Scritto da: sery84 14/01/2006 17.48
Un capolavoro. Non risente del tempo che passa, anzi sembra invece che la musica pop si sia fermata a Dangerous, nulla di realmente nuovo da allora.
Esagerando al massimo: il pop si è fermato insieme a Michael.
Straquoto... Dangerous è qualcosa di indescrivibile... Ogni canzone è una perla immortale. Le musiche sono a dir poco perfette, ogni nota accompagna la parola giusta, i testi si alternano da profondi ed impegnati a canzoni leggere, ma comunque meravigliose. Michael è cresciuto, ha voluto sperimentare, sfruttare la sua maggiore libertà (anche se purtroppo non fino in fondo, avrebbe potuto fare ampiamente a meno di tutti i collaboratori di cui si è circondato), mandare messaggi diretti, a volte polemici. Black or White, Jam, Why You Wanna Trip On Me sono gli esempi più lampanti, sopratutto la prima. Il video di Black or White era una sfida alla discriminazione e al razzismo che il mondo non ha recepito appieno, così come il testo che alterna la musicalità della prima parte alla "durezza" della seconda ("I am tired of this devil, i am tired of this stuff, i am tired of this business"). Who Is It è perfetta: malinconica e rabbiosa al col tempo, la musica sembra sgorgare direttamente dal cuore di Michael, così come le parole. Heal The World rappresenta la visione di Michael di come dovrebbe essere il mondo e le persone che vi abitano, chiede ancora aiuto per i meno fortunati, per ogni bambino, per il domani. Will You Be There è indescrivibile, bellissima, vibra di emozione in ogni nota ed in ogni parola, così come Gone Too Soon. Dangerous è Dangerous, unica dal primo all'ultimo accordo.
Mi fermo qua per il momento (sono stata anche troppo prolissa), dico solo che mi stupisco quanto voi che Dangerous non abbia raggiungo e superato Bad.