13/06/2021 18:28 |
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| | | Post: 8.396 | Registrato il: 18/07/2009 | Sesso: Maschile | Amministratore Unico | Thriller Fan | Direzione | | OFFLINE |
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Β« In quel momento, pensai che la sua carriera fosse finita. Ero preoccupato per la sua vita.
Lo vedevo in tv pallido, truccato, e non riconoscevo piΓΉ il ragazzino che avevo incontrato anni addietro.
Allβinizio del processo, appariva forte, sicuro di sΓ©; ma col tempo, vidi crescere in lui il dolore fisico e morale.
Si presentava in tribunale in pigiama, camminava lentamente, il viso tirato. Sembrava quasi una statua di cera.
Ricordo il giorno in cui in aula mostrarono il materiale pornografico trovato a Neverland. Anche sua madre Katherine fu costretta a vedere quelle immagini.
In realtà , ancora non capisco perché quel materiale fosse lì. Credo ci sia stata una manovra da parte di qualcuno per distruggere Michael e la sua famiglia.
Chiedevo spesso a suo fratello Randy cosa sarebbe successo se Michael fosse stato dichiarato colpevole. E lui mi rispondeva: "Non sopravviverebbe, sarebbe la fine per lui".
Poi, il 13 giugno 2005, il verdetto arrivΓ²: INNOCENTE.
Io ero lì. Per un attimo, incrociai lo sguardo di Michael. Mi sorrise, ma i suoi occhi erano vuoti.
E quella fu lβultima volta in cui lo vidi da vicinoΒ».
- J. Randy Taraborrelli, giornalista, scrittore e biografo di Michael Jackson.
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Post di Ilaria Sacchini e foto di Eric Di Scenza per il Michael Jackson FanSquare. |