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[bio] Michael Jackson e il razzismo dei media

Ultimo Aggiornamento: 22/04/2021 01:26
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07/04/2021 23:07
 
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Quale caro prezzo Michael Jackson ha dovuto pagare per aver "osato" incarnare il sogno americano pur avendo la pelle nera, per aver sfidato qualunque barriera razziale fosse stata posta sulla sua strada, per essere riuscito a scuotere le coscienze dell'America e del mondo intero?

Particolarmente significative, al riguardo, le osservazioni contenute in un saggio apparso di recente su medium.com, dal titolo "Michael Jackson and Lessons on Race": una ricostruzione molto realistica - e, purtroppo, anche molto amara - dell'insidioso razzismo con cui Michael ha dovuto fare i conti per tutta la sua vita, in primis da parte dei media.
Un razzismo strisciante, che - in quanto tale - costituisce una gravissima accusa contro un certo modo di fare giornalismo e contro la presunta integrità morale dei suoi protagonisti.
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📌 Premessa fondamentale, il modo in cui i media sono soliti trattare la verità dei fatti:

«Michael Jackson è esploso nelle coscienze dell'America. [...]
Ha segnato dei record che nessun'altra star di colore poteva minimamente sognare, per quanto talentuosa fosse.
E Michael non solo ha infranto quei record, ma ha fatto anche saltare in aria le ultime vestigia di barriere razziali che erano state poste sulla sua strada. Era troppo grande, troppo ricco di talento e troppo fenomenale per poter essere messo sullo stesso livello di altri entertainer.

Quando i media se ne sono resi conto, sulla sua schiena si è inchiodato un enorme bersaglio, e lui non se ne sarebbe mai liberato, neppure se fosse morto.
Ormai i media avevano trovato un'ottima fonte di denaro, e non se la sarebbero mai fatta scappare. [...]

La verità per i media non è mai stata realmente importante, perché essi vendono solo racconti, e mai la verità in sé.
I media vendono storie inquadrate in una prospettiva ben precisa. Aggiungono sì alcuni elementi veritieri, ma la magia si ottiene quando ruotano quegli elementi in una narrativa diversa. [...]
La "verità" dei media saranno soltanto dei fatti che essi stessi hanno già predeterminato in quale prospettiva vogliono farti conoscere».
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📌 Ed ecco che, nei confronti di Michael Jackson, è andato sempre più consolidandosi un atteggiamento di stampo decisamente razzista:

«I media del 21º secolo non sono diversi dai media di 100 anni fa. [...]
Essi avevano sottratto ai neri l'umanità, trasformando noi bianchi in qualcosa di "sovrumano" e attribuendoci tratti differenti. [...] In un documentario, i neri sono stati addirittura descritti come "animali domestici intelligenti".

Cosa volevano i media che noi sapessimo di Michael? Che era strano.
Ebbene, cosa c'era di così strano in lui? I media hanno parlato degli animali che possedeva, del colore della sua pelle, e perfino della sua vita privata. [...]
Per qualche ragione, i media credevano di avere l'autorità per portargli via la sua umanità. [...]
Perché i giornalisti credevano di avere il diritto di farlo? Arroganza.
Cosa li ha resi arbitri di chi fosse nero e chi no, soprattutto se si tiene conto del fatto che la maggior parte delle redazioni di cui stiamo parlando sono bianche? È razzismo, puro e semplice, e l'hanno fatta franca per troppo tempo. [...]

Poi c'era quel soprannome... "Wacko Jacko".
Lo scrittore Joe Vogel ha affermato che il soprannome dato a Michael Jackson da 'The Sun' è di natura razzista.
Le scimmie "Jacko" o "Jacko Macaco" erano un giocattolo popolare negli anni '50. Pertanto, definire "scimmia" il Re del Pop o qualsiasi persona di colore è incredibilmente razzista, ed è vergognoso se tutto ciò viene da media bianchi». [...]



Michael Jackson durante l'intervista a Barbara Walters (1997), nella quale espresse tutto il suo disappunto per l'odioso nomignolo "Wacko Jacko".

