cantante, unica cosa che può averne influenzato il successo per tanti anni, non potendosi sempre liquidare come "marketing" il motivo di tante vendite di MJ (allora basterebbe un buon manager per fare vendere Pupo).
Esperienza mediatica più che musicale, thriller è il trionfo del pop "commerciale" (dunque del "pieno rinascimento" del pop) che fa questo del suo autore "the king of pop".
Esperienza visiva, fisica, ovviamente uditiva: MJ comprende l'importanza di simili tratti nella musica popolare e ne realizza un album di sintesi.
Tale album entra a diritto nella storia del pop entrando nel "club" dei Beatles e quant'altri.
...
Va però da sè che fare l'apologia di MJ un po' mi costa, soprattutto se ci sono fan che scrivono in questo thread "Malcom 10" (al posto di Malcom X !!! Come dire Papa "Pio Per" Leggendo Pio X!!!! madre che roba si legge su 'sto forum.....).
[Modificato da MarkLanegan 17/09/2008 01:17]
17/09/2008 09:58
 
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MarkLanegan, 17/09/2008 0.34:

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criticofan, 16/09/2008 18.54:



Beh, è chiaro che un fan di Michael Jackson tenda a preferire 'a pelle' il proprio idolo piuttosto di altri grandi nomi della musica (vale anche per me), però un thread come questo andrebbe affrontato in un modo un po' più oggettivo (come è stato fatto pagine addietro) perchè in caso contrario non ha alcun senso; è un po' come chiedere a un tifoso della Roma se la Roma è al livello della Lazio.
In particolare devo chiederti una cosa: cosa intendi per 'forse perchè lui canta se stesso'?





