Neverland, precipita ancora il prezzo di vendita del ranch di Michael Jackson.
Sempre più in basso: continua inesorabile la parabola discendente del prezzo di vendita di Neverland, il ranch che fu di Michael Jackson. Così, se nel 2015 si chiedeva al compratore la bellezza di 100 milioni di dollari per mettere le mani sulla proprietà da oltre 1.000 ettari, l’asticella nel 2017 si era abbassata intorno a quota 67 milioni per poi precipitare, proprio in questi giorni, a 31 milioni di dollari. È questa la cifra riportata in un recente articolo del Wall Street Journal, che ha interpellato gli agenti immobiliare incaricati della transazione.
Il Sycamore Valley Ranch, situato a Los Olivos in California e chiamato Neverland quando apparteneva a Michael Jackson (il cantante visse lì per 15 anni), era stato acquistato dal re del pop nel 1987 per 19,5 milioni di dollari. Poi, nei primi anni del nuovo millennio, la star scomparsa nel giugno del 2009, a seguito di una serie di difficoltà finanziarie, si era trovata costretta a cedere parte della proprietà al fondo di investimento Colony Capital. Quest’ultimo ne è oggi il venditore, insieme con gli eredi di Jackson.
La cessione sul mercato di Neverland, nome ispirato al mondo di Peter Pan e in italiano traducibile con “L’isola che non c’è”, era stata sospesa nel 2017 ufficialmente a causa degli incendi che avevano sconvolto la vicina Santa Barbara. Il ranch, a seguito degli ultimi lavori di ristrutturazione, risulta dotato di una residenza principale con cinque camere da letto e otto bagni, due case per gli ospiti, un lago di 1,5 ettari, un cinema da 50 posti, un campo da tennis, una piscina a forma di laguna, una sala da ballo e alcune stalle.
Tra i principali motivi per cui si fa fatica a vendere la proprietà c’è, probabilmente, la sua fama, tra l’altro proprio in questi giorni rilanciata dal documentario di Dan Reed “Leaving Neverland” (“Lasciando L’Isola che non c’è”), andato in onda il 3 e 4 marzo sulla rete statunitense Hbo. Nel film, presentato al festival di Sundance e promosso dalla star televisiva Oprah Winfrey, si riferiscono le testimonianze di due uomini adulti, Wade Robson e James Safechuck, che accusano Jackson di avere avuto ripetuti rapporti sessuali con loro quando avevano rispettivamente sette e dieci anni e la star era al culmine del successo.
In estrema sintesi, la tesi del documentario è che per il cantante scomparso da quasi dieci anni le lussuose suite di hotel, i jet privati e il ranch di Neverland rappresentassero per lo più esche per attirare in trappola i bambini e i loro genitori. Gli eredi di Jackson hanno respinto le accuse, parlando di “linciaggio mediatico”, mentre un ex consigliere finanziario del cantante, Charles Koppelman, ha dichiarato al New York Times che il film, visto da milioni e milioni di spettatori, avrà inevitabili “ripercussioni negative sulla fortuna finanziaria” lasciata dalla pop star.
Ma ci sono anche altre ragioni che spiegano perché Neverland non sia ancora stata venduta. Come già raccontato da Business Insider, alcuni esperti di mercato immobiliare fanno notare che la proprietà non è situata in una delle zone più lussuose di Los Angeles e quindi tali da giustificare prezzi a otto zeri, né si trova sul lungomare o nel centro cittadino. C’è poi chi sottolinea come, in ogni caso, sia abbastanza tipico per le case che superano una certa soglia di prezzo trascorrere un po’ di tempo sul mercato prima che si manifesti l’effettivo compratore.
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