«Come ha affermato Joe Vogel, i bianchi erano abituati agli artisti neri che partecipassero ad uno spettacolo, ma non che ne fossero gli artefici.
All'improvviso, questo talentuoso uomo nero di Gary dimostrò di avere un enorme potere e tanto denaro. Quel tipo di potere ha cominciato a superare perfino quello della star defunta da loro prediletta, Elvis Presley, ed a molti di loro tutto ciò non è piaciuto.
Hanno cominciato a disumanizzarlo, e lo hanno definito con espressioni razziste. [...]

Quanti, ad Hollywood, hanno fatto ricorso alla chirurgia plastica, o hanno posseduto animali esotici? [...]
Eppure, Michael Jackson è anche l'unico essere umano che può ancora essere preso in giro per il fatto di avere una malattia. [...]
Non era un donnaiolo, e trattava le donne con rispetto. Non ha fatto una vita mondana sfrenata, e non ha speso i suoi soldi esclusivamente per se stesso. Al contrario, è stato molto generoso. [...]
Ha passato del tempo ad aiutare i bambini malati, e invece i media lo hanno deriso, definendolo "strano" per questo». [...]



Michael Jackson sul set dello short-film di "Leave Me Alone".
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📌 A questo punto, una serie di considerazioni - a dir poco sconcertanti - sul cosiddetto "giornalismo del libretto degli assegni": ossia la tendenza, da parte di certi media, ad ottenere presunte "informazioni" dietro l'offerta di cospicue somme di denaro.
Una pessima abitudine della quale ha dovuto fare le spese anche Michael Jackson:

«Ciò che era iniziato nel 1993 come una notizia del tutto legittima, ossia un'accusa di molestie sessuali contro il cantante Michael Jackson, si è rapidamente trasformato in un circo mediatico dopo che una serie di programmi televisivi scandalistici hanno cominciato ad acquistare i diritti sulla vicenda.
"Se vuoi trasformare uno spettacolo degno di Carnevale in un evento di fondamentale importanza", ha detto Thomas Lennon, produttore di 'Frontline', "prendi un grande nome e trascinalo nel fango... La storia è stata comprata e cambiata ogni volta che le persone hanno concluso accordi per ottenere informazioni". [...]

"Ogni singola settimana, ci sono persone che vengono da noi e dicono di avere una grande storia su Michael Jackson, o qualsiasi altra cosa... e i miei clienti vogliono anche essere pagati.
È come se stessero facendo shopping in giro. Ormai il pozzo è stato avvelenato".


- Landon Jones, caporedattore della rivista 'People'.

"Il fatto che le accuse contro Jackson abbiano trovato ampia copertura da parte di numerosi importanti giornali", ha osservato Howard Kurtz, del 'Washington Post', "ha via via portato alla luce tutta una serie di aiutanti e sostenitori di Jackson 'con il palmo aperto'.
Tra costoro, la sua ex-cameriera, che ha venduto la propria storia ad 'Hard Copy'. Poi, due delle guardie del corpo di Jackson furono pagate ben 100.000 dollari, sempre per le interviste ad 'Hard Copy'".
[...]

Fate attenzione quando i media cominciano a parlare dei vari milioni di dollari che Jackson ha pagato per Jordan Chandler: non vi diranno mai la quantità di denaro con cui LORO hanno pagato le "fonti" da cui hanno avuto informazioni su Michael Jackson.
Una serie di suoi dipendenti insoddisfatti si sono messi in fila per ricevere la loro parte. [...]

Ciò che risulta davvero inquietante è la quantità di persone che hanno affermato di essere testimoni di casi di abusi su minori, senza però essersi mai rivolte alla polizia.
Questo avrebbe potuto renderle colpevoli sotto il profilo penale, avendo esse assistito ad atti di molestie su minori, ma senza mai dire nulla.
Tutto ciò dimostra o che si tratta di persone malate a tal punto da approvare le molestie su minori, o che quegli eventi semplicemente non sono MAI accaduti. [...]

Un altro esempio di "giornalismo del libretto degli assegni"...

