Il Principe Sta Tornando!!
era scritto in francese ed l'ho tradotto brutalmente con un programma!!!!!
Come promessi, ed in esclusività per Remix Tangentiel, ha il resoconto
eccezionale del nostro vecchio amico di Santo-Paul, Peter Cato che-il
fortunato! -ha assistito qualche giorno fa ad un concerto molto, molto
privato di Principe ed il suo NPG nel suo antro di Paisley Park…
"Un grande grazie, innanzitutto, di Miglia Davis visito al mio "ospite"
Federico Goaty che mi invita una volta di più, un anno e mezzo dopo il mio
resoconto nostalgico dell'unica a Paisley Park, il giorno dell'anno 1988
[ndlr-Jazz Rivista n°519, ottobre 2001], ad esprimere la mia ammirazione per
l'infaticabile Principe. Devo confessare che anche se ho avuto la fortuna di
assistere da più di vent' anni a numerosi concerti di Principe ai quattro
angoli degli Stati Uniti ed in Europa, quell'al quale ho potuto assistere il
sabato 8 marzo ultimo-grazie all'amichevole complicità di una collaboratrice
del "Boss" locale, un immenso speciale thanks to her…)-mi ha sbalordito come
raramente! Se i prossimi concerti di Principe somigliano a questa fantastica
prestazione, ripetizione per un futuro giro per la promozione di un futuro
disco? nessuno lo sa ancora…), l'anno 2003 sarà ancora più eccitante di
2002!
Diventata piuttosto raro: il concerto ha cominciato a 23 h, ciò che è
straordinariamente presto strato-tardi per un come Principe… ci sono appena
200 persone nella grande sala, quella stesso dove, l'anno scorso, ha dato
all'epoca della sua terza Celebrazione un indimenticabile concerto acustico.
Riconosco alcuni amici, e particolarmente Sara Remke, co-proprietario del
caffè Black Dog che non smette di organizzare dei formidabili "anti-war
brilli" dove ciascuno viene ad esprimere la sua disgusto faccia alle
orribili azioni del nostro presidente no-eletto; Ricky Peterson, sempre
tanto vivo,; Scottie Pakulski che sparirà rapidamente per andare ne si
dietro la mensola occuparsi del suono,; il proprietario del Bunker, che cosa
saluto ma di cui non mi ricordo più il nome, Il club di Minneapolis, dove
Michael Bland e Sonny Thompson si prodursi ogni lunedì, e James Diers,
cantante delle gruppo Love-corriere e manager del formidabile trio jazz
Happy Apple, i nostri "jazz star" locali,… Durante tutto il concerto-chi
somigliava più, è vero, ad un ripetizione "live" molto, molto al punto…-,
Principe non ha parlato quasi, non lasciando çà e là che alcuni timidi
"thank you", "Di ya like this one?", "You had forgotten that song, uh uh?",
ecc.
Il NPG versione 2002-Renato Neto alle tastiere, Ronda Smith al basso e John
Blackwell alla batteria-è aumentato oramai dei Hornheads, quale gioia di
ritrovare sempre questi virtuosi tanto jazzy-funky, di Esther Godinez
(batterista installato a Minneapolis) amica di infanzia di Sheila E. e "ex"
del gruppo di George Benson, di Eric Leeds e di Atlanta Bliss, welcome back,
e di un nuovo chitarrista ritmico, Ella King di cui si dice che viene da Los
Angeles dove ha lavorato parecchi anni durante in quanto sessione woman per
la televisione ed il cinema.
All'eccezione di alcuni brani dei recenti "Tè Rainbow Children" (Mellow,
Family Name, Tè Work, e "One Nite Alone", Smunto Ha Heart, Valanga), lo show
era costituito solamente dei nuovi pezzi-probabilmente quelli del suo futuro
album di cui si si mormora già che non si intitolerebbe più "2000 Free: Tè
Rivelazione Year" ma, faccio fatica a crederlo, ma perché non…) "Tè Purple
House"-, delle "notizie" riprese e dei vecchi standard riordinate.
