Il
14 novembre 1991, il videoclip più atteso nella storia della musica,
Black or White di Michael Jackson, veniva trasmesso per la prima volta dalle reti televisive di tutto il mondo.
Diretto da
John Landis (già regista del leggendario cortometraggio di
Thriller),
Black or White venne visto in simultanea da circa mezzo miliardo di persone distribuite in 58 diversi Paesi; tanto da meritarsi la certificazione del
Guinness World Records in qualità di «
video con il maggior numero di telespettatori di sempre».
Durante la sua messa in onda, il programma
Top of the Pops vide lievitare gli spettatori
da 6.5 a 10.8 milioni.
Il canale televisivo
BET arrivò a punte di
14.4 milioni di spettatori.
MTV, che aveva dedicato tutta la settimana al Re del Pop con special e video,
lo trasmise due volte di seguito.
Mentre
FOX arrivò perfino ad assicurarsi l'esclusiva per la prima messa in onda di
tutti i videoclip estratti dall'album Dangerous.
Costato circa quattro milioni di dollari (cifra che batté il precedente record mondiale stabilito dal corto di
Bad e che, nel 1995, sarebbe stata superata dai sette milioni spesi per il video di
Scream),
Black or White fu il primo videoclip musicale della storia a introdurre la tecnica del morphing (ad esempio, nella parte in cui i personaggi a mezzobusto di varie etnie pronunciano la frase «is black, is white»), che fino a quel momento si era potuta vedere solo in film come T
erminator 2.
Il messaggio del capolavoro rock-umanitario di Jackson è forte ed estremamente attuale:
non importa quale sia la tua etnia, religione o Paese di provenienza... nelle nostre differenze, siamo tutti uguali.
Di seguito, il
videoclip ufficiale.
Sotto,
un irresistibile Michael Jackson durante la lavorazione del videoclip.
Qui, invece, possiamo vederlo
mentre prova i passi di danza.
Post di Vincenzo Compierchio e foto di Eric Di Scenza per il Michael Jackson FanSquare.