Nel 1993, il cugino di Jackson, Tim Whitehead, rivelò allo show televisivo di Geraldo Rivera che da un tabloid gli erano stati offerti 100.000 dollari per confessare che Jackson era gay.
Nello stesso episodio, l'attore Alfonso Ribeiro, che nel 1984, ancora bambino, era apparso in una pubblicità della Pepsi insieme a Jackson (e che è meglio noto per il suo ruolo di Carlton nella sit-com di Will Smith, "The Fresh Prince of Bel Air"), ha raccontato che a suo padre "erano stati offerti 100.000 dollari da un tabloid per rivelare qualcosa di negativo su Michael Jackson".
Whitehead e Ribeiro, a loro volta, hanno invece affermato con fermezza di non aver mai visto Jackson comportarsi in modo inappropriato con nessun bambino, e di non essersi mai sentiti a disagio con lui. [...]

Non tutti, però, hanno resistito alla tentazione del denaro offerto dai tabloid.
Daniel Kapon aveva dichiarato di essere stato molestato da Michael Jackson. La polizia aveva indagato, e aveva scoperto che le rivelazioni del ragazzo non erano credibili, soprattutto quando il padre aveva affermato che suo figlio non aveva mai "nemmeno incontrato Michael Jackson".
Tuttavia, Daniel è riuscito a vendere la sua storia ad un tabloid per mezzo milione di dollari, nonostante la polizia avesse già chiuso le indagini. [...]

In sostanza, i media hanno individuato una storia allettante e sono saltati sul carro, perdendo tutta la credibilità che avrebbero potuto avere». [...]
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📌 Un orientamento tutt'altro che imparziale, quindi, che non poteva non confermarsi ulteriormente - e, anzi, radicalizzarsi ancor di più - durante il processo del 2005:

«Gran parte dei media erano pronti a ritenere Michael colpevole, non importava quali fossero i dettagli fin dall'inizio. [...]
E si sosteneva che era solo questione di tempo, prima che venisse condannato. Erano pochi i giornalisti che avrebbero effettivamente riferito come i testimoni dell'accusa si fossero sgretolati pesantemente davanti alla difesa». [...]



Michael Jackson durante il processo sul caso Arvizo del 2005.

«Guardando indietro oggi, degli osservatori imparziali si renderebbero subito conto di come il caso fosse uno scherzo.
Come diavolo ha fatto questo caso ad arrivare al processo? Molti dei giurati si sono posti la stessa domanda. Eppure è accaduto.
Anziché interrogarsi sugli aspetti più agghiaccianti dell'intera vicenda, su come da parte dello Stato non si fosse rispettato alla lettera neppure il protocollo sotto il profilo legale - anche orientando in una certa direzione le prove sul banco dei testimoni - solo per ottenere una condanna, tanta gente ha creduto che Jackson fosse riuscito a farla franca pur avendo molestato dei bambini.
Hanno creduto che il denaro avesse permesso a Jackson di tornare un uomo libero, ma dimentichiamo che anche le risorse dello Stato sono enormi. Michael Jackson era innocente, perché in realtà lo Stato non aveva nessun caso da risolvere». [...]



L'entusiasmo dei fan dopo l'assoluzione di Michael, il 13 Giugno 2005.

«Allora, cosa abbiamo imparato dai media? Che, quando si trattava di Michael Jackson, ai media piaceva parlare di lui come di un uomo "strano" perché era lì che si potevano fare i soldi.
Non ci tenevano a mostrare i video in cui lui giocava con i suoi figli, o donava generosamente il proprio tempo ai bambini in città. No.
Avrebbero di gran lunga preferito parlare dei pantaloni del pigiama che indossava dopo essere scivolato nella doccia prima di recarsi in tribunale. Nonostante un giorno sì ed uno no fosse vestito in modo impeccabile, quella giornata del pigiama rimane un'infamità. [...]
La verità non fa vendere riviste o giornali, ma le storie salaci sì, e questo è ciò che ha vinto alla fine». [...]
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📌 Ed ecco che si arriva al punto fondamentale di tutta l'analisi:

«Michael Jackson era semplicemente troppo grande, le sue tasche troppo piene, le sue risorse troppo vaste, e i modi per poter fare soldi con lui non finivano mai. Semplicemente, non si può lasciare che il Re del Pop riposi in pace così come accade per il Re del Rock and Roll, Elvis, celebrato e mai criticato. [...]