Sì infatti, capisco il punto. La situazione è proprio questa: un fan di MJ apre un thread e si chiede se MJ sia come i Beatles. Ovvero, come se il tifoso della Roma voglia realmente chiedersi se la sua squadra possa essere pari al Brasile del '70 o all'olanda del 74 e via dicendo.
Come dici tu, ci vorrebbe oggettività ma è difficile.
Allora, facciamo così. Anzi no, prima dico questo.
Ho letto i tuoi interventi sul forum e sono tra i pochi che avrebbero un senso portati fuori da questo forum, su un altro sito di musica.
Detto questo dico un mio parere, del tutto personale, sul senso di MJ, come king of pop.
Al di là di mille interventi sul "canta divinamente", "canta se stesso", "balla da dio", forse MJ realizza una sorta di pieno rinascimento della musica pop.
MJ non innova niente nel pop, va altresì detto. MA credo non potesse innovare, probabilmente non c'era nemmeno possibilità di innovare e detto per inciso, a MJ non gliene è mai fregato nulla di ciò. Se, come ho letto su questo sito, a MJ interessa la melodia (lo dichiara lui stesso), non era nemmeno nelle sue intenzioni fare qualcosa di nuovo. Del resto, la melodia limita il pop.
Ma nemmeno Raffaello innova: rimanendo in metafora, Raffaello è il pittore del pieno rinascimento. Con Raffaello i colori sono freschi, i volti sono ispirati del nuovo stile, le proporzioni (ovvero le quantità numeriche che regolano la geometria dell'opera) sono ideali, e la matematica incontra il perfetto disegno, amen.
Se consideriamo MJ e Raffaello sotto il profilo dell'innovazione, allora siamo fuori: questi due vanno a casa. A dire il vero vanno a casa in molti e alla fine rimangono gli outsider.
Strano ma, adottando questo criterio (di innovazione), Giotto sbaraglierebbe Van Gogh (potrebbe anche essere così ma credo non tutti lo condividerebbero).
Va bene mi sbrigo: adottando un criterio comune di giudizio nel pop, I beatles sono molto più grandi di Elvis e MJ, questi ultimi messi assieme e moltiplicati per tre. Ma si può dire che Giotto è meglio di Raffaello? No, ovvio.
Allora cosa? A ben vedere, si può addirittura fare pendere la bilancia nei confronti di MJ.
Se il pieno rinascimento, ovvero la pienezza dell stile si raggiunge al cumine di un'epoca, quando è passata l'avanguardia con tutte le sue scoperte e innovazioni e si raccolgono i prodotti maturi del tempo, allora arriva Michelangelo e fa l'opera che sbanca. Quella che attira 1.000.000 di turisti tutto l'anno ai Musei Vaticani. Non so se Thriller sia la Cappella Sistina, ma facciamo che sia così per un secondo.
MJ aveva i video, la musica, l'età per interpretare la prima e la seconda cosa. Attira 60 milioni di persone con la sua opera più celebre. A questo punto, molti (i critici) devono sostenere che é me**a.
Ora, che cosa è il pop? E' innovazione? E' grandezza artistica? E' marketing di persone portate a comprare un oggetto o un'opera d'arte, o tutte queste due cose allo stesso tempo? E' un fenomeno culturale o è "bella musica" che piace e basta?
Le leggi del pop sono poche, forse sono queste appena elencate, di certo valgono per tutti. E quindi valgono anche per i velvet underground: i quali avrebbero voluto (col senno di poi) vendere tanto quanto MJ, oppure esserne più famosi. Certamente si credono più bravi artisticamente, ma forse Lou Reed non realizza in sè tutte le caratteristiche che il pop ha nel proprio orizzonte: innovazione, arte, successo, fama, fenomeno culturale e "bella musica".
Non mi pare poi che ci siano neppure 60 milioni di persone disposte a credere che "the trout mask replica" sia il capolavoro che la critica ritiene che sia, e credo non ci saranno mai. Per atrofizzare l'ultimo concetto non si può poi nemmeno affermare che Beethoven non vende ma è superiore a tutti: questo perché per il pop non valogno le leggi della classica. Il pop prende a prestito tutto ciò che è stato partorito prima nella musica "seria" (ed in ogni caso, per sua natura, il pop deve avere vendita, successo, produzione, distribuzione, marketing eccetera).
Da questo punto di vista MJ è superiore ad altri (eh, ma non forse ai Beatles...): successo, fama, ma sì, "bella musica" appartengono a MJ, così come appartengono al pop e ne sono tratti fondamentali.
E non vale nemmeno dire che il pop è inferiore al rock, tracciando una distinzione che non esiste, anzi, è impossibile da mantenere in molti casi (oltretutto il pop è genere, il rock specie).
Oppure sostenere che non è il pubblico che entra nella cappella sistina a determinare il valore intrinseco dell'opera: a parte l'evidente alterazione fra causa ed effetto, il pubblico nella musica pop, mentre "consuma" la musica ne attribuisce il suo unico significato possibile, altrimenti non sarebbe più "popolare" e per fare musica pop di valore basterebbe "innovare".
Ok, mi fermo prima di perdermi del tutto e tiro le somme.
MJ ha in sè il tratto caratteristico del pop: spettacolo e vendite, successo e fama. Direi che c'è uno stile in MJ. Forse vi è persino un fenomeno culturale dietro a questo cantante, unica cosa che può averne influenzato il successo per tanti anni, non potendosi sempre liquidare come "marketing" il motivo di tante vendite di MJ (allora basterebbe un buon manager per fare vendere Pupo).
Esperienza mediatica più che musicale, thriller è il trionfo del pop "commerciale" (dunque del "pieno rinascimento" del pop) che fa questo del suo autore "the king of pop".
Esperienza visiva, fisica, ovviamente uditiva: MJ comprende l'importanza di simili tratti nella musica popolare e ne realizza un album di sintesi.
Tale album entra a diritto nella storia del pop entrando nel "club" dei Beatles e quant'altri.
...
Va però da sè che fare l'apologia di MJ un po' mi costa, soprattutto se ci sono fan che scrivono in questo thread "Malcom 10" (al posto di Malcom X !!! Come dire Papa "Pio Per" Leggendo Pio X!!!! madre che roba si legge su 'sto forum.....).



