Il figlio di Trump: 'Quando ero piccolo mio padre mi lasciava con Michael Jackson'
Per difendere suo padre dalle accuse di razzismo e per dimostrare che le sue convinzioni politiche e sociali sono diverse rispetto a quelle raccontate dai media, il figlio di Donald Trump rivela di aver trascorso parte della sua infanzia insieme a Michael Jackson - e lo fa senza temere le conseguenze che una dichiarazione del genere possono comportare, oggi che (soprattutto negli States) si parla ancora dei presunti abusi del Re del Pop su minori (ma il processo del 2005 si concluse con l'assoluzione piena da tutte le accuse).
Nel suo nuovo libro, "Triggered: how the left thrives on hate and wants to silence us", appena arrivato sugli scaffali delle librerie degli Stati Uniti, Donald Trump Jr. - che ha la stessa età dei due principali accusatori di Michael Jackson, Wade Robson e James Safechuck, le cui confessioni sono alla base del chiacchierato documentario "Leaving Neverland" - racconta che, da bambino, suo padre era solito lasciarlo da Michael Jackson, quando la popstar viveva ancora nella Trump Tower:
"Considerando che mio padre è stato definito, tra le altre cose, un 'razzista', non è strano che abbia mandato suo figlio in vacanza con un uomo di colore o che lo abbia lasciato con Michael Jackson?".
Già due anni fa, nel suo libro di memorie "Raising Trump. Family values from America's first mother", Ivana Trump rivelò che Jackson - all'epoca trentenne - era solito passare del tempo insieme ai figli del tycoon, Ivanka, Donald Jr. e Eric, guardando MTV e giocando ai videogames. "Michael è un mio amico, è un talento straordinario ed è un grande onore per me, disse Trump quando Jackson fece visita al Taj Mahal, il suo casino sul lungomare di Atlantic City (oggi di proprietà dell'Hard Rock International), nel 1990.
Quando nel 2003 MIchael Jackson fu arrestato per presunte molestie su minori, con ben sette capi d'imputazione a carico, Donald Trump fu tra i pochi che parlando con i media provò a difendere il cantante: "Lo conosco bene. È generoso, non abbiamo mai avuto problemi. Non credo alle accuse, è un ragazzo speciale", disse. E lo fece anche dopo l'improvvisa scomparsa di Jackson, nel 2009, quando l'ombra dei presunti abusi tornò a macchiare la storia del Re del Pop: "Non era un pedofilo, ne sono sicuro".
Fonte:
www.rockol.it/news-708630/figlio-trump-rivelazioni-mio-padre-mi-lasciava-michael...
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