Il 10 febbraio 1992, Michael Jackson giunge all'aeroporto internazionale di Los Angeles,
dal quale partirà per un viaggio di undici giorni in Africa, alla ricerca delle sue origini.
Michael era già stato nel continente africano - e precisamente a Dakar, in Senegal - nel febbraio 1974, in occasione del
The Jackson 5 World Tour, il primo tour mondiale dei fratelli Jackson.
Diciotto anni dopo,
vuole tornarvi con l'intenzione di realizzare un documentario dal titolo
Return to Africa, destinato alla sua collezione privata.
Accompagnato dall'amico Brett Barnes e da Ali Bongo, figlio del presidente del Gabon, il Re del Pop atterrerà il giorno dopo a Libreville, nella Repubblica Gabonese,
dove troverà centomila persone a dargli il benvenuto.
Sempre a Libreville, nel corso di un ricevimento all'Ambassador's Hall del palazzo presidenziale,
il presidente Omar Bongo lo onorerà con una medaglia d'onore.
Il 12 febbraio toccherà alla città di Oyem, nel Gabon settentrionale,
dove MJ verrà accolto da decine di bambini che innalzeranno uno striscione con su scritto: "
Bentornato a casa, Michael".
Nel villaggio minerario di Krindjabo, nella Costa d'Avorio,
il Re del Pop sarà incoronato Re di Sani da Amon N'Djafolk, capo della tribù Agni.
Mentre in occasione della sua visita a Dar es Salaam, in Tanzania, il presidente Hassan Mwinyi farà emettere
un francobollo speciale con su impressa l'immagine di Michael.
Nel complesso, Jackson percorrerà quasi cinquantamila chilometri in undici giorni;
visitando ospedali, orfanotrofi, scuole, chiese e istituti per bambini con malattie psichiatriche.
Ma come al solito, ai suoi ordinari gesti di straordinaria solidarietà, i media occidentali non dedicheranno alcuno spazio.
In foto: Michael Jackson con alcuni fan
all'aeroporto internazionale di Los Angeles, 10 febbraio 1992.
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Post di Vincenzo Compierchio e foto di Eric Di Scenza per il Michael Jackson FanSquare.