WOW! [SM=g27825]
Ho messo in grassetto quella frase perchè, scritta da uno in grado di postare roba del genere, è realmente motivo di vanto!
Complimenti davvero!
[SM=x47932]
Un unico punto non mi è chiaro: la definizione di pop come 'genere musicale'.
Io non riesco a considerare il POP come un genere musicale. Tutto ciò che vende diventa POP, proprio perchè, come tu hai scritto, il successo rende un'opera 'POPolare'. Quindi anche un disco 'rock' può essere 'pop' (per esempio "The Joshua Tree" degli U2, o "Appetite for distruction" dei Guns n' Roses), così come un disco psicadelico può esserlo ("The dark side of the moon" dei grandi Pink Floyd, uno dei dischi più venduti e famosi di sempre).
La differenza tra "Thriller" e "The dark side of the moon", forse, è che il primo è stato concepito per vendere (è di altissima qualità, certo, ma è cmq un disco cretao per vendere), mentre il secondo POP lo è diventato per...effetto collaterale, diciamo.
Tutto ciò che vende è 'pop', ovvio, ma c'è differenza tra Beatles e Britney Spears, la stessa che c'è tra Michael Jackson e Rihanna.
Sempre 'pop' è, ma la qualità musicale e la caratura artistica sono differenti.
Quindi che genere è il 'pop', intendo che genere 'musicale' è? Il rock, il jazz, il soul sono caratterizzati da particolari sonorità, arrangiamenti, strumenti; sono a tutti gli effetti dei generi musicali riconoscibili per le loro particolari caratteristiche; ma il POP cos'è???
THRILLER è un disco POP, il più POP dal punto di vista del successo, ma quali sonorità lo definiscono tale? Dentro c'è soul, funk, rn'b, addirittura il rock di "Beat it"!
Ecco perchè faccio fatica ad intendere il pop come genere; lo considero piuttosto un intento, un obbiettivo; quello di vendere tante copie! Tra l'altro, a seconda del periodo, lo stesso genere musiale può trasformarsi da genere di nicchia a fenomeno di massa (per esempio il successo di Allevi!)
Infatti, ogni genere musicale diventa pop, se opportunamente semplificato ed edulcorato per le masse, addirittura il punk semplice e orecchiabile dei Blink 182 o di Avril Lavigne e la musica classica dei Rondò Veneziano.
All'interno di questo cosiddetto 'genere' che è il pop, ci sono miliardi di prodotti diversi, di ogni genere musicale, schifezze assolute e capolavori impareggiabili insieme.
Tu cosa ne pensi?



17/09/2008 12:34
 
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Quote "Criticofan".
Tu cosa ne pensi?

Cos'è il pop?
Bè, ma fai domande che richiedono ricerca e studio...!
Stando strettamente sul punto e senza cercare di divagare troppo, ritengo che le definizioni migliori del pop vengano da persone che non sono studiosi della musica e che perciò forniscono spiegazioni di tipo culturale.
A naso, senza alcuna pretesa di dire cose esatte, ricordo che il pop viene qualificato da un rapporto di logica industriale tra espressione intellettuale e mezzi di consumo culturale: in altre parole, la marcia Turca di Mozart che si sente su tantissimi cellulari come suoneria, non sarebbe pop SOLO perché concepita al di fuori di un rapporto di logica industriale, avendone ogni altra carattristica intrinseca (e credo che valga anche l'inverso, e cioè che se Mozart vivesse oggi e facesse la Marcia Turca domani, giovedì 18 settembre, quella sarebbe una canzone del tutto "pop").
Cercando di venire a MJ, Thriller ha diversi generi che ne fanno un album funky, rock, eccetera. Ok, io non intendevo parlare dei generi (non stili eh, ma "generi") che formano la musica "pop" intesa come "popolare". Quello lo lasciamo per un'altra discussione che è troppo difficile.
E quindi sì, hai ragione non esiste un concetto di musica "pop" come genere a sè, con un distinto suono, stile, tempo ecc. (Si può forse ipotizzare una struttura di musica pop, come strofa ritornello, bridge ecc. ma va beh, qui non importa).
In ogni caso, non trovo davvero, sai, differenze fra "dark side of the moon" e "thriller". Cioè, ci sono differenze musicali che sentiamo facilmente, ma non posso pensare che siano qualitativamente "migliori" le une o le altre. Possiamo giudicarle all'interno di un sottogenere, ma dubito che fra 800 anni si vorrà fare altrettanto.
Quindi, pongo sull stesso piatto Avril LAvigne e Pink Floyd: poi, se devo analizzare questi due cantanti-dischi, passo a giudicare la musica, ma il criterio di "innovazione" è uno solo dei tanti possibili nel giudizio finale.
E quindi mi pare che il discorso su MJ, quello di sopra, funzioni, in linea generale. Poi si possono coglere i dettagli della sua musica, ma qui non ne parliamo, facendo un discorso in linea puramente teorica.
17/09/2008 12:49
 
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Re:
MarkLanegan, 17/09/2008 12.34:

Quote "Criticofan".
Tu cosa ne pensi?

