«NON HANNO TROVATO UN SOLO CAPELLO»
Di "Leaving Neverland" e dei suoi loschi protagonisti i media ne hanno parlato fino alla nausea, senza il minimo rispetto nei confronti della propria deontologia professionale nonché di un uomo deceduto ormai dieci anni fa, e per questo indifeso.
Ciò a cui questi pagliacci del circo mediatico internazionale non hanno concesso spazio, a parte qualche gradita eccezione, è il muro portante di ogni struttura democratica moderna, che sia politica, giudiziaria o giornalistica: il contraddittorio.
Tante persone, in questi primi sette mesi del 2019, hanno cercato di difendere Michael da accuse inverosimili e ben distanti dal ricordo dell'uomo che avevano conosciuto.
Sì perché, guardate caso, a sostenere le tesi del duo truffa Robson & Safechuck sono stati sempre, o quasi, personaggi che MJ non lo hanno mai visto neanche in cartolina. Chiunque abbia avuto l'occasione di incontrarlo, anche solo per una volta, non ha creduto per un solo secondo al mockumentary di Reed.
Tutta questa premessa, il cui contenuto è bene rimarcare di tanto in tanto, per introdurvi alle ultime dichiarazioni del cantautore e produttore discografico statunitense, SisQó. Il quale, durante una recente intervista a Bevy Smith di Radio Andy, ha spiegato perché, secondo lui, è assolutamente impossibile che i reati attribuiti al Re del Pop nella fiction della HBO siano reali.
Una voce tra tante. Una voce a favore di Michael Jackson. E proprio per questo, ancora una volta, ignorata.
___________________________________
Post di Vincenzo Compierchio, traduzione di Marco Di Gregorio, sottotitoli di Vittoria Moccia e video di Stefano Jackson dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.
VIDEO INTERVISTA:
www.facebook.com/mjfansquare/videos/2364365986978628/[Modificato da DOUBLE-D 10/08/2019 18:54]
...:::::: FAN dal 1991 - Presente sul FORUM dal 2002 ::::::...