Michael Jackson non era una persona perfetta, né era un santo. Tuttavia, non c'è nulla che dimostri che fosse un molestatore di bambini: eppure, così tanti nei media si mostrano perfettamente a loro agio nel fare questa affermazione, senza prove concrete di sorta. [...]

Lui era una forza da non sottovalutare in ogni senso della parola, e ogni battaglia che gli è stata lanciata, l'ha vinta. È morto da uomo innocente, eppure sul suo conto si dice così tanto che sembra si stia ancora lavorando per distruggerlo.
È ora di dire la verità su Michael. [...]

I Jackson, partendo dall'umile casa in cui vivevano, erano diventati la personificazione vivente del sogno americano, non solo per i neri d'America, ma per tutti. Il loro padre aveva lavorato nelle acciaierie dell'Indiana per far diventare i suoi figli tra i più grandi entertainer dell'industria musicale. [...]

"[Michael Jackson] non sarà perdonato rapidamente per essere riuscito a ribaltare così tante carte", predisse James Baldwin nel 1985. [...]

E aveva ragione. [...]

Questa è la ricompensa per il successo di Michael. Questo è ciò che ottiene, per quasi cinquant'anni di entertainment.
Questo è ciò che si merita per aver devoluto grandi somme di denaro a numerose associazioni di beneficenza. Questo è ciò che ottiene dopo aver attraversato il sistema legale come un qualsiasi altro cittadino americano, ed essere uscito allo scoperto come un uomo innocente.
Un uomo nero innocente». [...]
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📌 Nonostante l'amarezza di queste constatazioni, purtroppo estremamente realistiche, rimangono comunque la forza e il valore eterno di un'icona che, in quanto tale, non potrà MAI essere cancellata. Ed è questo a far sì che, nel tempo, ad avere l'ultima parola sia sempre e soltanto la Verità:

«Michael non è mai stato in grado di controllare il messaggio che voleva inviare, e questo è ciò che ha contribuito alla sua caduta.
Ma non puoi schiacciare a lungo un brav'uomo e un bravo artista. Nonostante i documentari che pubblicizzano storie fittizie, la musica di Michael suona e risuona ancora tra milioni di persone.
La sua musica è stata ascoltata per le strade mentre centinaia di migliaia di manifestanti sono scesi in piazza per protestare contro il razzismo dopo la morte di George Floyd, nel 2020.
Michael Jackson è un'icona, e sarà SEMPRE un simbolo importante per l'America nera.

Non importa quante storie scrivano i media, o quante battute raccontino i comici, o quante storie malate i suoi ex-amici inventino per far soldi.
Michael Jackson è PER SEMPRE, e questa è una narrativa che i media non potranno mai cambiare».

Ed è GIUSTO così. 👑

Per il saggio in versione integrale:

madchronicallyillgirl.medium.com/michael-jackson-and-lessons-on-race-696...
__________________________________

A cura di Francesca De Donatis per il Michael Jackson FanSquare.
[Modificato da francesca.dedonatis 08/04/2021 20:16]
07/04/2021 23:16
 
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Non c'è altro da aggiungere, e spero che tutti piano piano paghino per ciò che gli hanno fatto.

La musica è una sostanza pesante senza effetti collaterali. (Gigi D'Agostino)
07/04/2021 23:35
 
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Ottimo lavoro, Francy. Molto interessante e veritiero!
08/04/2021 01:20
 
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Re:
mjj2pantera, 07/04/2021 23:16:

Non c'è altro da aggiungere, e spero che tutti piano piano paghino per ciò che gli hanno fatto.


Io, invece, spero che tutti paghino i loro crimini il più presto possibile e con gli interessi. Grazie Francesca.