Cos'è il pop?
Bè, ma fai domande che richiedono ricerca e studio...!
Stando strettamente sul punto e senza cercare di divagare troppo, ritengo che le definizioni migliori del pop vengano da persone che non sono studiosi della musica e che perciò forniscono spiegazioni di tipo culturale.
A naso, senza alcuna pretesa di dire cose esatte, ricordo che il pop viene qualificato da un rapporto di logica industriale tra espressione intellettuale e mezzi di consumo culturale: in altre parole, la marcia Turca di Mozart che si sente su tantissimi cellulari come suoneria, non sarebbe pop SOLO perché concepita al di fuori di un rapporto di logica industriale, avendone ogni altra carattristica intrinseca (e credo che valga anche l'inverso, e cioè che se Mozart vivesse oggi e facesse la Marcia Turca domani, giovedì 18 settembre, quella sarebbe una canzone del tutto "pop").
Cercando di venire a MJ, Thriller ha diversi generi che ne fanno un album funky, rock, eccetera. Ok, io non intendevo parlare dei generi (non stili eh, ma "generi") che formano la musica "pop" intesa come "popolare". Quello lo lasciamo per un'altra discussione che è troppo difficile.
E quindi sì, hai ragione non esiste un concetto di musica "pop" come genere a sè, con un distinto suono, stile, tempo ecc. (Si può forse ipotizzare una struttura di musica pop, come strofa ritornello, bridge ecc. ma va beh, qui non importa).
In ogni caso, non trovo davvero, sai, differenze fra "dark side of the moon" e "thriller". Cioè, ci sono differenze musicali che sentiamo facilmente, ma non posso pensare che siano qualitativamente "migliori" le une o le altre. Possiamo giudicarle all'interno di un sottogenere, ma dubito che fra 800 anni si vorrà fare altrettanto.
Quindi, pongo sull stesso piatto Avril LAvigne e Pink Floyd: poi, se devo analizzare questi due cantanti-dischi, passo a giudicare la musica, ma il criterio di "innovazione" è uno solo dei tanti possibili nel giudizio finale.
E quindi mi pare che il discorso su MJ, quello di sopra, funzioni, in linea generale. Poi si possono coglere i dettagli della sua musica, ma qui non ne parliamo, facendo un discorso in linea puramente teorica.



Prima di tutto ancora complimenti per la tua competenza e la tua grammatica.
[SM=g27811]
Però in un punto particolare non ci intendiamo affatto (tutto il resto invece mi trova d'accordo); come fai a porre sullo stesso piano Pink Floyd e Avril Lavigne?!
[SM=g27825]
Forse ho capito male.
[SM=g27815]
Voglio dire, Avril Lavigne e poco più di un prodotto, semplifica (sempre che sia lei l'autrice dei suoi brani)il punk-rock perchè le masse di teen-ager ne usufruiscano, come già tanti hanno fatto prima di lei. Come fai a metterla sullo stesso piano dei Pink Floyd, un gruppo che all'inizio degli anni 70 era avanti di decenni rispetto anche ai più bravi artisti di quel periodo?I Pink Floyd sono uno dei pochi gruppi che possono realmente essere considerati originali, pionieri, inventori di un vero e proprio genere musicale. Prima di loro non si era sentito nulla di simile, gli arrangiamenti di tastiera erano avanguardia assoluta, le strutture dei brani superavano qlss convenzione, e furono i primi ad utilizzare il sequncer elettronico per fini musicali ("On the run").
Mi sembra un paragone un tantino azzardato, il tuo!

Detto questo, complimenti ancora!
Anzi, toglimi una curiosità: hai davvero solo 14 anni?!

17/09/2008 13:07
 
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Re: Re:
Ma no, hai ragione, non voglio mettere Avril Lavigne -immediatamente- sullo stesso piano dei Pink Floyd, però.... io sto attentissimo adesso a fare distinzioni.
Ora, c'è anche del maeriale che "puzza" un pochetto nei Pink Floyd, parola di tanti.
Avril Lavigne, ad esempio, non ha pretese culturali: i P-F sì, salvo poi talora sparare qualcosa che non ha molto valore assoluto. E dark side of the moon è l'albun più venduto dei PF ma, ovviamente, il più criticato per il suo contenuto commerciale.
Ora, quello che voglio dire è che "pioniere della musica pop" non è un vanto. E' quasi una contraddizione di termini adiacenti.
E secondo te, mettere un sequencer è davvero un'innovazione? Oppure sei sicuro che le strutture musicali dei P.F. superassero ogni convenzione? The Piper è davvero così innovativo? Se lo chiedi a qualcuno di super acculturato musicalmente ti dice "sì certo! non lo sai!". Ma se poi gli chiedi "Perché è così innovativo?", preparati a sentire un mare di barzellette che in confronto "Malcom 10" è niente.
Cioè, in sintesi, voglio analizzare i contenuti di un disco e può essere benissimo che Avril Lavigne strappi un 7/10 in pagella.

p.s.
ma no ho circa la tua età, mi sono iscritto in un lampo senza curare bene il modulo di iscrizione. ciao!




[Modificato da MarkLanegan 17/09/2008 13:09]
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