Michael Jackson non intende trattare con la famiglia del suo accusatore.
All'indomani della prima udienza processuale (svoltasi venerdì scorso) ai danni del Re del Pop - accusato di aver molestato sessualmente il quattordicenne Gavin A. e di avergli somministrato bevande alcoliche per raggiungere i suoi scopi - Mark Geragos, l'avvocato difensore di Jacko, ha fatto sapere che il suo cliente non intende risolvere la questione legale con un accordo economico.
Il capo della difesa di Jackson è stato perentorio, nel corso di un'intervista con l'emittente americana ABC: "Finché ne risponderò io", ha dichiarato, "non ci sarà nessun patteggiamento con l'accusa".
Secondo il difensore del cantante, il vero obiettivo della famiglia del minorenne è quello di sfruttare la situazione dal punto di vista economico.
Geragos ha posto l'accento sul fatto che l'avvocato assoldato dalla madre di Gavin sia lo stesso che nel 1993 seguì la famiglia di un altro minorenne, decisa a infangare il nome di Michael Jackson con accuse di pedofilia.
In quel caso, Jacko sborsò circa 20 milioni di dollari attraverso il patteggiamento.
"Se quel bambino fosse stato mio figlio, mi sarei rivolto alla polizia, non a un legale finanziario" ha sottolineato Geragos.
A prendere le difese di Michael ci ha pensato in questi giorni anche l'amico prestigiatore Uri Geller.
Nel corso di un'intervista a una stazione radiofonica israeliana, Geller - famoso per i suoi poteri come medium - ha rivelato di aver scoperto, attraverso l'ipnosi, l'assoluta innocenza del suo amico.
"Mi ha risposto sotto profonda trans che non ha mai toccato un bambino in vita sua", ha detto Geller, "Ha usato queste parole: 'I miei rapporti con i bambini sono puri'"
"Sono un esperto ipnotizzatore", ha aggiunto Geller, "e riesco a riconoscere se qualcuno cerca di mentire. Michael non mi ha preso in giro, ne sono assolutamente certo."
Speriamo abbia ragione...
sono contenta!