 26/08/2020 17:20 |
|
| | | Post: 537 | Registrato il: 09/02/2018 | Città: BOLOGNA | Età: 28 | Sesso: Femminile | Amministratore | Invincible Fan | Direzione | | OFFLINE |
|
« Per Michael Jackson, la musica e il suo lavoro contavano davvero tanto: rappresentavano, come il rapporto con i suoi figli, che semplicemente adorava, la sua ancora di salvezza e i suoi sogni.
Era sempre pronto a inventare le parole di un motivo o a creare un passo di danza, e aveva tanti interessi e passioni.
Una volta acquistò quasi per intero una libreria di cinema e musica per salvare i libri dalla dispersione.
Ma di queste cose tanti non sapevano, non parlavano. [...]
Ho camminato, sognato, giocato, fantasticato con lui.
Michael mi ha sempre aiutato a riscoprire me stesso, a trovare il piacere delle musica, della recitazione, dello scrivere, senza badare troppo al successo, alla carriera. [...]
Solo da adulto ho ricominciato ad essere un bambino, a desiderare cose diverse, come scrivere e sognare senza condizionamenti da star.
Lo stesso è accaduto a Michael.
In chi vive questo strano e difficile processo, c'è come un desiderio di amore, di realizzazione dei propri sogni, di autentico interesse per il mondo infantile.
Michael mi contattò perché [dopo la pubblicazione del film "Home Alone"] mi stavano accadendo un sacco di cose, troppo grandi, e troppo velocemente.
Penso che si fosse identificato nella mia situazione.
Alla fine, è piuttosto facile dire che il nostro rapporto fosse strano o altro, ma non lo era, perché era una situazione che aveva un senso.
In sintesi, eravamo amici. So che per chiunque altro potrebbe sembrare chissà che cosa, ma per me era soltanto una normale amicizia.
Le persone si pongono delle domande su quell'amicizia solo perché lui era la persona più famosa al mondo.
Io, invece, non avevo nessuno simile a me nella mia vita.
Nella mia scuola cattolica, nessuno poteva neanche immaginare cosa stessi affrontando, mentre Michael era quel genere di persona che aveva vissuto le stesse cose, e voleva essere sicuro che non fossi da solo.
Lui sapeva quello che stavo passando.
Sì, sono stato tante volte a Neverland: ho anche dormito lì insieme a lui, ma non ho mai subito abusi di alcun tipo.
Le accuse contro Michael sono assolutamente ridicole.
Michael era divertente, esilarante, gentile, dolce e generoso, e apprezzava di non essere trattato in modo diverso, ma come tutte le persone normali.
Per me la sua amicizia era qualcosa di normale, quasi banale. So che per gli altri non è così, ma per me era un'amicizia normale».
- Macaulay Culkin nelle interviste al Corriere della Sera del 27 giugno 2009 e al podcast Inside of You - with Michael Rosenbaum del 15 gennaio 2019.
______________________________
Post di Francesca De Donatis e foto di Eric Di Scenza per il Michael Jackson FanSquare.[Modificato da Compix 26/08/2021 21:57]
|