08/04/2021 12:48
 
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Wow Francesca. L'ho letto con attenzione e lacrime agli occhi.
Dovrebbero fare un film solo con il bene che Mj ha fatto. Dovrebbero mostrare al mondo tutti i soldi e la beneficenza fatta da Michael.
Non hanno voglia di scrivere e parlare di tutto ciò perché fa più notizia e più soldi buttare un genio nel fango.
E come c'è scritto... MICHAEL JACKSON È PER SEMPRE

GRAZIE Francesca. Grazie a tutti voi
[Modificato da Adelina78 08/04/2021 12:48]

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08/04/2021 15:22
 
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Grazie a tutti voi che avete apprezzato questo approfondimento: ha colpito moltissimo anche me, ci tenevo a condividerlo perché forse non si riflette mai abbastanza su tematiche come queste, e su come vicende di questo genere possano davvero devastare una vita.

E ciò che Michael si è trovato a dover affrontare è ancora più sconcertante se si considera che, dietro l'artista ed il personaggio pubblico, c'era una persona, un essere umano come tutti noi: questo non lo si dovrebbe mai dimenticare.
Un atteggiamento come quello che lui ha dovuto subire ferisce prima di tutto la PERSONA in quanto tale. 💔

Mi auguro che, prima o poi, Michael possa finalmente avere piena giustizia, su tutti i fronti. ✌
[Modificato da francesca.dedonatis 08/04/2021 15:25]
08/04/2021 18:20
 
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francesca.dedonatis, 08/04/2021 15:22:

Grazie a tutti voi che avete apprezzato questo approfondimento: ha colpito moltissimo anche me, ci tenevo a condividerlo perché forse non si riflette mai abbastanza su tematiche come queste, e su come vicende di questo genere possano davvero devastare una vita.

E ciò che Michael si è trovato a dover affrontare è ancora più sconcertante se si considera che, dietro l'artista ed il personaggio pubblico, c'era una persona, un essere umano come tutti noi: questo non lo si dovrebbe mai dimenticare.
Un atteggiamento come quello che lui ha dovuto subire ferisce prima di tutto la PERSONA in quanto tale. 💔

Mi auguro che, prima o poi, Michael possa finalmente avere piena giustizia, su tutti i fronti. ✌

Ce lo auguriamo tutti noi che amiamo lui e la sua arte.
Il razzismo e le discriminazioni fanno male e segnano l'esistenza della persona.

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Badgirl (Adelina78), 08/04/2021 18:20:

Ce lo auguriamo tutti noi che amiamo lui e la sua arte.
Il razzismo e le discriminazioni fanno male e segnano l'esistenza della persona.

E ciò che sconcerta di più è constatare come le discriminazioni razziali siano ancora - purtroppo - così tristemente attuali: siamo nel 2021, ma, a quanto pare, secoli di storia non hanno insegnato all'uomo ad imparare dai propri errori. 😞
[Modificato da francesca.dedonatis 08/04/2021 20:50]
08/04/2021 21:26
 
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francesca.dedonatis, 08/04/2021 15:22:

Grazie a tutti voi che avete apprezzato questo approfondimento: ha colpito moltissimo anche me, ci tenevo a condividerlo perché forse non si riflette mai abbastanza su tematiche come queste, e su come vicende di questo genere possano davvero devastare una vita.

E ciò che Michael si è trovato a dover affrontare è ancora più sconcertante se si considera che, dietro l'artista ed il personaggio pubblico, c'era una persona, un essere umano come tutti noi: questo non lo si dovrebbe mai dimenticare.
Un atteggiamento come quello che lui ha dovuto subire ferisce prima di tutto la PERSONA in quanto tale. 💔

Mi auguro che, prima o poi, Michael possa finalmente avere piena giustizia, su tutti i fronti. ✌

Spero anch'io che si arrivi un giorno a ricordare Michael, la sua splendida persona, la sua arte magnifica e nient'altro, se lo merita veramente💓
09/04/2021 07:27
 
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francesca.dedonatis, 08/04/2021 20:49:

E ciò che sconcerta di più è constatare come le discriminazioni razziali siano ancora - purtroppo - così tristemente attuali: siamo nel 2021, ma, a quanto pare, secoli di storia non hanno insegnato all'uomo ad imparare dai propri errori. 😞

Purtroppo tutti si dimenticano che sotto il cielo siamo tutti uguali. Sotto terra saremo sempre uguali. In un pezzo quadrato sulla tomba non verrà scritto nero o bianco, italiano o albanese, ricco o povero. Solo il nome, nascita e morte.

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