Il 21 marzo 1997, la mitica
Blood on the Dance Floor di Michael Jackson veniva pubblicata in tutto il mondo come primo singolo dell'album omonimo.
Scritta, composta e prodotta da MJ e
Teddy Riley, la canzone nacque originariamente da un'idea di quest'ultimo.
Era il 6 giugno 1990, e il produttore era stato invitato ad una festa, a cui perΓ² dovette rinunciare in quanto impegnato con Michael nei lavori per l'album
Dangerous.
Il giorno successivo,
Riley venne a sapere che, proprio a quel party, una persona era stata uccisa sulla pista da ballo con dei colpi di arma da fuoco.
L'episodio lo colpì a tal punto che, la notte stessa,
prese la sua drum machine MPC 3000 e mise giΓΉ la base ritmica di una traccia dal retrogusto aggressivo e minaccioso, lasciandola perΓ² priva di parole, melodia e titolo.
A dare un nome al brano ci pensΓ² successivamente il produttore e ingegnere del suono,
Bill Bottrell:
Β«
Mi vantai con Michael di aver scritto una canzone fantastica chiamata 'Blood on the Dance Floor'.
Lui era fuori cittΓ , mentre io aggiungevo dei piccoli ritocchi al pezzo; e questo per diverse settimane.
La cosa l'aveva intrigato davvero; al punto che, ancor prima di aver sentito cosa avessi messo insieme, Michael aveva giΓ scritto la SUA versione di 'Blood on the Dance Floor'Β».
Scartata dalla tracklist finale di
Dangerous (pubblicato il 26 novembre 1991), Jackson continuΓ² a lavorare sulla traccia negli anni successivi, rimaneggiandola durante le sessioni dell'album
HIStory per poi completarla, nel gennaio del 1997, ai Mountain Studios di Montreux, in Svizzera.
Β«
Prendemmo il Dat (Digital Audio Tape, cioè il nastro digitale) di Teddy e lo lavorammo a Montreux con una squadra di quattro persone», ricorda il compositore
Brad Buxer.
Il testo che ne uscì fuori, noir e inquietante, custodiva una tematica familiare per Jackson: "Susie" - come già in precedenza "Billie Jean" e "Dirty Diana" - è seducente e, al tempo stesso, ingannevole.
Una donna vendicativa che attrae il protagonista con promesse di piacere, per poi pugnalarlo alle spalle nel posto in cui meno ci si aspetterebbe: la pista da ballo.
Come l'album nell'insieme, in un primo tempo
Blood on the Dance Floor passΓ² inosservata negli Stati Uniti, per diventare in seguito uno dei singoli di Jackson piΓΉ popolari degli anni Novanta.
Notevole, invece, il riscontro commerciale nel resto del mondo,
dove entrΓ² nella Top Ten di ben quindici Paesi, conquistando il primo posto nelle classifiche di Italia, Regno Unito, Danimarca, Spagna e Nuova Zelanda.
Merito, questo, anche del suo infuocato videoclip, co-diretto dallo stesso MJ con l'amico
Vincent Paterson, giΓ coreografo nei cortometraggi di
Smooth Criminal e
Black Or White, nonchΓ© ballerino in
Beat It e
Thriller.
Nel video,
si puΓ² vedere Michael indossare una giacca, una camicia e dei pantaloni bordeaux: un colore che rappresenta nel contempo il sangue e la passione.
Inoltre, per la prima e ultima volta in carriera,
il Re del Pop appare con i capelli legati in una treccia.
Ad accompagnarlo sulla pista da ballo, il ballerino e coreografo italiano
Luca Tommassini e quello nordamericano
Kevin Alexander Stea; mentre nella parte di Susie compare la ballerina e attrice
Sybil Azur.
E voi, che ne pensate di
Blood on the Dance Floor?
Post di Vincenzo Compierchio e foto di Eric Di Scenza per il Michael Jackson FanSquare.
[Modificato da francesca.dedonatis 21/03/2023 17:48]