Prima constatazione: il suono di insieme è vicino a quello del giro "One
Nite Alone", ma il funk ed il blues sono ancora più presenti. La prova:
Principe e suo quasi-big band hanno aperto i festeggiamenti con una versione
incredibilmente metamorfosata di Kiss che somiglia oramai ad un blues
lancinante coronato di una sezione di rame scintillato. , Si ha
l'impressione che Principe è ripartito del démo originale di questo pezzo,
che ha dimenticato completamente la versione di "Parata" per reinventare di
nuovo qualche cosa, di incredibilmente moderno e tradizionale al tempo
stesso.) All'inverso, Shy è accelerato straordinariamente, e John Blackwell
effettuo un lavoro sorprendente di swing e di groove mischiato. Ma non è
tutto: Dark, I Wish U Heaven, Walk Don't Walk, Willing & Able, Como di cui
le parole "sono state raddolcite" evidentemente…), When U Love Somebody, I
Feel For You, Little Red Corvetta, Moonbeam Levels, sì, e Paisley Park
beneficiano anche di un formidabile lavoro di riscrittura, come le tre
stupefacenti riprese che hanno condito il concerto-Love Is Tè Answer di Todd
Rundgren, molto vicino alla versione originale di 1977 registrati dal gruppo
di Todd, Utopia, in "Oops! Wrong Planet"), Gesù di Curtis Mayfield ("There's
No Piazza Like America Today", 1975, e Too High di Stevie Wonder
("Innervisions", 1973 di cui si giurerebbe che era stata scritta per
Principe…
Infine, abbiamo avuto la fortuna di scoprire sei nuovi pezzi-Tè War
Stampatello, Love Stories, Gli Ain't No Fool, Incantesimo, Tè Silent
Majority e Wow.
Tè War Stampatello è più una delle canzoni i "riguardate" mai mai composte
per Principe: su un fondo molto rock, addirittura quasi hard-rock, chitarre
distordues, Blackwell "johnbonhamesque", organo in ebollizione, scandisce la
sua collera e le sue paure-a poco come un Saul Williams-faccia al bellicismo
attuale del governo Bush. Se lo sente un giorno, niente è meno sicuro…),
George non va ad amare. In compenso, voi, andate ad adorare!
Love Stories è una strana canzone di amore triste tinteggiato di cromatismi
elettronici, ripetitivi, danzanti che suonano finalmente come un formidabile
outtake del "1999" e, soprattutto, un tubo in potere-se questa canzone
poteva sembrare solamente velocemente e poteva beneficiare non sarebbe ciò
che che un poco di promozione radio…
Gli Ain't No Fool non è molto lontano di Love Stories, sebbene più calorosa,
più r'n'b. Là ancora, Principe, su un modo più ironico, ci detto la sua
collera, o piuttosto il suo dispetto, concernente la politica interna
applicata nel suo paese. Principe, nuovo cantante impegnato?
Incantesimo è un abbagliante seguito strumentale in tre parti-l'ultima è
francamente raschiata-che do l'opportunità a tutti i soffiatori di dare il
migliore di loro stessi. I fan di Weather Riporto e dei Miglia degli anni
72-75 non dovrebbero restare indifferenti… E Principe lascio un assolo di
chitarra raccolta ed esplosivo. , Poco avvenire radio per questo pezzo in
compenso…)
Tè Silent Majority è una ballata scura di cui il testo, una volta di più
molto impegnato, schernisci la paranoia americana, che sia bianca o nera.
Ancora un titolo che, se finisce per essere pubblicato, non dovrebbe
lasciare nessuno indifferente. (A dire il vero, questa canzone mi ha fatto
pensare alla scena dei "fuck you's" nell'ultimo film Spike Lee…)
Wow, infine, è un pop song gospel al Forever In My Life con la quale
Principe ha concluso la serata, a 1h15 precise. Impossibile, al momento, di
dire se i prossimi concerti dell'artista somiglieranno a questo, se il set
list sarà identico, ed anche se i musicisti del NPG saranno quelli che erano
là quella sera… Tutto ciò che si è indovinato ad apprendere, sempre grazie
alla nostra amica…), questo è che il sito del Music Club era "under
ricostruzione" attualmente, il “experience.03" sarà, ci ha si promise,
eccezionale), che il nuovo album, rievocato più alto, era finito dunque già
e che dovrebbe sembrare al mese di giugno, quando Principe farà finta di non
festeggiare i suoi 25 anni di carriera ed i suoi 45 anni semplicemente pure
festeggiandoli…"
© 2003 Peter Cato
:dd: :dd: :dd: :dd: :dd: :dd: